Anche i ricchi hanno un pacemaker [2]

Day 1,909, 05:43 Published in China China by Azzunai

Qui potete trovare l'originale che io chiamo falso:

Soldati, valorosi uomini, avete lasciato moglie e figli presso la nostra amata città affinché potessimo tenere alto il valore spartano. Atene ci chiede aiuto e non possiamo, dico non possiamo tirarci indietro. Ci chiedono appoggio costoro che per primi hanno desiderato la guerra rispondendo a quell’insulsa richiesta di Mileto. Non vi chiedo di battervi per la libertà o per qualche altro nobile sentimento per cui di solito vi schierate nelle file. Io mi appello ai vostri cuori, quelli che severi son da padri e amorevoli son da mariti, e al vostro cervello.
Forse sono sciocco a parlar così di voi. Forse sono un ingrato ad aver preferito di mandare presso le Termopili trecento spartiati di voi. Avete ragione che i numi forse mi fulmineranno adesso.
Andremo incontro alla morte, così misteriosa e così affascinante. Ho visto in voi animo saggio, sarebbe una disfatta dapprima morale qualora dovessimo tornare dalle nostre famiglie. Zeus ci assiste e Poseidone sorregge le barche ateniesi. L’Olimpo è con noi, la Grecia è con noi, il Mondo è con noi. I persiani vinceranno questa battaglia ma non le prossime.
No, loro non avranno mai la gioia di vederci soffrire e di deturparci la casa. Loro non avranno mai il gusto di entrare in casa di uno spartano.
Morire per vivere o vivere per morire? E’ questa la domanda che vi pongo.
Sappiamo tutti la nostra abilità nelle armi, ma non sappiamo cosa significa immolarci per una giusta causa, sempre che di giusta si tratti. Io sono un Re spartano, io sono un diarca, io rappresento la religiosità e l’esempio che l’Europago deve seguire. Prima Milziade ed ora Temistocle campeggiano la compagine politica rendendo me alla stregua. Io come voi, sono stato costretto a scendere in battaglia. Non l’avrei mai fatto se solo non fosse per i nostri rapporti già pericolanti con Atene.
Trecento uomini spartani, tra i migliori al mondo, contro 7.000 persiani, guidati da Dario. Sangue valoroso sarà lo svago di qualche nume in cerca di intrattenimento. Si divertiranno a nostra insaputa. Nel caso in cui non riuscissimo a bloccare l’attacco i persiani penetreranno nella città della nostra alleata per bruciarla interamente. Atena, lei sì, ne perirà. Ormai non possiamo evitare tutto ciò.
Siamo ormai già pagine di storia che qualche egizio ricopierà su quelle pergamene di papiro tanto da loro adorate.
Vi giuro, per il mio sommo potere, che se noi dovessimo spirare in questa battaglia, maledizione cadrà sui persiani. Verranno distrutti da un esercito imponente al quale nemmeno noi ai nostri tempi migliori potevamo sovrastarli. Domineranno in nome di Afrodite e di Ade un territorio vasto che raggiungerà i confini del mondo. Ve lo prometto miei cari coraggiosi.
Offro a voi, ora, ulteriore possibilità. Volete ritornare a casa e lasciare questa battaglia conclusa? Volete lasciare la vostra patria in balìa di qualche mostro orientale con una smania immensa di conquista?
Si è fatto tardi, è ora di andare verso le Termopili, siamo a due ore di viaggio a passo medio. Non ci accoglieranno come si suole con degli ospiti. Ci considerano dei traditori, ma si dà il caso che i traditori sanno anche usar la spada meglio di loro.
La Falange Oplitica sarà la nostra unica risorsa.

Guerrieri, è tempo di venir incontro alla morte, è Leonida che ve lo comanda.

Mentre qua c'è la versione corretta

(tranquilli abbiamo comprato i diritti)

Investitori, costosi uomini, avete lasciato moglie e figli presso la nostra amata metropoli affinchè potessimo tenere alto il valore della multinazionale. Le banche ci chiedono aiuto e non possiamo, dico non possiamo vendere al ribasso. Ci chiedono appoggio costoro che per primi hanno desiderato il commercio rispondendo a quell'insulsa richiesta della Grecia. Non vi chiedo di battervi per la ricchezza o per qualche altro nobile sentimento per cui di solito vi schierate nelle file. Io mi appello alle vostre avide pance, quelli che severi son da creditori e amorevoli son da servitori, e al vostro cervello.
Forse sono sciocco a parlar così di voi. Forse sono un ingrato ad aver preferito di mandare presso le Termopili trecento investitori di voi. Avete ragione che i numi forse mi fulmineranno adesso.
Andremo incontro al crac, così terribile e così affascinante. Ho visto in voi animo avaro, sarebbe una disfatta dapprima morale qualora dovessimo tornare dalle nostre famiglie. Il toro ci assiste e la troika sorregge le barche ateniesi. L’Olimpo è con noi, la Grecia è con noi, il Mondo è con noi. I persiani vinceranno questa OPA ma non le prossime.
No, loro non avranno mai la gioia di vederci soffrire e di ipotecarci la casa. Loro non avranno mai il gusto di entrare in casa di uno spartano.
Guadagnare per vivere o vivere per guadagnare? E’ questa la domanda che vi pongo.
Sappiamo tutti la nostra abilità col denaro, ma non sappiamo cosa significa immolarci per una giusta causa, sempre che di giusta si tratti. Io sono un Re spartano, io sono un diarca, io rappresento la religiosità e l’esempio che l’Europago deve seguire. Prima Milziade ed ora Temistocle campeggiano la compagine politica rendendo me alla stregua. Io come voi, sono stato costretto a scendere nel mercato. Non l’avrei mai fatto se solo non fosse per i nostri rapporti già pericolanti con Atene.
Trecento manager spartani, tra i migliori al mondo, contro 7.000 segretarie, guidate da Dario. Sangue valoroso sarà lo svago di qualche nume in cerca di intrattenimento. Si divertiranno a nostra insaputa. Nel caso in cui non riuscissimo a bloccare l’attacco i persiani penetreranno nella azienda della nostra alleata per bruciarla interamente. Atena, lei sì, ne perirà. Ormai non possiamo evitare tutto ciò.
Siamo ormai già pagine di resoconti finanziari che qualche egizio ricopierà su quelle pergamene di papiro tanto da loro adorate.
Vi giuro, per la mia somma ricchezza, che se noi dovessimo spirare in questa OPA, maledizione cadrà sui persiani. Verranno distrutti da un liquidità imponente al quale nemmeno noi ai nostri tempi migliori potevamo sovrastarli. Domineranno in nome di Afrodite e di Ade un territorio vasto che raggiungerà i confini del mondo. Ve lo prometto miei cari coraggiosi.
Offro a voi, ora, ulteriore possibilità. Volete ritornare a casa e lasciare questa OPA conclusa? Volete lasciare la vostra patria in balìa di qualche mostro orientale con una smania immensa di conquista?
Si è fatto tardi, è ora di andare verso l'ufficio amministrativo, siamo a due ore di viaggio con la metro. Non ci accoglieranno come si suole con degli ospiti. Ci considerano dei traditori, ma si dà il caso che i traditori sanno anche usare il portafoglio meglio di loro.
La leva finanziaria sarà la nostra unica risorsa.

Manager, è tempo di venir incontro alla morte, è Leonida che ve lo comanda.

Buon investimenti a tutti 🙂