[Storia] Io sto con Furio Camillo

Day 2,986, 11:30 Published in Italy Slovenia by Robin di Sherwood
Vi ricorda qualcosa?

Era il 390 o 387 avanti Cristo, i Galli di Brenno assediavano Roma e cercavano un modo per penetrare nel colle. Qui si erano rifugiati i romani che non erano fuggiti a Veio o a Caere all'arrivo degli assalitori.
Il condottiero romano Marco Furio Camillo era in esilio volontario ad Ardea. Un messaggero fu mandato dai romani di Veio, prima a Roma e poi ad Ardea, per richiamare il generale.
Intanto Brenno sconfisse i Romani sul fiume Allia, espugnando la città. Questa però tornò subito in mano romana. Poiché la strategia di conquista gallica consisteva esclusivamente nel saccheggiare e devastare, ciò che gli strateghi moderni chiamerebbero "mordi e fuggi".

Fu l'arrivo di Camillo a ribaltare le sorti della guerra a favore dei romani: i Galli cominciarono a subire le prime sconfitte mentre l'esercito del condottiero avanzava da Ardea.

Gli assedianti cercarono quindi un compromesso: a fronte di un tributo pari a mille libbre d'oro, questi avrebbero tolto l'assedio. I romani, al momento di pagare, si accorsero che le bilance erano truccate e, alle loro rimostranze, Brenno, in gesto di sfida, aggiunse la sua spada alla bilancia pretendendo un maggiore peso d'oro e pronunciò la frase "Vae victis!" ("Guai ai vinti!").



Qui la tradizione narra un episodio leggendario.

Mentre i romani chiedevano tempo per procurarsi l'oro che mancava, Camillo raggiunse Roma con il suo esercito. Una volta di fronte a Brenno, estrasse il suo gladio e lo gettò sul piatto della bilancia che conteneva l'oro del tributo per riequilibrare il peso e gli urlò in faccia: "Non auro, sed ferro, recuperanda est patria" ("Non con l'oro, ma con il ferro, si riscatta la patria").


IO STO CON FURIO CAMILLO!