[PRESIDENZA] Lettera di chiarimento

Day 947, 04:27 Published in Italy Italy by National eItaly

È inutile posticipare un articolo di chiarimento già che l'opinione pubblica sembra turbata e che articoli con notizie erronee o accuse senza fondamento si susseguono sulle pagine dei giornali nazionali ed internazionali.

L'altro ieri ho deciso di sottoporre al Congresso un'offerta fattami dal Governo Spagnolo che io assieme al Ministro degli Esteri, l'HQ dell'EI e quello dell'Etile avevamo già ritenuto degno di essere accettato.
Il Congresso è stato informato dettagliatamente su i pro e i contro di questa operazione ed i suoi membri sono stati da me invitati a votare secondo coscienza e in nessun modo incitati ad appoggiare le mie decisioni.
Per quanto riguarda quindi i nostri movimenti diplomatici e militari sono assolutamente sereno in quanto so di avere l'appoggio dell'Esercito, del Corpo Diplomatico Italiano e del Congresso (che con la votazione di ieri si è dichiarato espressamente a favore).

Il progetto prevede la conquista da parte nostra di due regioni messicane, tra cui una con risorsa alta (petrolio). La Spagna ha avuto bisogno di un nostro MPP con Il Messico per attivare una guerra con tale paese. Ci tengo a sottolineare che è stato possibile firmare l'MPP solo in quanto il Messico è attualmente sotto TO (e continuerà ad esserlo per il prossimo mese) e per gran parte occupato e controllato dal Venezuela. Se si fosse trattato di un paese libero ed indipendente non avremmo accettato l'offerta spagnola.

Durante la discussione previa all'accordo abbiamo parlato dei rischi che tale operazione implica, soprattutto a livello diplomatico. Eravamo però fermamente convinti che nessuna alleanza avrebbe dovuto interferire con questo nostro progetto in quanto 1) il paese sotto attacco non è un paese libero ed indipendente 2) riteniamo che questa missione sia giustificata dai due lunghi anni di coinvolgimento militare nelle faccende internazionali (impegno che se dipendesse dai nostri amici non otterrebbe nessuna ricompensa) 3) il piano ha approvazione di Eden e non vediamo perché, almeno per quanto ci riguarda, non dovrebbe avere pure il benestare da parte di Phoenix 4) non è nostra intenzione cambiare gli equilibri diplomatici con questa mossa (abbiamo sottolineato più volte che non è nostra intenzione entrare in Eden e in questi giorni abbiamo gentilmente rifiutato di firmare MPP con diversi paesi Eden, mentre abbiamo cercato un accordo con il Brasile per garantire stabilità nella regione sud americana).

Sappiamo che questo piano è pieno di incognite, ma continuiamo nella sua attuazione in quanto abbiamo ricevuto garanzie economiche dalla Spagna e continuiamo a credere che l'Italia stia cercando di prendere qualcosa che per i suoi storici sforzi in campo diplomatico e militare le è dovuto.
La mossa potrà essere giudicata da molti azzardata, ma abbiamo ottenuto più volte conferma dai nostri colloqui diplomatici con paesi a noi vicini che l'Italia non avrebbe ottenuto dai suoi storici amici nessuna forma di ricompensa per il servizio prestato (si è parlato solo di vaghi progetti da attuare in un futuro non ben definito, che secondo le nostre valutazioni non avrebbero comportato nessun guadagno oggettivo per il nostro Paese).
Abbiamo quindi ritenuto che fosse il momento di accettare una proposta che può considerarsi controversa al fine di sbloccare una situazione diplomatica, militare ed economica che ci vedeva condannati ad una inevitabile e duratura stagnazione.

Sappiamo che Entente non rimarrà compiaciuta dalla nostra mossa, ma riteniamo che il nostro atteggiamento sia in linea con quello adottato dai nostri alleati negli ultimi tempi. Possiamo dire che la mancanza di fiducia è formalmente reciproca e che ai nostri alleati non resta che accettare le condizioni che questo piano impone, così come noi abbiamo dovuto rassegnarci a vedere Rhone-Alps svenduta agli Ungheresi senza aver avuto la possibilità di opinare al riguardo.
Il futuro dell'alleanza dipende anche dalla forma in cui reagiranno i nostri alleati alle nostre azioni.

Tra le conseguenze a questo accordo italo-spagnolo era prevista la possibilità che Phoenix potesse protestare ufficialmente. Cosa che per noi non è ammissibile a) in quanto l'Italia non è membro di tale alleanza b) in quanto non comporta per quanto li riguarda nessun danno, bensì un beneficio oggettivo per un Paese storicamente amico di molti dei suoi Stati-membro.

Per il Governo Italiano non è ammissibile nessuna interferenza da parte dei nostri amici e alleati a questo piano. Ripeto: riteniamo la nostra mossa legittima e giustificata dalla necessità di ricevere una ricompensa a tutto il supporto dato ai nostri alleati nel passato come nel presente.
Per questo motivo disapproviamo le prime reazioni di Phoenix. Se la politica miope e arrogante di tale alleanza crede che il buon operato di un paese da sempre amico debba essere ripagato con sgarbo, diffamazione o rappresaglia militare, non esiteremo a ricavarne le debite conseguenze.
Le nostre intenzioni sono sempre state amichevoli, ma non tentenneremo davanti a provocazioni inammissibili, figlie non del diritto ma dell'arroganza e superbia di chi si crede e sa di essere più forte.
Se Phoenix non accetta quindi il rafforzamento di uno Stato amico vorrà dire che avrà guadagnato un nemico.

Vorrei sottolineare che per noi è inconcepibile che un'alleanza che occupa deliberatamente e senza nessun diritto una regione appartenente alla nostra alleanza (Rhone Alps) possa permettersi di chiamare il nostro Paese e i suoi rappresentanti traditori.
Traditori sono coloro che non hanno mai nemmeno provato a ripagare il nostro Paese per i ripetuti aiuti militari offerti negli ultimi due anni.

Rimaniamo a disposizione dei nostri amici e alleati per i ulteriori chiarimenti, nella speranza che si ravvedano e incomincino a vedere le nostre azioni secondo una prospettiva più equa di quella fin ora espostaci.
Il nostro Paese è cosciente che da oggi si potrà valutare con lucidità chi sia veramente nostro amico e chi invece nascosto dietro una maschera di falsa amabilità e vuote frasi di circostanza non fa altro che esercitare il proprio arbitrario e bruto potere di burattinaio.

Chiudo con un appello agli Italiani: in pochi casi come in questo è assolutamente necessaria l'unione nazionale: Governo, Esercito e Congresso si sono dimostrati uniti e desiderosi di operare per il bene della nostra Nazione. Ciò che si è fatto in questi giorni non è stato altro che un provvedimento necessario a rafforzare la posizione del nostro Stato all'interno del gioco.

Italiani non permettete a nessuno chiamarvi traditori. L'Italia è una nazione libera e fiera della propria indipendenza e per questo motivo vi incito ad alzare orgogliosi la vostra testa: non permettete a nessuno manipolarci, dividerci e dominarci.

Viva l'Italia! Viva gli Italiani!


Jean Jacques benedict de Spino
Presidente eItaliano