[OPEN IS THE NEW NORMAL] L'unione fa la forza!
Reynas
L’unica razza che conosco è quella umana.
(Albert Einstein)
Dobbiamo imparare a vivere insieme come fratelli o periremo insieme come stolti.
(Martin Luther King)
Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non
abbiamo imparato l'arte di vivere come fratelli.
(Martin Luther King)
Il razzismo è l'espressione del cervello umano ridotta ai minimi termini.
(R.Menchù)
Vivere nel mondo di oggi ed essere contro l'uguaglianza per motivi di razza o colore è come vivere in Alaska ed essere contro la neve.
(William Faulkner)
ESISTONO SOLO UOMINI LIBERI, IDOLI E AMICI PER SEMPRE!
ITALIANI SONO QUELLI CHE HANNO STUDIATO LA LINGUA ITALIANA E NON QUELLI CHE CREDONO DI ESSERE ITALIANI PERCHE' SONO NATI IN ITALIA!
(Isokratis 380 a.C.)
E-COMITATO SPONTANEO
#VIIN
Comments
V! first??
V!
V!!!!!!!!!
Bello!
V
Stravotato, non servono altre parole o commenti
Grande Rey 🙂
grazie a tutti quelli che hanno collaborato stasera in chat 🙂
Non sono certamente tra quelli 😛
Ma vi sono cmq vicino 😉
V
Quindi?
vero!
Grazie Regina.
votato
Bello
vVv
Tutto bello, solo un piccolo appunto, nel 380 A.C. c'era il latino, l'italiano è stato ufficialmente introdotto solo dopo il 1300 xD
😁
già,anche io sono perprlesso, sbaglio o a quell'età il concetto d'italia non esisteva?
lol è vero! ma questa frase è stata messa dal nostro amico greco Spirido Mitsos, residente in eItalia e così l'ho trasformata per la situazione! XD
In pratica è una frase inventata, giusto ?
Non per flame, ma perchè ero rimasto perplesso nel vedere 380a.c. ed italia nella stessa frase...
Poi c'era quel tipo "Isokratis" e non riuscivo a capire se la I è stata aggiunta apposta, proprio per far capire - comunque - che è inventato oppure era un'errore! XD
In ogni caso, dilemma risorto.
dilemma risorto?
mietitore, stai perdendo colpi
Ragazzi 😐 Mi permetto di rispondervi sotto... Isokratis è il nome in greco di Isocrate, famoso retore greco (esponente del genere epidittico) nato all'incirca nel 440 a.C. e morto nel 338 a.C.
Ah, non lo sapevo!
Il greco mi manca, onestamente. Interessante...
Questa frase è tratta da una famosissima orazione di Isocrate, se non sbaglio il Panatenaico. Lui ovviamente faceva riferimento alla Grecia: diceva che è greco chi condivide la cultura greca, non chi è nato in Grecia. Era retorica, ma la frase è rimasta molto famosa e immagino un giocatore greco l'abbia suggerita a Reynas : )
Grazie 😁
v
Votatissimo, come sempre hai tutto il mio rispetto tesò! ^_*
votato!!
votato, qualcuno non se lo dovrebbe dimenticare 🙂
Non sono daccordo.
Ogni cultura è bella e rinnegarla significa essere indegni di se stessi. Ogni cittadino ha una sua cultura che gli deriva dalla storia, ignorarla è la cosa più abominevole che uno possa fare. Ogni abitante della terra ha una sua cultura e ci deve tenere, quasi come a se stesso.
Questo non significa che non bisogna non conoscerne altre, non apprezzarle e giudicare la propria cultura superiore (gli Ebrei non si ritengono il popolo eletto?)
La civile convivenza tra i popoli, si ha solo accettando e condividendo le culture altrui, no sopprimendo le altre o rinunciando alla propria.
Inoltre è incorretto dire "razza umana" è più corretto dire "genere umano" derivato dagli "ominidi"
Il genere umano è diviso in "razze" solo ai fini della classificazione antropomorfa, non esiste una razza superiore o inferiore, abbiamo solo caratteristiche fisiche diverse dovute all'adattamento al territorio.
Non sono certo razzista, mia moglie è di origine palestinese e vi assicuro che conoscere e apprezzare le altre culture, ti fa capire meglio anche la tua!
Scrivo questo perchè oramai sento da più parti gente che è più disposta verso le altre culture che verso la propria, siamo l'unica nazione che "imbastardisce" al sua lingua con parole straniere italianizzate "killare" "fightare" "rankare" esempio di questo gioco.
Ricordate che se noi italiani siamo così, favorevoli più di altre nazioni europee ad accogliere gli stranieri, più aperti alle loro influenze, lo dobbiamo alla nostra storia!
Ricordiamoci chi siamo e da dove veniamo e andiamo verso il futuro con questa consapevolezza
La cultura della propria terra e' importante e deve essere amata,però c'e' un però,siccome nessuno sceglie di nascere in un determinato luogo che poi gli darà la propria cultura,tutte le culture devono essere amate come la propria.
Si Maximillus, tutte le culture devono essere amate, ma non se ne deve fare una sola dimenticando le altre!
nessuno ha parlato di dimenticare la propria cultura, ma questa non deve mai essere un pretesto per le discriminazioni
Non in questo articolo, ma è sempre meglio ribadirlo che non si può dimenticare la propria cultura.
Sconfiggere il pensiero che hai appena espresso è la grande sfida di questo secolo.
Le diverse culture sono solo un retaggio del passato, frutto della divisione degli uomini determinata dal fatto che solo oggi esiste la tecnologia che permette al mondo di essere veramente unito, di superare tutte le barriere fisiche.
A mantenere il mondo diviso rimangono appunto le barrieri culturare, religiose, ideologiche.
Confido che prima di morire, vedrò nascere una società capace di comprandere che esiste solo la razza umana, divisa in etnie, ma l'appartenere ad un etnia non comporta differenze fisse e necessarie tra le persone (come è se si parla di razze). La globalizzazione prima o poi spazzerà via anche le etnie e allora saremo uniti. Ma questo passa dall'eliminare i comportamenti razzisti.
Non ci pensare neanche che vedrai nascere una società multicurale. Solo la decadente cultura occidentale accoglie a braccia aperte le altre. Tutte le altre sono vive e vegete e pronte a ritagliarsi il ruolo nel mondo futuro. La Storia insegna che il declino di una civutà inizia quando assimila altre culture.
Parli di etnie, ma le etnie sono una ulteriore divisione delle razze (come dice emirex la distinzione in razze è solo a scopo antropologico). E le etnie sono ulteriormente divise in tribù.
Non credo. Le altre culture nel giro di 50 anni raggiungeranno il livello di quella occidentale. E ciò di pari passo accadrà a livello economico, politico e giuridico. Da un simile situazione, con il mondo che si troverà di fronte al problema della scarsità delle risorse e dell'inquinamento, si potrà uscire in due modi: con un altra guerra oppure con la fine delle divisioni. Ovviamente io spero nella seconda ipotesi.
Tralasciando il fatto che tutto ciò si potrebbe ridurre a un mero discorso di "siamo tutti uomini, le etnie ci servono soltanto a dividerci come unica razza, quindi evolviamoci e creiamo una cultura modiale ma ricordiamo con onore ciò che siamo stati" (ipotesi 2 di Innocenti che ho notato dopo xD), la storia insegna che il declino di una civiltà inizia quando perde di vista i Valori della propria cultura che la hanno resa stabile, non quando assimila "altre culture" in generale: la fusione di più culture mantenendone intatti i valori si è Sempre dimostrata proficua.
Esatto. Non dico mica di rinnegare il nostro passato, semplicemente da metterlo da parte. Il futuro presenta due strade: o ci uniamo o scompariamo. E guardate che dopo la Seconda guerra Mondiale lo hanno capito tutti i governi, chi ancora si rifiuta di capirlo sono più che altro i popoli. Ma ai livelli che contano, per fortuna, ormai gli Stati Nazionali non contano più nulla, tutto o quasi si decide a livello sovranazionale. Il prossimo passo è la creazione di un unico Stato federale che non significa rinnegare le proprio origini, semplicemente aprirsi al futuro della nostra razza (umana).
[removed]
Mi permetto di aggiungere che il popolo Romano è stato uno dei più grandi al mondo proprio per la sua capacità di saper accettare tutte le culture che nel corso dei secoli gli si sono presentati., cambiano anche il loro stile di vita(ricordiamo gli eterni dibatitti sul mos maiorum e in contrapposizione il circolo degli Scipioni).
P.s. non mettete nel mezzo la persecuzione cristiana, perché sapete benissimo che vi erano dei meri fini politici, i Romani erano molto liberali al riguardo, tant'è che i loro stessi dei erano derivanti dal cosidetto sincretismo religioso.
Reynas, ah! Ora capisco 😛
Nelle nostre vene scorre sangue romano, greco, macedone, africano, asiatico, germanico, mediorientale.
Di quale "nostra" cultura stiamo veramente parlando? L'uomo ha da sempre avuto la principale caratteristica del rimescolarsi con altre razze della propria specie. La nostra cultura non è altro che il miscuglio di antiche culture diversissime fra loro secoli e secoli orsono. Fra mille anni la nostra cultura sarà una goccia nell'immenso oceano delle altre tradizioni che si saranno create e tutte queste parole cadranno nell'oblio. Mettiamocelo in testa e arricchiamo le nostre conoscenze scoprendo e facendo nostre cose finora sconosciute. Dobbiamo sempre essere pronti al cambiamento che ogni giorno ci rende persone diverse, volenti o nolenti.
In un Paese dove la massima espressione di identità nazionale si vede allo stadio non mi meraviglio che ancora in molti tendano a discriminare chi non è nato qui o possiede origini differenti. Offendere o emarginare chi è "diverso" è facile e fa sentire forte anche un pollo; ma dietro a questa apprente forza si nasconde molto spesso un'animo vigliacco, superficiale e terribilmente debole, che si fa coraggio scagliandosi contro una minoranza o una diversità. In fondo è molto più semplice ridursi a mediocri offese che discutere civilmente.
solo una parola per descriverti: grande
solo una parola per l'articolo: grazie
Nè Cinesi, né Americani, né Francesi, Tedeschi o Inglesi avrebbero mai fatto un articolo del genere, o penserebbero cose simili.
Perché noi siamo la nostra cultura. Ricevere contributi da altri va bene, ma perderci in loro significa morire come Nazione e come Stato, quindi come persone. L'idea che ci possa essere un unico governo mondiale è pressoché ridicola, e io sarei il primo a oppormi a ciò. Non sento nessuna comunanza con un non Occidentale. Nè loro la sentono con noi.
I simpaticissimi Scandinavi, esempio fulgido di civiltà, rispediscono ogni settimana profughi in Italia secondo la Convenzione di Dublino. Eppure sono il modello.
L'immagine Italia Amica Mia è un logo di un partito di molti anni fa che avevo creato con dei miei amici.
dove l'hai trovata?