[Le Grandi Battaglie] Leuttra

Day 2,546, 07:13 Published in Italy Italy by BANANATORNADO


Inauguro oggi una rubrica su un tema che mi piace moltissimo: la strategia militare. In RL ho poche occasioni di parlarne, quindi mi sfogo qui, nella speranza di trovare qualcuno interessato all'argomento.


LA BATTAGLIA DI LEUTTRA

Grecia. 371 a.C.

Dopo la vittoria di Sparta nella Guerra del Peloponneso e la conseguente affermazione come prima potenza della Grecia, per mantenere il controllo sulle polis greche furono istituiti dei governi-fantoccio a stampo solitamente oligarchico. Sparta in questo modo intendeva impedire alle polis rivali (Atene in primis) di tornare ad essere competitivi.

A Tebe questo governo durò diversi anni, fino a che una congiura diretta da Pelopida abbattè il governo oligarchico e scacciò il piccolo presidio spartano nella città. Ciò accadde nel 379 a.C.
A Pelopida si affiancò presto Epaminonda, che si rivelerà fondamentale per le sorti tebane.

La tensione tra Tebe e Sparta sfocia in un aperto conflitto nel 371 a.C., quando in un congresso Epaminonda volle parlare a nome della Beozia intera (la regione di cui Tebe faceva parte) e Sparta ritenne ciò inaccettabile, perchè voleva dire ammettere Tebe come potenza predominante in Beozia. Dopo poche settimane l'esercito spartano invase la Beozia e nei pressi di Tebe ebbe luogo la battaglia di Leuttra.

Tebani: 9000 uomini. Guidati da Epaminonda e Pelopida.
Spartani e alleati: 14.000 uomini. Guidati da re Cleombroto.





La cavalleria tebana, come si nota, era superiore a quella spartana, fattore che si rivelerà determinante. Uno di fronte all'altro vi sono le elite dei due eserciti: il Battaglione Sacro di Tebe, battaglione leggendario composto, si dice, da giovani innamorati, quindi legati da un forte senso d'appartenenza l'uno all'altro. Dall'altro lato gli Spartiati, che non credo abbiano bisogno di presentazioni.

Pelopida ed Epaminonda schierano il loro esercito in un modo innovativo: la falange è obliqua. sul lato sinistro è schierato il Battaglione Sacro, con una formazione molto profonda, mentre sul lato destro troviamo una sottile linea di opliti. In questo modo l'impatto non avverrà nello stesso istante lungo tutta la linea: si punta a sfondare il lato destro dello schieramento spartano, quello in cui vi sono gli Spartiati guidati da re Cleombroto, per poi aggirare il resto della formazione spartana.

Come prevedibile, la cavalleria spartana viene messa rapidamente in fuga, e lo scontro frontale tra Spartiati e Battaglione Sacro comincia.





Gli spartani a questo punto decidono di attaccare il lato destro dello schieramento tebano, quello più debole. Ma spostare un bataglione di opliti non è una manovra veloce, e mentre il battaglione vicino agli Spartiati si sposta verso destra per attaccare i tebani, 300 uomini del Battaglione Sacro guidati da Pelopida in persona si staccano dallo scontro con gli Spartiati e attaccano alle spalle il battaglione di opliti spartani che sta manovrando.
Mentre ciò avviene, Cleombroto viene ucciso, e gli Spartiati rompono le righe.





Con gli Spartiati in fuga, il re morto, la cavalleria nemica che può facilmente aggirarli e un battaglione attaccato alle spalle, i restanti due battaglioni, sebbene fossero ancora freschi, scappano, inseguiti dalla cavalleria tebana.


La battaglia fu veloce, e morirono 1000 Spartiati e 300 opliti del Battaglione Sacro, oltre al re spartano Cleombroto.


Dopo la sconfitta spartana, molte polis della Beozia e del Peloponneso si animarono contro Sparta, e l'esercito tebano marciò contro i territori spartani. L'egemonia spartana si concluse.
La più importante novità introdotta in questa battaglia fu senz'altro la falange obliqua, ideata da Epaminonda e che si rivelerà la fortuna di Tebe nella guerra contro Sparta; verrà poi ripresa dai Macedoni contro i Persiani qualche decennio più tardi.



Se avete idee o suggerimenti per il prossimo episodio scrivetele nei commenti 🙂