[eC] - Tentativo di definizione delle nostre divisioni

Day 2,035, 03:04 Published in Italy Italy by Stedee

Scrivo così di rado privatamente, oramai, che, facendolo, ritengo sempre necessario porre una premessa sul perché della mia rinnovata attività.

Oggi ve ne sono tante, di scarsa importanza; il capriccio del gusto; l'ambizione, perché no, del riconoscimento pubblico che genera un desiderio mai pienamente soddisfatto, nonostante abbia ricevuto molte attestazioni di stima nel corso degli anni passati su questo gioco.

Uno spunto mi è venuto da un articolo. Sottolineava, tra le altre cose, la necessità di descrivere la situazione interna della nostra Comunità, come ben sappiamo così apertamente divisa. Lo scopo era l'informazione globale dei giocatori.

Tale necessità non è ascrivibile a nessun Ministro ed a nessun Governo, lo so bene. Poco modestamente, voglio assumermi questo compito. Le capacità forse difettano; rimane la speranza. Dopotutto, ho pur sempre lunga esperienza.

Tralascio ogni ulteriore introduzione. Già questa v'avrà sufficientemente annoiato.

Possiamo dire che, allo stato attuale delle cose, la nostra Comunità si trova divisa su molteplici piani. Abbiamo da un lato le divisioni politiche; dall'altro, quelle militari. Unificarle su un unico piano è azzardato. E' indubbio che, nello stato attuale del gioco, il modulo politico continui a perdere peso a scapito di quello militare; ne consegue un appiattimento delle divisioni politiche rispetto a quelle militari. Il processo, secondo me, è ancora in corso. Altri, più "modernisti", forse, lo presenteranno già compiuto. Ma, non sono d'accordo. Non tutti gli appartenenti ad una MU appartengono ad un medesimo Partito, e viceversa.

In ogni caso, torniamo al dunque. I contendenti politici sono tre; i contendenti militari principalmente due.

Partiamo dalla politica. Abbiamo da un lato la cosiddetta coalizione tra AetG, LetR, BsG. Questi partiti si sono effettivamente consociati, decidendo di cooperare per quanto riguarda la politica a livello nazionale: alle Congressuali, alle Presidenziali. Sono un'ossatura della Comunità, inutile negarlo. Partiti forse rappresentativi di altre epoche, ma comunque vitali.
La coalizione ha ottenuto dei risultati, occupando in pianta stabile un terzo del Congresso e ottenendo la Presidenza per due mandati di fila.

Si delinea una forte opposizione con FDEI. Un nuovo Partito. Da un punto di vista storico, è l'ultima espressione dei risentimenti "anticasta" che da anni permeano questa Comunità. Sono il Partito dei giovani, per i giovani. Anagraficamente, non possono che opporsi a quei giocatori che rappresentano un passato anche remoto (vedi AetG e BsG). Nonostante il peso congressuale, questo Partito è fondamentalmente isolato. Pertanto, alle Presidenziali risulta regolarmente sconfitto. Sinora, quantomeno.

ReI ed il PCE sono soggetti politici ambigui. Il primo è un Partito ancora in cerca di una propria identità, dopo l'abbandono - o l'espulsione - di alcune figure di primissimo piano nella nascita del Partito, che rappresentavano le istanze ora condivise da FDEI. La soluzione di compromesso - valorizzazione "responsabile" dei giovani - non so quanto possa essere efficace.
Il PCE è invece alla ricerca di una rifondazione. Quanto ho letto recentemente lascia pensare una grande volontà di cambiamento da parte di alcuni, non so quanto dominante.

L'opinione personalissima - e peraltro anche svantaggiosa per quanto riguarda la mia parte politica - suggerisce una cooperazione tra PCE e ReI che potrebbe dare ottimi frutti. Nazionalmente, potrebbero avere un peso simile - se non maggiore - a quello della coalizione.

Militarmente, invece, niente è così chiaro. Permane l'atavico odio tra T4L ed Elite; quanto T4L possa rappresentare FDEI, e quanto Elite la coalizione, è una domanda difficile. Il nesso tra T4L e FDEI sembra essere rappresentato da alcune singole figure di cerniera, ma sembra che T4L sia per così dire troppo grande per essere "inscatolata" in FDEI. Similmente per l'Elite.

Detto questo, la rivalità tra le due fazioni non verte tanto su precisi temi - lasciati alla politica - quanto sulla contrapposizione delle personalità. Un'idea che potrebbe essere valida - non so quanto - vedrebbe nella divisione politica il risultato di questa contrapposizione personale, divenuta oramai anche ideologica.

Comunque sia, il risultato è una contrapposizione generica e generale. Prescindendo dai singoli temi su cui ci si divide - principalmente due: la politica interna e la politica estera - sembra che la divisione sia cementata su un pesante strato di diffidenza reciproca, difficile. forse impossibile da rompere.
Queste divisioni continueranno ad esistere per ancora lungo tempo. Cambieranno, si modificheranno. Ma rimarranno.

Non mi resta che salutarvi,

Stedee