[Act.1] La leggenda dei Campi Elisi

Day 2,970, 09:50 Published in Italy United Kingdom by militarista
I — La Leggenda dei Campi Elisi
Dedicato a Zanch
Voglio scrivere righe,
finché il vento scivola
silente nella notte.
Contro le ultime luci
di questo lungo giorno,
ricordo la fatica.

Le ultime stagioni già consumate
reclamano giusta e tarda vendetta.
Non so cosa accadde, ma fu in fretta
— il Destino ha ore sacrificate.

Sangue e terra, combattimenti e Gloria
— niente fiori, ma clamori di guerra:
non spetta quiete a chi scrive la Storia.

Ore trafugate, al giorno e al sole.
Crollano gli imperi nella polvere
e chimere le stelle per assolvere
un compito che sfugge le parole.

Brezza fra lievi spighe,
flesse e dolci, cigola
quasi le avesse rotte.
Se puoi, riconduci
il mio lento ritorno
a terra vecchia e amica.


Inquadratura tratta da Il Gladiatore (2000) — Ridley Scott
Non voglio rubarvi altro tempo prezioso, visto che quello che dedico io a eRepublik è molto altalenante. Il mio ritorno al gioco è stato improvviso, veloce e ricco di soddisfazioni. Ma anche fuori tempo massimo. Sono fuoriposto, vestigia di un passato ancestrale e già archiviato. Voce di un'epoca remota che fatica a trovare spazio, ad adeguarsi a questa Era. Non passerà molto prima che anche io – con buona pace della Teocrazia ancestrale – torni nei Campi Elisi (link).

Prima che ciò avvenga, ho deciso di dedicarmi a un'opera che sia il coronamento della mia carriera. Devo gran parte della mia – immeritata – fama giornalistica a uno stile particolare, che mi ha contraddistinto nel corso del tempo: GdR, gioco di ruolo. Un po' come eRepublik, dopo tutto. Immedesimazione allo stato puro, che ha prodotto lavori per lo più inutili e fini a se stessi. Ma non è questo il punto. Tutto si gioca proprio proprio su quello: non c'è un'utilità pratica, ma la volontà di intrattenere, far divertire in modo non convenzionale e scrivere qualcosa che difficilmente si possa trovare nel deserto panorama editoriale italiano, che si affolla solo in occasione delle elezioni. Aprire uno spiraglio, una finestra su un mondo diverso. Nuovo.

Non so quanto quel mondo sia attuale, oggi. Spero solo che squarci del genere abbiano ancora motivo di esistere nel cielo di questa community.
Scriverò, per questo e prima di eclissarmi di nuovo, un ultimo ciclo di articoli. Non so ancora come chiamarli, sono ben accetti suggerimenti sul nome. Li raccoglierò idealmente tutti insieme, linkandoli man mano sotto ogni nuova pagina.
— un ringraziamento particolare va a Squatriota

In quest'ottica, mi farebbe molto piacere vi abbonaste al mio giornale: ci vuole davvero poco e vi dà la garanzia di dare visibilità ai prossimi contenuti e di non perdervene nemmeno uno.
E questi eran color che combattendo
Non fûr di sangue a la lor patria avari;
E quei che sacerdoti erano in vita
Castamente vissuti, e quei veraci
E quei pii c’han di qua parlato o scritto
Cose degne di Febo, e gl’inventori
De l’arti ond’è gentile il mondo e bello,
E quei che, ben oprando, han tra’ mortali
Fatto di fama e di memoria acquisto;
Cui tutti, in segno di celeste onore,
Candida benda il fronte orna e colora.

Virgilio, Eneide — VI, vv. 983-993