Una manciata di potenze
Feliks Edmundovic
Nessuna alleanza è un blocco unico.
Certo tende ad avere una sua politica, delle priorità collettive, ma è appunto il risultato di una sintesi tra tante nazioni, tanti gruppi militari e politici, tanti individui con idee spesso molto diverse.
TWO, la nostra grande avversaria non faceva eccezione: sotto il peso della vittoria si è sciolta.
Già da qualche mese in realtà mostrava segni di cedimento, da ben prima che l'ultima alleanza che le si era opposta, CoT, decidesse di arrendersi, ma nelle ultime settimane la situazione si è evoluta fino al punto che TWO non era ormai che un grosso NAP (patto di non aggressione) tra le sue potenze chiave.
E' da alcune settimane infatti che TWO sembra perdere terreno sui campi di battaglia, registrando una capacità difensiva molto inferiore a quella che dovrebbe avere la maggiore superpotenza mondiale.
La realtà però è che ognuno dei gruppi regionali che componevano TWO aveva ormai preso a combattere per conto suo, senza più supportare nè le priorità dell'alleanza, nè i partners meno stretti.
Per dirla in altri termini, TWO restava formalmente in piedi, ma non c'era scambio di danno tra un gruppo e l'altro che la componeva.
Ora anche formalmente l'alleanza è sciolta, e le azioni diplomatiche delle ultime settimane assumono il significato per il quale sono state compiute: il riassestamento di ogni paese in vista di una nuova epoca per il giochino.
In Erep gli attori principali della politica internazionale sono dei gruppi di stati, le "potenze" dl titolo: dare un occhio alle relazioni che ci sono tra di loro ed al loro peso può essere una buona mappa per capire gli sviluppi dei prossimi giorni.
Dividerò questi gruppi a seconda del grado di coinvolgimento nello scontro: posto cioè che questa guerra vedrà la prima forza mondiale (la Serbia) schierata come membro principale di una delle due parti, catalogherò come di primo grado quelle potenze che sono direttamente interessate a schierarsi pro o contro la Serbia, come potenze di secondo grado quelle che hanno un interesse regionale, cioè quelle che scelgono la loro parte a seconda dei propri nemici o alleati regionali e come potenze di terzo grado quelle che potrebbero schierarsi sia con una parte che con l'altra.
Sia chiaro che non è una distinzione di forza, ma solamente di carattere strategico (quindi diplomatico e sopratutto militare).
Potenze di primo grado
Come accennato, questa guerra si dovrà imperniare sulla posizione serba: un pò perché è l'unica nazione che da sola riesce a fare più del 10% del danno di erepublik e un pò perché, malgrado sia politicamente disunita e non abbia una forte struttura statale (e diplomatica) insiste nel volere occupare un ruolo di primo piano nella determinazione delle alleanze.
Fanno parte del gruppo anche Slovenia e Montenegro (più i paesi sotto takeover serbo, Thailandia e Nuova Zelanda): insieme, queste nazioni formano l'area (geopolitica) della sloserbia, a cui si aggiunge probabilmente l'Ungheria.
Quest'ultimo paese ha un forte legame sia con la Serbia che con la Polonia, esercita il 5% dell'influenza mondiale e confina con entrambi: questa posizione, ed eventi passati, avevano fatto mettere in dubbio il loro schieramento a fianco della Serbia, ma le ultime operazioni militari fanno ormai pensare che sceglieranno i loro vicini meridionali.
Direttamente opposti alla Serbia troviamo due blocchi: Spoland, la seconda potenza mondiale dopo la Serbia, formata da Spagna e Polonia, cui si aggiungono il Venezuela per certo, e probabilmente i paesi baltici e le repubbliche ceca e slovacca (attualmente nell'area di influenza ispano-polacca).
L'altra potenza è la nostra, cioè quei paesi che sono il bersaglio storico dei serbi: l'area croata (Croazia, Italia, Bosnia e Albania) e gli USA (spalleggiati dal Messico).
Prima o poi vorrei fare un articolo anche su questa nostra area, e sul fatto che una buona parte del peso internazionale dei croati viene dall'essere i più esperti e specializzati nel rompere le balle alla prima potenza mondiale.
A conti fatti, questo primo livello di scontro riesce a catalizzare circa il 40-45% del danno mondiale, quasi equamente distinti tra le due parti (con un leggero vantaggio per noi): è abbastanza per fare sì che questo sia il conflitto principale e determinante per l'eMondo, ma non è sufficiente per vincerlo: veniamo quindi alle potenze di secondo grado.
Potenze di secondo grado
Sono i gruppi di paesi che non sono direttamente coinvolti nel primo scontro, ma che sono portati, per forza di cose, a scegliere una parte o l'altra, a seconda dei propri obiettivi e alleanze regionali e dopo la scelta fatta dalle potenze del primo "insieme".
A cominciare, i due blocchi contrapposti di Brasile-Perù da una parte, alleati della Spagna, e CUA (Colombia, Uruguay e Argentina), che alla Spagna invece si oppongono.
Il NAP Argentino-Cileno aveva aperto la possibilità che i paesi dell'estremo sud del mondo mettessero da parte le loro storiche antipatie per condurre una politica congiunta.
Sembra però che l'Argentina non abbia intenzione di accogliere questo "invito" cileno, e che si sia già ormai schierata a fianco della Serbia, in funzione antispagnola.
Questo influisce sulla posizione cilena, che però ho messo tra le potenze di terzo grado proprio perché, col NAP, si sono tirati fuori dagli automatismi visti finora.
Le altre potenze che si troveranno a dover fare una scelta sono quelle ex-EDEN, cioè quella parte che dopo lo scioglimento di EDEN si sono schierate proTWO.
Gli ex-EDEN per ora erano divisi in Romania-Portogallo-Moldavia, Grecia-Turchia-Israele e Cina-Taiwan (che però metto tra quelle di terzo grado).
Il gruppo romeno è già dato per schierato a fianco della Serbia: è la Romania che ha fatto venire meno EDEN, e non è probabile che il vecchio accordo tra Croazia e Romania si instauri nuovamente adesso.
In più ci sono delle ragioni più complesse per cui sia Serbia che Romania trovano conveniente collaborare, legate al fatto che finché Budapest resta in un'alleanza, Bulgaria e Macedonia ne staranno fuori: malgrado l'affinità tra i serbi e i bulgaro-macedoni, nel breve-medio periodo per la Serbia è conveniente che siano gli ex-EDEN e non gli ex-CoT ad essere schierati al suo fianco.
Grecia-Turchia-Israele è invece la potenza in discussione in questi giorni: mentre la Turchia è probabile che seguirà l'Argentina nella sua scelta (pur restando formalmente neutrale), a causa dei solidi legami con il paese sudamericano (condivisi con l'Ucraina) e il forte supporto polacco al riottoso vicino iraniano, la scelta della Grecia è meno scontata.
La Grecia infatti ha visto indebolirsi i legami con la Turchia, a causa dell'episodio dello scontro su Cipro e il venire meno della minaccia rappresentata dai bulgaro-macedoni.
La scelta della Grecia potrebbe determinare gli equilibri di medio termine, perché è un paese che schiera un danno considerevole, e sopratutto è la nazione che spende mediamente di più in erepublik, il che vuol dire che nelle battaglie cruciali i greci sparano di solito parecchio di più della loro media normale.
Potenze di terzo grado
Cioè quelle che avranno la maggiore capacità di azione una volta che anche le potenze di secondo grado si saranno schierate.
Lo ripeto: la mia non è una distinzione di forza, e solo relativamente di influenza: il criterio maggiore di questa divisione è il tempo nel quale queste potenze possono attirare più attenzione e peso contrattuale.
Cile-Paraguay-Indonesia è il gruppo ex-CoT a guida cilena, ed è anche l'unica delle tre potenze di questo insieme che non sia in declino: anzi, la diplomazia cilena è diventata una delle più avanzate nel mondo per capacità di analisi e di elaborazione.
Queste capacità hanno portato i cileni ad elaborare una politica molto indipendente e creativa: il NAP con l'Argentina li ha allontanati da Spagna e Brasile, ed ha aperto l'ipotesi che i brasiliani stessi avevano avanzato alcuni mesi fa: un'unione sudamericana che utilizzasse il peso del continente (preponderante nelle ore notturne della pur forte europa) per negoziare in blocco con il Vecchio continente.
Una possibilità che sembra essere tramontata con l'adesione argentina alla causa serba, ma che ha dato al Cile una statura ed una posizione diversi da prima.
Non è più così scontato che questo blocco si schieri a fianco dei propri vecchi alleati di CoT, né che si opponga o si unisca alla Serbia: potrebbe intraprendere ognuna di queste strade, e questo dà al Cile una possibilità che, se ben sfruttata, potrebbe aumentare di molto il loro peso su scala mondiale, e quindi nel continente sudamericano.
Macedonia-Bulgaria-(Russia) è l'altra potenza ex-CoT, che sembra per ora essere indirizzata verso il blocco Spoland. Sul breve periodo in effetti questa sembra essere la loro possibilità maggiore, perché i loro nemici regionali (Turchia, Romania, Argentina e forse Grecia) si schiereranno probabilmente pro-Serbia.
Esiste però un'ostilità croata nei confronti della Bulgaria, motivata a parole con i trascorsi della Bulgaria in EDEN. In realtà però c'è probabilmente un calcolo dietro, perché coi dati sottomano sono gli ex-EDEN e non gli ex-CoT ad essere l'ago della bilancia, quindi al fronte ispano-polacco-croato sarebbe più conveniente, in termini di danno e di crescita, che Bulgaria e Macedonia stiano sul fronte opposto.
E' comunque una cosa che si vedrà sul medio-lungo periodo, perché sul breve, come accennato prima è probabile che la Turchia resti pro-Serbia e Macedonia-Bulgaria pro-Spoland.
Cina-Taiwan-NordCorea è l'ultima potenza di cui analizzo qui la posizione.
La Cina è il più imperscrutabile degli attori sul piano internazionale, e da quando EDEN è caduta ha continuato a tenere aperte le proprie possibilità, assumendo nel proprio ministero degli esteri sia persone considerate pro-TWO che cittadini croati o antiserbi.
La Cina, benché in declino occupa comunque tuttora una posizione geografica invidiabile ed ha un danno non irrilevante, che potrebbe essere uno degli aghi della bilancia globale.
Di fronte ad un intensificarsi dello scontro è possibile che le pressioni perché la Cina prenda posizione aumentino, ma non è detto quale parte sceglieranno.
La Cina finora ha garantito un solido legame con la Turchia, ma con Stati Uniti (di certo) e Russia (forse) schierati contro la Serbia, la Cina potrebbe decidere di volgere le proprie attenzioni al nostro schieramento.
In conclusione, la situazione è complessa e sono molti gli scenari che potrebbero delinearsi dalla combinazione di queste e altre variabili.
Ciò che resta sicuro è che la maggior parte del danno di erep resta concentrato in Europa, e la rottura dell'accordo tra le maggiori potenze di questo continente (accordo che andava sotto il nome di TWO) porterà alla guerra.
Come, quando e dove la guerra scoppierà determinerà molti degli equilibri futuri.
Il primo scontro lo stiamo vedendo in Italia: per il nostro schieramento, questo è un bene.
Vostro,
Feliks
Comments
POLE \o/
evvai aspettavo un tuo articolo 🙂
ora l'ho letto ed è molto bello 🙂
ottimo
you should do an english translation of it, its worth i think
vs : )
I would, but it's exams period, and i have to cut time here 🙁
But if someone italian wants to translate it i would be very happy: text is free
Due domande:
il Regno Unito da che parte potrebbe schierarsi secondo te?
Penso possa essere una pedina importante, visto l'ottimo rapporto con la Grecia...
Non pensi che Bulgaria e Cile debbano essere considerate in un unico blocco?...
ho alcuni amici (in game) cileni e bulgari e il legame fra questi 2 stati è davvero molto forte.
Ed una considerazione... in qualsiasi modo andranno le cose, credo che ci sono alcuni stati contro ai quali sarà molto difficile se non impossibile convincermi a sparare, anche se dovessero schierarsi dall'altra parte...
il Regno Unito e l'Irlanda li ho tenuti fuori perché hanno una situazione particolare: il primo aveva legami con la Slovenia, la seconda con la Bulgaria.
Ultimamente però le loro azioni sono state molto coerenti con quelle del blocco Spoland (Uk) e USA (Ir).
Quindi se regge l'accordo tra loro credo saranno dalla nostra parte, anche se è una cosa che potrebbe non essere così scontata: nel Regno Unito c'è ancora capacità tecnica di elaborare una politica estera che non sia del tutto predeterminata dall'esterno.
E Bulgaria e Cile hanno un legame forte, ma le ultime mosse del Cile hanno messo quest'ultimo nella posizione di poter interrompere questo legame (NAP e accordo con l'Indonesia).
Molto dipenderà da chi deciderà prima: come vedi sia Cile che Bulgaria sono nel terzo livello in ordine di tempo.
Sì, il mio commento riguardo a Cile e Bulgaria era riferito al fatto che dicevi che poteva essere meglio avere "contro" Bulgaria e Macedonia... secondo me significherebbe avere contro anche il Cile e questo potrebbe far pendere diversamente la bilancia...
oltretutto vedo molto improbabile una Bulgaria pro-Serbia... se non altro perchè in quello schieramento c'è la Romania
the UK is polish puppet.
without poland, USA-canada-ireland may wipe them.
Un ottimo articolo Feliks 🙂
Condivido tutta la tua argomentazione.
Lo sò che hai già fatto molto, ma potresti spendere due parole anche su quello che pensi farà Asgard oppure Regno Unito, Irlanda, Canada. Per non parlare di Germania e Francia.
Dubito che la Germania possa stare insieme alla Polonia, la Francia forse si. Inoltre UK e Irlanda difficilmente possono collaborare, però qui si pone un problema. L'Irlanda è antiserbia (mi pare di capire), ma in una futura alleanza accoglierebbe il Regno Unito? Non credo...quindi loro potrebbero finire di nuovo nell'orbita serba?
se vuoi la mia modesta opinione vedo molto più improbabile un'Irlanda schierata contro la Croazia, piuttosto che un'Irlanda alleata al Regno Unito (anche se ovviamente credo lo preferirebbero dall'altra parte della barricata)
Uk-Irlanda ti ho risposto sopra, Asgard aggiungo un paragrafo stasera se ho tempo 😉
Francia e Germania invece pensavo di trattarle in un articolo successivo, in cui pensavo di parlare della nostra politica estera.
In realtà e più probabile che sia la Germania a far parte di un alleanza con la Polonia piuttosto che la Francia, basti guardare a quello che è successo qualche settimana fa quando la Polonia mentre si è ripresa i territori, con la Germania non ha avuto problemi e ha fatto il NAP, invece con la Francia ha dovuto lottare per cosi dire.
Si Iulian ma tu consideri uguali due situazioni che uguali non lo sono.
Prima la Germania non aveva altra scelta: combattere o sparire.
Ora potrebbe invece schierarsi con la Serbia per combattere contro la Polonia. A me pare abbastanza sensato. Invece la Francia potrebbe giungere ad un accordo con la Polonia perchè quest'ultima in una guerra contro Ungheria e Serbia potrebbe conquistare regioni alternative a quelle francesi. Oppure la stessa Polonia, per non avere rogne, potrebbe fare un accordo con la Francia per l'affitto delle regioni; insomma dubito che la Polonia vorrà avere anche il fronte francese. Non vorrebbe se potesse nemmeno quello tedesco, ma potrebbero essere ripeto i tedeschi a scegliere di schierarsi con la serbia perchè possono intravedere una possibilità di liberarsi della Polonia.
*combattere e sparire
Quando si rifanno le alleanze tutto può succedere, è possibile che la Francia si schieri con la Serbia , cosi come con la Polonia, quando si parla di interessi si valutano tante cose, per il momento posso solo dirti che la Francia è un paese molto assente, e non la vedo nell'ottica della nuova alleanza.
Ottimo articolo!
Bell'articolo
Bulgaria is not pro-Spoland. It is pro-Chile as Chile is too pro-Bulgaria. 🙂
We both stay together no matter what, that is for sure 🙂
I hope that Italy, Bulgaria and Chile, will always be on the same side of the battle.
not only Bulgaria: Spoland hates MKD.
It's true, like Turkey wasn't proSerbia until now (let's see the hun mpp, when the vote will be closed), and it's right from you to remark it, but in a bipolar analysis (as the beginning of a war that involves directly almost an half of erep damage requires) i have to put all "powers" in a field or in the other.
But surely there will be lot more to say in next days on alliance structures and countries who will keep officially "neutral".
I don't think we'll have anything in common with those two sides... Nor Greece, nor Poland, nor Croatia have anything to offer us and on the other side there's Serbia, Romania, Argentina... So, be ready to witness a multi-polar world...
Interessante articolo, hai analizzato un po tutti gli aspetti di quello che sta succedendo è quello che pensi possa accadere, ma ovviamente ci sono da fare alcune considerazioni.
L'Ungheria è un paese con diversi problemi interni, da una parte vogliono rimanere con la Serbia dall'altra seguire la Polonia, poi mettiamoci l'odio tra Ungheria e Romania è gia i primi problemi sorgono.
Anche FYROM è nella situazione di rimanere momentaneamente neutrale oppure schierarsi con la Serbia, ma a mio avviso è più probabile la prima opzione.
I cosiddetti blocchi, in realtà sono gia quasi formati, ma la cosa che sfugge a molti e chi saranno i membri fondatori, perché da quello che si è riusciti a capire (con il trambusto che c'e), ci saranno pochi membri originari e molte altre nazioni entraranno soltanto dopo .
Mi fermo qui, compimenti ancora.
Secondo me i MoFA avranno parecchio lavoro questo mese XD, per quanto riguarda il Sud America solo il Brasile lo vedo saldamente proCroato, il Cile invece è legato più a Bulgaria e Indonesia che alla Croazia, e Bulgaria e Indonesia hanno MPP con l'India sotto occupazione Croata. Insomma io la vedo dura un fronte comune tra gli exEDEN e gli exCoT contro la Serbia. Anzi sospetto che agli exCoT la rottura di TWO vada bene in prospettiva di riguadagnare l'indipendeza (se consideriamo che la Grecia occupa la Macedonia e la Romania la Bulgaria a entrambe andrebbe benissimo che questi due paesi si ritrovino in alleanze nemiche).
Insomma gli exEDEN, gli exTWO e gli exCoT si ritrovano con nemici in tutte le future alleanze ipotizzate fin'ora e quindi per ora a parte miracoli diplomatici il futuro lo vedo con alleanze incrociate e strumentali più che delle alleanze strutturate e definite.
Ottimo articolo, come sempre! 🙂
Attendo con ansia l'analisi più dettagliata del nord europa.. 😛
Molto interessante questo articolo, sono ancora in lettura e mi mancano le potenze di terzo grado.
Purtroppo bisogna accelerare la presa di posizione e, come dicevo in altri commenti, "compromettersi" immediatamente, probabilmente con Spoland. Leggendo il tuo accurato articolo mi rendo conto che la "speranza" è sospesa, perché manca un attimo e già vedremo Sloserbia insieme a tantissime altre megapotenze come la Romania, la Turchia, l'intera Cua e altri... non dobbiamo dare per scontato, detto semplicisticamente, che si possa formare un nuovo monopolio della influence mondiale... Quindi, in ogni caso, operare affinché l'eItaly in quanto Spoland possa essere membro fondatore della nuova alleanza potrebbe voler anche implicare, nelle prossime settimane, quel lavoro di "invito" alla Grecia che dicevi è necessario che qualcuno faccia. A combattere per la Polonia insieme alla Francia alla Slovacchia e alla Repubblica Ceca, con Aust
ria e Svizzera, saremmo direttamente coinvolti nel Nord Italia e avremmo sempre la funzione centrale del sabotaggio del famosissimo "corridoio" fra la Serbia e i territori di conquista in Spagna, Spoland avrebbe moltissimi interessi a verdi come una "terra di fuoco" e rende la nostra e-vita interessante
La Cina come sempre non farà nulla XD
Che dire, ottima analisi, uno dei pochi wot che mi sono letto per intero xD
Aspetto l'analisi specifica riguardo l'area europea, a mio parere la grecia, essendo ex-eden, ci sono buone possibilità che vada con spoland, la turchia credo di no, comunque sloserbia avrebbe appunto dalla sua parte probabilmente romania,ungheria,turchia (da neutrale), macedonia, l'area cua ed altri paesi, quindi l'unica cosa che possiamo fare noi è buttarci nella nuova alleanza con spoland 🙂
Grecia o/
asd
non so i trascorsi fra di loro, ma io proporrei un ticket Mappina-Feliks per i prossimi mesi che ci portino in una posizione di primo piano nonostante il debole peso militare dell'eitalia.
Proporrei anche una short list di una decina di 10 tank italiani affidabili, sia come danno che come correttezza e costanza, da finanziare per emergere nei grandi conflitti internazionali. Che siano capaci di mettere quando occorre. Il ricavato di BH e CH da ritornare seguendo il modello del congresso, che ignoro in realtà se ancora in essere.
Per fare come i gatti che si fanno più grossi di quello che sono per far scappare l'avversario, in questo caso servirebbe per attirare l'alleato.
Azione di marketing eitaliano 🙂
due idee barlocche buttate li.
Comunque grande Feliks, grandissima analisi ed articolo.
hard quote
un'aggiunta....la cosa potrebbe valere anche per le altre divisioni.
E Poi, so che sarebbe un'utopia, ma Oivalf è stato un grande quando ha governato, anche senza medaglia.
glie lo abbiamo proposto al governo di prendersi Feliks come collaboratore per questo periodo turbolento ma non hanno voluto u.u
E' un nabbo agli esteri Feliks, che gli serve? 😃
Spoland will be the balance of power as usual, simply because they don't have big "natural enemies" as the other big countries have.
The second power in the game has to be allied or enemy to the first one: there are no other possibilities..
So that was true, but Spoland found its enemy with the victory of TWO: it's Serbia.
Vedremo, vedremo....
Bravo che scrivi u.u
Approposito d Italia attualmente ci sono 2 battaglie in Italia entrambe contro la Slovenia e le stiamo vincendo entrambe credo che ciò basti a sfatare il mito che la Slovenia è 3 volte più forte di noi
No purtroppo i dati son quelli, però questa volta gli alleati ci stanno dando una buona mano 😉
non è un mito, è un dato di fatto. La slovenia è piu forte di noi
v
Oltre ad essere il primo articolo che mi ha veramente colpito da quando sono arrivato in eItalia, in questo periodo credo sia proprio la mossa migliore per informare la popolazione di cosa sta accadendo!
V ottimo Feliks as usual
La situazione internazionale rimane caotica, è necessario schierarsi ad ogni modo...unico appunto, cito:
"L'altra potenza è la nostra, cioè quei paesi che sono il bersaglio storico dei serbi: l'area croata (Croazia, Italia, Bosnia e Albania) e gli USA (spalleggiati dal Messico)"
ecco qui avrei detto più prosaicamente che l'altra potenza è quella che da sempre ha come naturale avversario la Serbia, qui vi troviamo l'area croata (dove la potenza è la Croazia circondata da nani quali Italia, Bosnia e Albania) e gli USA...direi così solo perché definire "nostra" l'area croata mi sembra un po' esagerato, noi siamo vassalli dei croati che ci piaccia o meno, la verità è questa, se i croati vincono noi vinciamo, se perdono scompariamo.
A parte il mio pessimismo cosmico approvo e sottoscrivo appieno la tua analisi.
E' vero anche il contrario, molto più di quanto non sembri a prima vista.
I croati ci marciano su e se la tirano, ma senza gli altri tre paesi (e la statura morale che ciò comporta) sarebbero delle seghe. 😉
Mi piace il tuo incrollabile ottimismo vecchiomio 😉
xD un pò è ottimismo, è vero, ma sono anche conclusioni che mi vengono dall'aver studiato a lungo la loro politica estera e il loro peso militare.
Dopo un pò ci si rende conto che la forza della Croazia sta tutta nella Serbia 😉
Vorrei tanto leggere l'articolo perché sono interessato al tema che tratta poi se aggiungiamo che è stato scritto feliks è d'obbligo leggerlo ma.....è lunghissiiiimoooooo ç_ç