[Bugle Economia e Finanza] - Settimana 5487-5493

Day 5,493, 18:15 Published in Italy Italy by Tom J. Parker

Eccoci per il secondo numero della nuova rubrica “Bugle - Economia & Finanza”, che si propone di evidenziare con cadenza periodica i dati relativi all’economia reale (focalizzandosi sull’andamento settimanale dei prezzi di materie prime e prodotti finiti) e ai mercati monetari (con particolare riferimento all’andamento dei tassi di cambio tra ITL e Gold).

Ringraziando i lettori che sono stati prodighi di consigli relativi ai dati più interessanti da esporre, focalizzeremo la nostra analisi sul confronto tra i prezzi italiani di materie prime, prodotti finiti, denaro e salari con i dati sintetici dei prezzi degli stessi beni applicati nel resto dell’eMondo.

In questo numero ci occuperemo dei dati rilevati nella settimana compresa tra i giorni 5487 e 5493.


Iniziamo l’analisi dell’economia reale italiana con la presentazione dei dati relativi ai prezzi unitari delle materie prime registrati durante la settimana appena terminata:

Vediamo ora nel dettaglio l’andamento dei prezzi delle singole materie prime rispetto ai dati sintetici dei prezzi applicati nell’eMondo.

C’è ancora un po’ di incertezza sul prezzo delle Raw Cibo nel mercato italiano; dalle rilevazioni emerge che durante la settimana il prezzo delle Raw cibo italiane si è gradualmente avvicinato a quello estero, pur permanendo una certa oscillazione del prezzo tra 0,01 e 0,02 ITL. Le materie prime a 0,01 ITL sono in quantità esigua (spesso le offerte non superano le 150-200 unità) e di fatto, tendono a esaurirsi rapidamente, lasciando a disposizione dei residui acquirenti le sole offerte a prezzo maggiorato. La situazione è dovuta con tutta probabilità al fatto che nel corso dell’evento è stato possibile esaurire (sia con la vendita sia con l’uso per l’attività produttiva) le grandi quantità accumulate attraverso i Daily Challenge. Con la chiusura dell’evento ormai alle porte, si prevede che il prezzo attuale sia destinato a tornare nuovamente sul livello minimo nei giorni successivi alla conclusione dell’evento: un fisiologico calo della produzione di cibo porterà nuovamente eccessi di materie prime stoccate, con quantità offerte maggiori e prezzi minori.


Riguardo invece alle Raw Armi terrestri, abbiamo osservato un sostanziale avvicinamento dei prezzi durante la settimana, con un prezzo nella giornata di domenica addirittura inferiore rispetto a quello praticato oltre confine, con la conseguenza che nella giornata di domenica l’acquisto di Raw armi terrestri è risultato più conveniente sul territorio nazionale. I più attenti, che hanno certamente notato questa particolarità, non hanno esitato a prosciugare le offerte disponibili di questa materia prima nell’arco di pochissimo tempo.

Per quanto riguarda invece il prezzo delle Raw Armi aeree, è possibile notare una chiara convergenza del prezzo italiano verso il prezzo medio applicato nel resto dell’eMondo. Durante la settimana abbiamo osservato la pubblicazione di tante offerte di quantità esigua con prezzi decrescenti che si discostavano di pochi ITL (e a volte anche di pochi centesimi di ITL) dalla migliore offerta al momento presente. Non si è però verificato un gran numero di scambi perfezionati, segno di un mercato ancora poco reattivo.


Nella settimana appena terminata, il prezzo delle Raw per la produzione di case si è sostanzialmente stabilizzato, mentre il prezzo di questa materia prima a livello globale presenta un andamento decrescente, motivo per cui i prezzi italiani e stranieri tornano a divergere come nel periodo pre-evento. Non è chiaro se sia o meno sintomo di un mercato che torna ad addormentarsi dopo due settimane in cui, a parte l’immobilismo relativo ad alcune specifiche qualità, abbiamo comunque assistito ad un fermento certamente maggiore rispetto alle settimane precedenti all’evento. Per trarre le dovute conclusioni occorre dunque continuare a monitorare i prezzi di questa materia prima.




Passiamo ora ad analizzare i prezzi dei prodotti finiti, iniziando dai prezzi unitari giornalieri del cibo:

Da notare che alcuni valori giornalieri fuori scala (riferendoci in particolare al cibo Q6) sono dovuti all’assenza di reali offerte sul mercato italiano di quello specifico bene, essendo presenti solo offerte di beni a prezzo spropositato rispetto al loro reale valore di mercato.

Come la scorsa settimana, tranne che per il mercato del cibo Q6, i prezzi di tutte le qualità di cibo tendono ancora ad avvicinarsi maggiormente ai prezzi di mercato applicati nell’eMondo, merito soprattutto del maggior numero di offerte presenti sul mercato e una maggiore richiesta, che hanno portato i prezzi italiani ad abbassarsi notevolmente, riducendo il gap con i prodotti simili disponibili nei mercati stranieri.

Anche se ormai gli stipendi attuali consentono a tutti di acquistare cibo Q7, va comunque segnalato che per tutta la durata della settimana, il prezzo del cibo Q2 è risultato il più conveniente dal punto di vista del prezzo unitario rapportato all’energia fornita. L’acquisto di cibo Q2 ha quindi consentito un certo risparmio, seppur di fatto trascurabile. Tralasciando naturalmente la qualità Q6, diamo invece un cartellino rosso al cibo Q5, che continua ad essere il meno conveniente per rapporto prezzo/energia fornita.



Veniamo ora all'analisi dei prezzi delle armi, che nella settimana appena conclusa, hanno fatto rilevare i seguenti prezzi unitari:

Da notare che anche questa settimana si è verificato uno scarsissimo movimento del mercato per qualità di armi inferiori e una maggiore (seppur lieve) vivacità del mercato per le armi di qualità Q1 e Q7.

Dato che l’evento in corso richiede il consumo di grandi quantità di armi e che le quantità di armi movimentate è rimasto esiguo per gran parte della settimana è evidente che, come previsto la scorsa settimana, buona parte delle armi prodotte siano state effettivamente destinate allo stoccaggio e all’autoconsumo.

Merita invece di essere segnalato un generale crollo dei prezzi di tutte le qualità di armi nella giornata di domenica, fenomeno che coinvolge anche le armi aeree e che ha di fatto avvicinato notevolmente i prezzi delle armi italiane a quelli praticati all’estero. Non è ancora possibile stabilire se si tratti o meno di un fenomeno temporaneo, eventualità che potrà essere confermata o smentita solo attraverso l'osservazione dei dati dei prossimi giorni.

Per quanto riguarda le armi aeree però, pur registrando una decisa variazione in diminuzione del prezzo di vendita, questo è ancora abbastanza lontano dal prezzo medio applicato nel resto dell’eMondo.




Passiamo ora ad analizzare i prezzi delle case.
Le rilevazioni giornaliere relative ai prezzi unitari delle case sono le seguenti:

Anche qui occorre notare che alcuni valori giornalieri fuori scala (riferendoci in particolare alle case Q3) sono dovuti all’assenza di reali offerte sul mercato italiano di quello specifico bene, essendo presenti solo offerte di beni a prezzo spropositato rispetto al loro reale valore di mercato, anche se il sospetto è che ci sia stato un errore di battitura durante l’applicazione del prezzo di vendita, dato che il prezzo di questo bene è superiore di ben 10 volte rispetto al prezzo registrato la scorsa settimana, motivo per cui può darsi che il prezzo sia stato battuto con una cifra in più; diamo comunque il beneficio del dubbio.

Durante la settimana, le rilevazioni mostrano un aumento del prezzo di vendita che interessa quasi tutte le qualità di case. L’unica eccezione si ha per le case Q5, che hanno mostrato una chiara tendenza al ribasso del prezzo unitario, che però non riduce di molto il gap con i prezzi stranieri relativi allo stesso bene.




Ultimo prodotto finito che trattiamo oggi sono i biglietti Q5.
Per questo bene trattiamo la sola qualità Q5 perché al momento è quella che assume rilevanza maggiore, essendo le qualità inferiori dei semplici residuati del passato.

Di seguito l'andamento settimanale del prezzo dei biglietti:

Possiamo qui osservare che il prezzo dei biglietti Q5 ha raggiunto probabilmente il suo prezzo di equilibrio, in virtù del fatto che, nonostante una certa quantità domandata di beni, i prezzi italiani e stranieri sono rimasti pressoché stazionari per tutta la durata della settimana, su valori in linea con quelli praticati oltre confine.



Passiamo ora alla presentazione di una panoramica dei due mercati monetari italiani, confrontando l’andamento dei tassi di cambio giornalieri intercorrenti tra Gold e ITL rilevati durante la settimana appena terminata, ricordando ai meno avvezzi che il tasso di cambio è un rapporto di prezzo tra due diverse monete.

Partiamo dal tasso di cambio Gold-ITL, che indica il prezzo del Gold (ossia il prezzo in ITL da pagare per acquistare 1 Gold). Dalle rilevazioni periodiche a chiusura di giornata sono stati ricavati i seguenti dati:

Si rende noto che, rispetto al valore di chiusura della scorsa settimana, si registra un +0,50%.

Dopo una decisa impennata del tasso di cambio nella giornata di lunedì, abbiamo poi assistito ad una sua rapida decrescita, fino a tornare nei normali livelli già nella giornata di mercoledì. Nella seconda metà della settimana non si sono verificate ulteriori variazioni di tendenza.

Seppur in modo quasi impercettibile, il prezzo del Gold continua a crescere, come nella scorsa settimana, confermando un trend positivo che si protrae da circa due settimane.




Per quanto invece riguarda il tasso di cambio ITL-Gold, che indica il prezzo dell’ITL (ossia il prezzo in Gold da pagare per acquistare 1 ITL), dalle rilevazioni periodiche a chiusura di giornata sono stati ricavati i seguenti dati:

Come già accade da diverso tempo, anche per questa settimana il tasso di cambio Gold-ITL è rimasto stabile sul valore di 1 ITL = 0,001 Gold, e non si prevedono variazioni nel breve periodo.





A conclusione di questa analisi settimanale, vediamo l’andamento dei salari netti offerti sul mercato del lavoro italiano. A questo proposito, si rende necessaria una precisazione: ogni rilevazione giornaliera afferisce all’importo massimo del salario netto offerto durante la giornata.

Durante la prima parte della settimana abbiamo quindi assistito a una convergenza del salario netto verso i livelli mediamente garantiti nell’eMondo, fino a coincidere nella giornata di venerdì, momento dal quale i salari netti italiani e stranieri sono tornati a divergere. Si registra un lieve aumento del salario netto italiano di circa 30 ITL giornalieri rispetto al valore registrato domenica scorsa (+0,737%), tornando quindi sui livelli di due settimane fa.



Si conclude qui il terzo numero di questa rubrica.

Nella speranza che le informazioni riportate possano essere d’aiuto per compiere scelte economiche e finanziarie più oculate, come sempre sono graditi consigli, commenti e osservazioni, invitando coloro che non l’abbiamo già fatto ad abbonarsi al giornale.

Al prossimo numero.


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