[ Aviazione Italiana ] CENTAURO

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Il Fiat G55 Centauro è forse il simbolo dei nostri "uccelli del crepuscolo", e a buon diritto può essere considerato come il miglior caccia messo in campo dalla Regia Aeronautica nella Seconda Guerra Mondiale.

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motore: FIAT RA 1050 da 1350 Cv
potenza: cv. 1.475 al decollo
apertura alare: m. 11,85
lunghezza totale: m. 9,37
altezza totale: m. 3,13 (m. 3,77)
superficie alare: mq. 21,11
peso a vuoto: kg. 2.630 (kg. 2730)
peso a carico massimo: kg. 3.520 (Kg. 3.720)
velocità massima: km/h. 620 a 7.000 m.
velocità minima: km/h. 165
tempo di salita: 5’50" a 6.000 m. (6' a 6.000 m.)
tangenza massima: m.12.700 (13.000 m.)
autonomia: km. 1.160 (km. 1.650)
decollo: m. 350
atterraggio: m. 480
armamento: 1 cannone da 20 mm. e 4 mitragliatrici da 12,7 mm.,
in fusoliera (1 cannone da 20 mm. in fusoliera e due alari, 2 mitragliatrici da 12,7 mm. in fusoliera)


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Questo veloce e robusto aereo, in volo dall'aprile del 1942, nel corso del suo breve ma intenso servizio operativo, svolto quasi esclusivamente sotto le insegne dell'aviazione della Repubblica Sociale Italiana, si dimostrò un intercettore assai efficace in quota.
Nelle battaglie aeree svoltesi nei cieli dell'Italia del Nord, nell'ultimo anno di guerra, il Centauro si scontrò con avversari di tutto rispetto, dimostrandosi in ogni occasione un potente avversario.
Velivolo da caccia, monoplano ad ala bassa a sbalzo, monomotore, monoposto a struttura interamente metallica.
Fusoliera a sezione ellittica in duralluminio con struttura a semiguscio, la parte anteriore, a guscio la parte posteriore: rivestimento in super-avional.
Ala metallica con due longheroni e centine, rivestimento lavorante in duralluminio; alettoni con struttura in duralluminio e rivestimento in tela; ipersostentatori ad apertura ventrale interamente metallici.
Carrello retrattile per retrazione verso l’interno a scomparsa totale;ammortizzatori oleo-pneumatici della FAST.
Ruotino di coda orientabile, retrattile.
Piani di coda a sbalzo completamente metallici tranne le superfici mobili rivestite in tela.
Posto di pilotaggio con cappottina vetrata ribaltabile lateralmente e pilone posteriore di protezione; seggiolino del pilota corazzato; apparecchiatura radio rice-trasmittente.
Strumentazione: collimatore S.Giorgio, altimetro, bussola, anemometro, indicatore di virata, variometro, contagiri, manometro carburante, manometro olio, teletermometro doppio del refrigerante, teletermometro doppio olio, indicatore di livello carburante.
Un serbatoio in fusoliera dalla capacità di 330l, due alari da 125 l. cadauno.
Motore con elica tripala metallica Piaggio a passo variabile in volo.
Quattro mitragliatrici Breda-Safat da 12,7 montate sopra e lateralmente la cappottatura motore, 300 colpi per arma; un cannone Mauser MG151/20 con tiro attraverso il mozzo dell'elica, con una dotazione di 200 colpi.
Negli esemplari di prima serie due mitragliatrici Breda-Safat da 12,7 mm. montate sopra la cappottatura motore, sincronizzate e sparanti attraverso il disco dell’elica, 300 colpi per arma; un cannone Mauser MG151/20 da 20 mm. con tiro attraverso il mozzo dell’elica, 250 colpi; due cannoni Mauser da 20 mm. nelle ali sparanti al di fuori del disco dell’elica, 200 colpi per arma, .
Due attacchi subalari per carichi di caduta o serbatoi ausiliari.

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La missione del 25 maggio 1944 fu così ricordata dal sottotenente, che quel giorno ebbe il battesimo del fuoco:
"C'era preallarme, seduti sotto la cannucciaia di cui era fatta "l'Osteria della Gioconda" (il nome della barboncina nera di Valenzano) ci misero davanti il pranzo. Razzo col botto e stelle bianche: significava partenza immediata per formazioni nemiche sul campo! Presi in mano la fettina di carne, corsi al mio Centauro G-55 e mentre mi mettevo il paracadute ingoiai qualche morso.
"Il tettino dell'abitacolo tonfò su di me, l'apparecchio andò in moto, altri rullavano nel sole del mezzogiorno mentre prendevo il mio posto e decollavano mentre io decollavo: era come se avessero buttato una pietra sul nido delle vespe.
"Si compose la formazione e si cabrava decisi verso i 4000 e verso Piacenza. Presto vidi in alto a sinistra due o tre grosse formazioni serrate di quadrimotori e poi attorno i puntini delle scorte dirette dei loro caccia. Lasciai sfilare la mia pattuglia, ero a sinistra di Drago, e finivo 4° di fila indiana, più avanti ed in alto di me a destra vidi Orsolan per l'ultima volta vivo..."


Arruolamenti aperti: 1 posto disponibile. Per info mandare messaggio ad un membro dello staff:
Grinder85
ClaudioG53
Zefiroit
FedericoRadiconi
Socrateitaliano
Capdrake

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