RE: Premio 104. Storia di un ragazzo, davvero, malato.

Day 4,417, 16:40 Published in Italy Italy by Zar Xevril Genar

Sera a tutti, e auguri di Buon Natale.

Stasera non volevo scrivere un articolo perché fra un paio pubblicherò quello della 4a rata delle obbligazioni e stando a 2 forfeit point (uno "meritato" uno per niente, ma se gli Admin me li hanno dati, pazienza) non volevo bruciarmi l'occasione. Come vedete infatti l'articolo di Natale dove dicevo un po' di stupidaggini, ma anche alcune cose serie l'ho pubblicato insieme al mio caro amico Resiliente.

Ma anche se sono un po' teso, volevo rispondere con un articolo in merito all'articolo di Creepy. Non che mi sia offeso con mongoloide per carità, stimo molto la cultura mongola e non ho alcun genere di problemi mentali, piuttosto mi ha irritato la questione della 104 e degli insulti gratuiti che spesso mi riserva Titan anche durante la vigilia di Natale, dove in teoria si dovrebbe essere più buoni\gentili.

Bene, inizio da una premessa molto semplice: Siamo in pochi. Siamo pochi giocatori, e ancor meno persone reali. La maggior parte di noi si conosce più o meno bene e credo che separare la vita reale da un gioco che spesso ci mettiamo anima e corpo. Chi si sfoga, chi si crea una carriera letterale, chi esprime qui i suoi sogni ed ideali, chi esprime le sue ambizioni, si vuole sentire realizzato, vuole far vedere di che pasta è fatto, e nonostante i modi bruti mantiene, nel profondo del suo cuore, le intenzioni più genuine del mondo, cercando di ricordare una persona cara, morta inguistamente per colpa di dei bruti, degli scellerati. Ma non siamo qui per parlare di criminali, ed assolutamente non sono in diritto di parlare di una persona morta, ma d'altronde il mio problema è emerso in quel contesto e dunque mi sarebbe sembrato ingiusto non esprimere tutto il mio compatimento ed il mio dispiacere per quella perdita prematura, e scusarmi per l'ennesima volta della "minaccia" che ci fu all'epoca (chi ci fu capirà).

Ebbene, appurato che il mondo reale non è affatto staccato da eRepublik, ma anzi collide spesso, vi parlerò un po' di me, un po' per sfogarmi, un po' per dare un senso a tutto.

Sono un ragazzo di 19 anni, di Napoli, con una disabilità fisica: una distrofia muscolare degeneratoria, è una brutta malattia, con cui si nasce, e nel tempo peggiora, ma almeno nel mio caso sembra essersi quietata, nonostante da un anno ogni volta che esco di casa, devo usare una sedia a rotelle per muovermi. Magari un giorno ve ne parlerò con più precisione, raccontandovi di tutte le cicatrici che mi porto dietro e gli interventi dolorosi a cui mi sono dovuto sottoporre.

Vivo da solo con mia madre, poiché durante un litigio, poco prima che io nascessi, mio padre mi abbandonò, e io non lo conobbi mai. Forse mi sono rassegnato all'idea di non avere una figura paterna, forse no, forse ne cerco una in ogni uomo che incontro, per imparare ad essere uomo a mia volta e capire come si comportano gli adulti. Sta il fatto che mia madre è una donna impegnata, gran lavoratrice e per giunta deve badare alla casa, e soltanto raramente ha tempo per me, e inoltre non andiamo d'accordo. I miei nonni sono molto malati, nonostante siano entrambi vivi. Mia nonna è sopravvissuta ad un cancro, e ciononostante soffre di pressione, mentre mio nonno fu investito da un autocarro mentre faceva il militare, e sopravvisse per miracolo, dunque ora soffre ancora molto per vari problemi.

Spero che non vi stiate annoiando per la "storia della mia vita" siete perfettamente liberi di smettere e fare altro, ma per chi vuole continuare avverto che manca ancora un po'.

Beh diciamo che a fronte dei miei probelmi sono dovuto crescere in fretta, e non ho mai avuto una vera e propria infanzia. Per carità di giochi e regali ne ho avuti a palate ma non si trattava di quello. Diciamo che avevo altri interessi, ero un bambino molto curioso, appassionato di animali, scienza, e la storia, dunque ho sempre fatto fatica a relazionarmi con le persone. Nonostante sia cresciuto negli anni 2000 ho conosciuto i videogiochi e la musica solo molto più tardi, sui 13 anni, e persino la musica la preferivo (e preferisco tutt'ora) molto vecchia, come quella dei mitici anni 80' e 90'. Dunque, per via del mio carattere "particolare" non ho mai avuto molti amici stretti, e tralasciando molte cose dico soltanto che tutt'ora ho soltanto 3\4 amici di cui mi fido ciecamente, di cui 2 li ho conosciuti anni fa su facebook su un gruppo.

Insomma, sono una persona molto sola, patetico forse, ma non mi piace lamentarmi. Diciamo soltanto che quando Titan tornò su erepublik io lo riconobbi a stento (giocai nel 2014 a erep e poi smessi), ma ciononostante mi incluse molto bene nel rinato Nio, io mi fidavo ciecamente di lui, della sua esperienza, del suo carisma, e inoltre mi sembrava davvero una persona spontanea e di cuore (e probabilmente lo è ancora). Nio era diventata come una famiglia per me, nonostante io non fossi abituato a stare in mezzo alla gente legai molto con Lagherta, Emidio, Cardinale (un player che all'epoca era molto attivo), Dirk, ovviamente Titan, ed anche altri di cui ora non ricordo il nome. Erano, e probabilmente sono, persone molto amichevoli, ed anche disposte al dialogo, dunque non ho mai detto nulla che potesse in qualche modo dispiacerli, e probabilmente ho sbagliato, perché ce n'erano eccome cose da dire. Più o meno sono queste:

Lo sfottere in continuazione gli altri player, FdeI e Rei nello specifico.
Il Kaiser, che nonostante mi stesse simpatico, mi dava un gran senso di arroganza.
CreepyRainbow, che nel suo "divertimento", chiamiamolo così, era, com'è ancora, fin troppo pesante.
Ed i metodi brutali di Titan, che fondamentalmente non mi sono mai piaciuti.

Poi andarono tutti su Telegram e la chat si fece deserta, il mio mandato da Vice vice Mofa fu disastroso perché non riuscivo ad ottenere informazioni da nessuno (Avrei dovuto stringere rapporti col governo turco, ma il tizio in questione non capiva una rapa ribadendomi in continuazione "Ma noi ce l'abbiamo l'MMP che volete ancora" ed io puntualmente facepalm e "ti prego Atlius aiutami non so che fare") e la situazione si fece disastrosa, con il delete alle porte e nuovamente una noia mortale. Certo, sarei potuto andare su telegram (l'avrei dovuto installare e non sapevo di potere sul pc, visto che il mio telefono è vecchio e non aveva più spazio) e spiegare tutto, dicendo anche che telegram è un app disordinata e che su discord si può discutere e organizzare con più calma, ma purtroppo non l'ho fatto, ed appellandomi ad una mia idea che sempre più si è fatta forte in me uscii da Nio e scrissi un articolo dove lo criticai, specialmente l'arroganza.

Titan mi scrisse subito in privato, cercando di farmi cambiare idea, di farmi calmare, e ci riuscì, ma ormai mi ero stufato, volevo cambiare aria, e fondai Alternativa Moderata. Inizialmente proseguì tutto con calma, tornai nel discord di Nio e non successe niente di che, poi feci una critica, non mi ricordo a chi, a cosa, in un commento della bacheca e Titan, taggandomi sul server discord, mi "ordinò" di andarmene, o almeno così lo percepii. Lì ci vidi rosso e colsi qualsiasi occasione possibile per dare contro a Nio e Titan. Lì sbagliai, ne sono a conoscenza, poi mi scrisse nuovamente a Titan e smisi di dargli contro. Poi successero varie cose finché non accadde qualcosa, ci furono delle discussioni (di cui io non ricordo nemmeno più) e arriviamo dunque al momento della "minaccia", e lui controbatté urlando ai 4 venti il mio handicap. Anche lì mi scrisse Titan (per questo dico che è un uomo di buon cuore, e mi sono stupido dell'insulto di oggi), chiarimmo, dubito che credette che la mia non era una reale minaccia, ma in fin dei conti riallacciammo i rapporti. Poi però ci furono i TO, e nuovamente io entrai in difensiva cogliendo ogni occasione possibile per dargli contro, fin quando poi la situazione non si calmò ed ogniuno tornò per le sue strade.

Però feci uno sbaglio molto grave, di non scriverlo subito per mettere in chiaro le cose insomma, poiché è chiaro che qui ci si può comportare in modi che nella realtà non si farebbero mai, ed invece di allentare le tensioni, Titan, d'allora in poi, colse qualsiasi occasione, anche senza che ce ne fu realmente il motivo, di insultarmi, anche gravemente. Fino appunto ad oggi, dove mi ha chiamato mongoloide per difendere a Creepy delle mie critiche.

E niente, è un ora che scrivo, sono molto stanco, ho detto quello che volevo e dovevo dire. Mi scuso di ciò che è colpa mia, e spero che almeno, durante la notte di Natale qualcuno si metta una mano sulla coscienza (come si dice a Napoli) e si scusi degli insulti recati ingiustamente ad un disabile.
Avrei scritto povero, ma sarebbe stato soltanto patetico perché anche io ho le mie colpe, d'altronde com'è che si dice: Qua nessuno è santo!

Almeno la notte di Natale, mettiamo da parte le divergenze, e cerchiamo di essere delle persone migliori. Buon Natale a tutti!