Dal Congresso: il salario minimo

Day 3,388, 02:18 Published in Italy Italy by Fonz863

In queste settimane, per ben due volte sono partite votazioni congressuali sull'aumento del salario minimo.
La prima, su proposta dell'on.Maxsyyy di FdeI, che proponeva un aumento da 1 a 180 ITL fu bocciata ad inizio mese con 26 contrari contro 10,
attualmente ne è in discussione una seconda su proposta del neo-congressman daw99 del PCe, di un innalzamento da 1 a 50 itl.

Poiché in nessun caso si è proceduto ad un confronto congressuale ma è avvenuto o tramite articolo o in maniera diretta, e credo che l'argomento meriti approfondimento, riporto al pubblico la discussione tenutasi nel forum su tale tema ed i pochi commenti ad esso legati:


Legiort, MoINF di Unione si è detto fermamente contrario sostenendo che tale rialzo sarebbe di danno agli autoproduttori che si vedranno alzare al Working Tax (da qui WT), criticando poi le motivazioni dell'onorevole Maxsyyy alla base della sua proposta concludendo che sarebbe ideologico un innalzamento ad 30-40 itl non i 180 suddetti.

Aleisteir di LGeI ha anche lui espresso a sua contrarietà sottolineando come l'apertura del discorso sia inutile poiché le motivazioni addotte dallo stesso proponente mirino esclusivamente alla critica fine a se stessa senza entrare nel merito della materia economica.

Legioferrea di AeG è intervenuto parlando di aggravio alle MU. Tuttavia l'eterno funzionario Yamisuke e Bic hanno sottolineato come tale proposta fosse inutile poiché non avrebbe inciso sui contratti esistenti né sulle offerte di mercato poiché sono visibili tutti gli stati dove sono posizionate le holding e quelle a maggiore produttività non sono in eItalia e quindi si sarebbe applicato il Salario Minimo di quel paese.

Nella giornata di ieri e su quest'ultima proposta si è espresso in maniera contraria anche il vMoE attuale Luca Collini di ReI sostenendo che il "salario medio è di 112.58 ITL. Quindi non mi pare esista un problema di sfruttamento dei lavoratori".

Questi ultimi interventi hanno di fatto chiuso la discussione che oggi però è stata riaperta ma mi premeva ribadire due concetti uno generale, uno di merito:

le discussioni vanno fatte in congresso e prima delle votazioni, per dare un senso al congresso stesso e così le leggi eventualmente prodotte sono più efficaci ed avrebbero anche un senso che vada oltre la presa di posizione.

infine che il discorso del salario minimo è totalmente fine a se stesso ed inutile da riprendere. Come detto se le principali holding hanno sede all'estero, a queste si applicano leggi di quello stato sicuramente non quelle eitaliane, che senso ha fare una legge che nella sostanza non troverà alcuna pratica?