[AetG] Un mese d'onore e gloria

Day 3,448, 06:32 Published in Italy Italy by Mlster X

I CP della scuola AetG hanno un vizio: rispettare le promesse ed i programmi che presentano al popolo.

Scriveva la candidata Aquila et Gladius alle Presidenziali Jomsviking nel suo programma: "Nonostante il lavoro delle precedenti amministrazioni, si è arrivati al punto di essere isolati diplomaticamente e derisi all’interno della nostra stessa alleanza" , ed ancora "dovremmo, così facendo, mettere a tacere le rimostranze di una alleanza che vuol fare di noi, ingiustamente, capro espiatorio dell’incapacità dei suoi vertici di organizzare una strategia militare."

Bene, nessuno può negare che questo mese l'Italia si sia spesa totalmente ed efficacemente per i suoi alleati , onorando e sostenendo l'Alleanza di cui facevamo parte a pieno titolo e senza riserve. Senza paura di pagare il prezzo delle sue giuste azioni.



E' stato lanciato un AS, non per gloria personale o nazionale ma nell'ambito di un operazione congiunta targata Syndicate. Abbiamo accettato di partecipare al tentativo, disperato, di liberare gli alleati sudamericani, non solo con il damage o i combat order, ma in prima persona tramite AS. Questo vuol dire fare parte di un'Alleanza, non tirarsi indietro quando gli altri hanno bisogno, ma essere coerenti con le scelte fatte e gli impegni presi.

L'operazione è fallita a causa degli errori degli strateghi di Syndicate e dei CP alleati (che hanno attaccato la stessa nostra regione invece che un'altra come da piani, oppure che hanno attaccato un paese che era prossimo al delete annullando l'AS). Nonostante ciò abbiamo permesso , con il nostro sacrificio , ad altri alleati di atterrare in sudamerica e continuare la disperata missione contro un nemico troppo più forte. Hanno preferito fermare prima noi perchè è buona norma impedire ai più pericolosi di atterrare, per poi concentrarsi sugli altri, e così è stato.
La prova del fallimento strategico di Syndicate (e non nostro) nell'operazione in sudamerica è che l'alleanza subito dopo è andata in pezzi.

Noi però ne siamo usciti vincitori, perchè chi combatte per un alleato non perde mai. Abbiamo dimostrato ai nostri alleati ed al mondo intero che l'Italia non ha paura, che non si tira indietro, che rispetta gli impegni che prende (ed essere in un'alleanza comporta tanti impegni oltre che benefici) e che quindi può essere un valido alleato, oltre che un onorevole nemico.

La Presidente Jomsviking ha quindi risollevato l'Onore del nostro Paese, ingiustamente accusato di inattività e preso come capro espiatorio per nascondere l'incapacità dei vertici dell'Alleanza: abbiamo zittito i detrattori e dimostrato a tutti la nostra lealtà ed il nostro coraggio, facendoci valere in prima persona sui campi di battaglia nelle operazioni targate Syndicate.

Come se questo non bastasse , abbiamo respinto le ovvie e scontate ritorsioni che arrivano quando si combatte: Svezia e Spagna ancora si stanno leccando le ferite. Abbiamo respinto gli invasori in modo brillante, e conservato la tanto agognata integrità territoriale. E' un bene prezioso non solo per la gloria, ma anche perchè da paese libero ed integro è più semplice potersi muovere liberamente in qualsiasi direzione sceglieremo di andare come Nazione, ora che Syndicate è andata in pezzi a causa dei suoi errori diplomatici e strategici.
Basta leggere i giornali internazionali ed i commenti al seguito: siamo tra i pochissimi ad uscire da questa esperienza a testa ben alta.



Integrità territoriale mantenuta e dimostrazione di affidabilità e forza data ad amici ed avversari: si sono poste le basi per un futuro radioso.

Pertanto grazie Presidente e Governo; grazie alle forze politiche ed ai loro congressisti che hanno avallato e votato le scelte del Governo; grazie alle Unità Militari riunite sotto il tricolore, grazie cittadini e soldati divisi nelle piccole inevitabili differenze ma uniti nell'amor di Patria.
Viva l'Italia che combatte unita a tutti i livelli, che lotta da protagonista, che si comporta e mostra da grande Paese finalmente all'altezza della grandezza dei cittadini, soldati e patrioti che la compongono. o7