Una storia Italiana

Day 1,714, 23:28 Published in Italy Italy by Atlius DC



7° Articolo: Cultura Cinese

Oggi vorrei raccontarvi un pezzo di storia cinese che ben si potrebbe accostare al caso dell’ eitalia di oggi, vi eviterò date e nomi troppo complessi cosicchè possiate concentrarvi solo sui fatti.

Quando la dinastia Zhou decadde per aver concesso troppa libertà d’azione ai governatori delle province circostanti alla capitale, la Cina si ritrovò divista in più stati dei quali con il passare degli anni 7 si ingrandirono e inglobarono i più piccoli.....





Quella che vado a raccontarvi è la breve storia dello stato di Qin (pronuncia: Cin) che potete vedere sulla sinistra della regione indicate dalla mappa.

Dovete sapere che a quel tempo in Cina molte erano le scuole filosofiche che si combattevano a colpi di dialettica per potersi fregiare del titolo di dottrina ufficiale dei vari stati esistenti, fra le più importanti c’erano la scuola Legista e la scuola Confuciana acerrime nemiche.

La prima affermava che il popolo andava comandato in modo solido e utoritario senza che lo stato si piegasse mai alle necessità del singolo, il re doveva essere inflessibile nell’infliggere punizioni severissime a chi trasgredisse le leggi, e molto parco con chi meritava elogi e premi, suprema importanza veniva data all’esercito e alla guerra poichè secondo i legisti era l’esercito che rendeva potente o no uno stato.

Secondo la scuola Confuciana invece, si doveva curare il singolo e più precisamente il re, poichè lo stato era immagine del sovrano, il suo popolo si sarebbe conformato allo stato d’animo e addirittura al fisico del suo sovrano. Se il sovrano fosse stato giusto, il popolo sarebbe stato giusto, se il sovrano fosse stato serio e solenne il popolo sarebbe stato altrettanto serio e solenne. Insomma per cambiare uno stato bisognava cambiare, secondo i confuciani, ogni suo elemento singolarmente.

Se ora guardate la cartina vi farò vedere una cosa molto simpatica, gli stati più grandi che vedete avevano adottato la dottrina legista, quelli più piccoli adottarono quella confuciana, ma solo uno, uno soltanto mise insieme le due dottrine: lo stato di Qin.

Questo stato era guidato da un re chiamato Ying Zheng che aveva fama d’essere un uomo brutale ma anche infinitamente generoso con chi perorasse la sua causa.

Egli cercò di mettere insieme le due dottrine sopra-citate rendendo l’esercito potentissimo e organizzatissimo curando l’addestramento di ogni singolo soldato e di ogni singolo ufficiale.

Ying Zheng sapeva che il suo stato era uno dei più piccoli in circolazione ma non per questo si sarebbe limitato ad aspettare un’invasione che lo cancellasse dalla faccia della terra, decise perciò di passare all’attacco col suo esercito e in pochi mesi conquistò due stati vicini al suo.

Il regno di Qin divenne molto grande e potè competere con gli altri grandi regni che erano nati, ma nel giro di 2 anni lo stato di Qin si ritrovò ad averli conquistati tutti realizzando il sogno più grande di Ying Zheng: unificare la Cina.

Ying Zheng divenne noto col nome di Qin Shi Huang Di che significa: Primo Augusto Imperatore della dinastia Qin.

Fece erigere una prima sezione della Grande Muraglia e per ricordare i valorosi soldati che lo seguivano li fece scolpire nella terracotta ricreando l’eserito che lo aveva portato sul trono di tutta la Cina, quegli uomini infatti erano nati dall’unione tra la dottrina confuciana e la dottrina legista erano uomini nuovi e completi.

Ed oggi è proprio grazie a loro che la Cina ha il proprio nome (Qin = Cina).