La guerra si allontana dall'Europa

Day 2,032, 11:39 Published in Italy Italy by Feliks Edmundovic

Più ci penso, più mi convinco che per invogliare i nuovi a restare e rendere il gioco più interessante serva che qualcuno si prenda la briga di spiegare cosa sta succedendo in materia di affari esteri e interni.
Mi occuperò degli esteri, ma sarebbe bello se qualcun altro volesse occuparsi di raccontare le nostre beghe interne: più gente consapevole abbiamo, meno sarà difficile integrarsi nella community, ed il nostro numero potrà cominciare a crescere.
Almeno, mi sembra di capire che negli altri paesi, quelli in crescita perlomeno, funzioni così.


Ora, la grande novità delle guerre di oggi è il ritorno di una strategia chiara. Negli ultimi tempi di EDEN (parlo di mesi, e molti) l'autorità centrale dell'HQ (il governo dell'alleanza, in pratica) si era ridotta a brandelli: ogni paese combatteva per sè, e i più forti riuscivano ad accaparrarsi le priorità militari dell'alleanza.
Con lo scioglimento di EDEN, le due alleanze che restano si stanno dimostrando invece più organizzate e capaci di elaborare una strategia a livello mondiale.

Nello specifico, TWO resta saldamente arroccata in Europa, mentre CoT lotta ai suoi confini, dimostrando una notevole capacità di organizzazione.



Gli scenari di questo scontro sono tre, che vado elencando.


USA-Ungheria

Con la cancellazione della Russia (CoT) ad opera ungherese (TWO), gli USA (CoT) hanno guadagnato un confine con il paese centroeuropeo, ottenendo la possibilità di girargli un NE.
Il contrattacco americano sta avendo successo (del resto gli USA sono gli stessi che qualche settimana fa hanno sconfitto la ben più potente Serbia), e gli ungheresi cercano disperatamente di liberare alcuni territori russi, così da interrompere il confine ed evitare l'invasione americana.


Medio Oriente

Qui la Turchia, rifiutata la proposta di NAP (patto di non aggressione) con la Macedonia, ha riaperto la guerra con quest'ultima.
CoT, di cui la Macedonia fa parte, ha risposto in modo efficiente, sconfiggendo i turchi nei primi scontri e mettendo in votazione un NE da parte bulgara contro la Turchia.
A fianco di Ankara, che è neutrale, è accorso il suo partner mediterraneo, la Grecia (pro-TWO), che ha fatto partire un NE contro la Bulgaria.
Quest'ultima ha risposto votando no al NE contro la Turchia, per girarlo contro la Grecia, che rischiava di prendere alle spalle lo schieramento CoT.
Lo scontro è ora quindi due contro due: ex-EDEN contro CoT, ai quali si aggiungerà l'Indonesia (CoT) che, lanciato l'airstrike sull'Iran, avanza per dare manforte ai propri alleati.




Sudamerica

La situazione ha avuto una svolta. Nelle scorse settimane l'Argentina, volgendo i propri mpp verso TWO, si è liberata dalla conquista cilena, tornando fortemente sulla scena sudamericana e sconvolgendone gli equilibri (sconvolgendo anche quelli interni a TWO, come accennavo nel primo articolo di questa serie).
Ora il Brasile, che pur facendo parte di ROLA (la sotto-alleanza tra i paesi sudamericani di CoT, più la Spagna e il Brasile) era rimasto arroccato nella propria neutralità, impegnandosi solo marginalmente a fianco del Cile, ha deciso di gettare la maschera e votare il proprio NE contro gli argentini.
Questo fatto cambia nuovamente la situazione sudamericana, che torna a pendere così dalla parte di CoT e a scuotere di nuovo i rapporti interni a TWO.
La Spagna infatti diventa così l'unico paese ROLA non apertamente schierato contro l'Argentina, ed è ora ancora più difficile che scelga di abbandonare l'intera sua costruzione di rapporti diplomatici per seguire gli ordini di TWO, di cui pure è un membro influente.



L'angolo italiano

Dei tre scenari sopracitati, l'eItalia si è schierata con decisione solo in Medio Oriente, scegliendo di appoggiare la Macedonia contro la Turchia.
E' una presa di posizione che non è piaciuta a tutti (meno che mai a millyi, comandante della quarta MU del paese per influence giornaliera e notoriamente amica di molti turchi), ma il governo ha risposto mostrando i muscoli e ribadendo la propria fermezza sulla politica di avvicinamento a CoT.

A quanto pare il governo si prepara a concentrarsi sul problema sloveno: dopo il rinnovo del NAP con la Serbia e l'alleanza stretta con la Svizzera, il passo ulteriore è l'inizio di un rapporto con la Macedonia, che ha vecchie ruggini in sospeso con la Slovenia e intrattiene invece tuttora dei legami con l'altro nostro occupante, la Serbia. Anche se il mpp ufficiale tra le due nazioni non c'è più, infatti, molti serbi sono stati visti sparare per il paese CoT contro la Turchia, tuttora oggetto dell'odio serbo per l'uscita da ONE (il vecchio nome di TWO) e per la loro simpatia per il Kosovo e la sua indipendenza.

Resta solo da capire se Serbia, Polonia, Ungheria, Spagna, Romania e Grecia accetteranno la ricomparsa di un paese ostile nel cuore della loro Fortezza Europa.


Feliks