Cosa siamo disposti a sacrificare per uno scopo comune?

Day 3,050, 03:56 Published in Italy Italy by corol

Salve a tutti, prima do cominciare a scrivere ci tengo ad augurare a tutti una buona Pasqua.

Premesse
Tengo particolarmente a scrivere questo articolo, riguardante il "sacrificio" che, a mio personalissimo parere, dovremmo compiere per poter creare una MU unica.
Ora voi penserete "Perchè questo nabbo vuole tirarci nuovamente fuori questa solfa già sentita più e più volte quando abbiamo già tentato senza risultati"; il motivo è semplice.
E' uscito poco fa un articolo in Croazia sulla nascita di una nuova alleanza, Adriatica, che dovrebbe nascere a momenti ad osservare i pareri favorevoli nel giornale.
Che cos'è questa Adriatica? Aspettando che la Farnesina di Atlius cerchi una traduzione dal Croato, è una nuova alleanza che si propone di coalizzare tutti i paesi anti-Asteria in un fronte comune e coordinato.
In pratica è la realizzazione del PM con gli alleati che io stesso apro mensilmente.
Sembra tutto perfetto se non per un punto, a mio avviso giusto, che viene inserito come requisito d'ingresso:



E qui sorge il problema che si discuterà nell'articolo, l'80% del danno totale deve essere concentrato in un'unica MU comandata da un unico commander, limite difficilissimo da superare per un paese diviso come il nostro sia politicamente che militarmente.



Un po' di dati
Analizziamo ora meglio quello di cui parlo quando mi riferisco a "limite difficilissimo da superare".
Innanzi tutto per arrivare ad un 80% circa del danno dovrebbero unirsi almeno le prime 4 MU italiane il che significherebbe muovere (nel caso in cui EI sia la MU destinata ad inglobare le altre) 492 players; considerando quelli morti o quasi il numero calerebbe a circa 200.



Elite copre da sola il 43% del danno totale ed ha una D3 impressionante che al momento fa il 100% del danno italiano nella singola divisione, è la più equa nella ripartizione delle divisioni sia per giocatori che per danno.



Seconda per influence troviamo FAI, che copre il 27% del danno totale, quasi completamente concentrato in D3 eD4 nonostante si contino ben 330 giocatori in D1. Di questa MU però solo 55 players possono ritenersi attivi, di cui solo 32 in D1 e quindi con un danno relativamente basso. In complesso i giocatori in grado di generare danno rilevante sono meno di 20.



Al terzo posto c'è la MU nella quale ci si dovrebbe trasferire, essendo l'unica veramente statale e godendo dello status Elite che la favorisce militarmente rispetto alle altre, sto parlando di EI che copre il 25% del danno totale.



Ultima delle 4 MU, con il 15% del danno totale c'è Area 51 in cui tutto il danno è fatto da un unico player: Ikki di Phoenix.




Problematiche da risolvere
- La prima problematica, come in parte già detto, è quella dello spostamento dei players. Oltre al numero già discusso si devono tenere in considerazione le tensioni interne tra i singoli per motivi politici o per cause pregresse.
Mentre in FAI la maggioranza dei membri è, o è appartenuta principalmente a FdEI, nelle altre MU si registrano quasi solamente membri degli altri partiti, che hanno le loro divergenze ma molto minori che con il gruppo indicato sopra.

- Non meno importante è la questione Equip, tolto il fatto che non penso Ikki provveda ad equipaggiare il suo compagno di MU, le altre tre unità militari hanno dei sistemi di produzione totalmente distaccati tra loro ed entità degli equipaggiamenti differente tra EI/Elite e FAI.

- Ultimo problema importante è quello della coordinazione: personalmente credo che il metodo da adottare sia quello di Elite ovvero suddivisione dei reggimenti in base alle divisioni di appartenenza con la creazione di PM circolari che comprendano i membri delle singole categorie di appartenenza.
Oltre al fattore reggimenti, a mio avviso marginale, c'è quello più complesso della gestione del potere. E' chiaramente scritto nei requisiti che ci deve essere un unico commander nella MU, ora io mi chiedo, e se a qualche soldato non andasse bene il CP eletto? Sarebbe comunque capace di combattere sotto gli ordini del comandante?




Perchè converrebbe
Beh, da una MU unica si potrebbero trarre molteplici giovamenti, il più importante è indubbiamente quello legato alla coordinazione.
Con una MU del genere non sarebbero più necessari PM tra le varie MU e quindi gli ordini sarebbero immediati e precisi, provenendo direttamente da un unico commander. Oltretutto si distribuirebbe meglio il danno nelle divisioni, in particolare la 4, dove si potrebbe tankare solo in determinati round per vincerli piuttosto che spalmare il danno rischiando di non ottenere mai i 5 punti.
In secondo luogo avremmo la possibilità di entrare in un'alleanza che ha MU come quella di cui sto discutendo e quindi altrettanto organizzate come la nostra; questo significa una distribuzione quasi totale e specifica del danno per obiettivi comuni, il che renderebbe Adriatica l'alleanza più organizzata del gioco e quindi, potenzialmente, la più forte.
Terzo fattore: l'unità della community. E' quantomai ovvio che combattendo assieme in un unica MU, con obiettivi ed ordini comuni, anche a livello di unità nazionale si potrebbe trarre giovamento. "Chi ha peccato scagli la prima pietra" diceva un tipo risorto ultimamente, sarebbe bello quindi poter vivere in un clima più disteso che quindi permetta anche l'inserimento di giovani in un contesto molto più agevole.




Conclusioni
Ovviamente, come si evince dall'articolo, io sarei favorevole alla creazione di questa MU. E' innegabile , come già detto, che le problematiche che si dovranno affrontare siano molto grandi considerando anche che noi itaGliani non dimentichiamo facilmente i rancori passati e che tendiamo a dividerci piuttosto che unirci.
La verità purtroppo è davanti ai vostri occhi, o più propriamente nei vostri schermi: divisi non si va da nessuna parte visto e considerato che Asteria al momento domina incontrastata il panorama geopolitico mondiale.
Io sono disposto a fare un passo indietro in onore di un obiettivo comune più grande, e voi?


Grazie per la lettura, al prossimo articolo.