Racconti tragici 1 - Erepublik edition

Day 3,878, 15:07 Published in Italy Italy by Soledad.

L'Italia era chiusa nella morsa della guerra, la popolazione soffriva la fame, il freddo stava arrivando.
Serbia, Slovenia e Francia cercavano di spartirsi i brandelli di una nazione allo sbando.
Aspre diatribe interne spezzettavano ancora di più i pochi gruppi di superstiti che non riuscivano ad uscire da questa situazione di stallo.
Le folle non si animavano più, le piazze non si riempivano, le persone avevano perso la speranza, in troppi, la vita.

La Resistenza Italiana era formata da un gruppo di ex militari e mercenari molto ben addestrati in situazioni critiche, gente abituata a prendere le decisioni importanti anche nel giro di pochi secondi.
Il capo della Resistenza era "Il Generalissimo", un uomo che ne aveva viste di guerre, un uomo da prima linea che però aveva sempre portato a casa la pellaccia, tra una cicatrice e l'altra.
Un uomo che aveva preso tre pallottole in corpo ed era comunque riuscito a portare in salvo un soldato ferito ad entrambe le gambe, caricandoselo sulle spalle per ben due chilometri, prima di svenire mezzo dissanguato davanti alla tenda dell'infermeria.


La Resistenza Italiana decise di intervenire in maniera severa e violenta.
Era ormai diventata una necessità, una questione di sopravvivenza. Non c'era più tempo o spazio di manovra. Negoziare col governo non era più un opzione.

Quella notte caddero le teste di numerosi politici italiani, sgozzati nel sonno nei loro letti confortevoli, al caldo e al riparo.
Era in atto una specie di golpe che avrebbe evitato una guerra civile in una nazione circondata da altre guerre.
Evitarono che si versasse altro sangue dei cittadini versando loro un pò di sangue "mirato". Non si aspettavano di essere capiti o appoggiati da tutti.
I vecchi capi dell'esercito invece furono portati davanti al Generalissimo e gli fu data la possibilità di cooperare.
I primi rifiutarono e vennero giustiziati mediante fucilazione, gli altri accettarono...

Il giorno seguente un comunicato stampa a reti unificate fece luce sulla nuova situazione italiana. Chi creava attriti e dissapori sarebbe stato perseguito, chi era contro la guerra agli invasori sarebbe stato considerato traditore.
Il comunicato finiva con le parole "libertà o morte".


Continua...


p.s. - è solo una storia di fantasia, di guerra, legata ad erepublik ma senza citare giocatori di nessun tipo, come si suol dire, fatti e riferimenti sono puramente casuali. Non è neanche legata ai fatti recenti è solo una storia a se, da un nabbo che aveva voglia di scrivere qualcosa, senza guardare ne mappa ne alleanze o guerre vere in corso.


Ciao