Inattività e -Il Nodo di Gordio come spartiacque fra destra e sinistra in eRep-

Day 826, 03:39 Published in Italy Italy by flaviocin

Intanto un saluto a tutti: ho praticamente mollato eRep per questioni di real life e farò una capatina giusto ogni tanto per mantenere vivo il pg e rifornirlo di panini (o crostini al formagggio... 😉).




"Il Nodo di Gordio..."


La faccio breve (pur prendendola alla lontana...): la storia dovreste conoscerla ... Alessandro arriva a Gordio, lì c'è un nodo che nessuno riesce a sciogliere e a scuola ci hanno raccontato a tutti che lui,non riuscendo a scioglierlo, genialmente, tira fuori la spada e invece che scioglierlo lo taglia.

http://it.wikipedia.org/wiki/Nodo_di_Gordio

Vabbè, intanto mi sembra che fra il non riuscire a sciogliere un nodo e l'avverbio "genialmente" ci sia un minimo di discrepanza, ma vabbè, "sopravvoliamo"...

La questione che mi sembra più interessante sottolineare ora è invece la seguente: a me, Alessandro, più che essere geniale, in questa situazione, sembra essere invece solamente arrogante.
Il calssico "uomo militare machista" che risolve alla mancanza di materia grigia con l'uso della forza "bruta", o, comunque, visto che non è che ha tagliato il nodo con due dita, perlomeno con l'uso di strumenti tecnologici che sopperiscono alla mancanza di forza "bruta" o la rendono disponibile a tutti ("strumenti di morte", comunque).

http://www.youtube.com/watch?v=Nq9PHa2rbFk

In cosa ci azzecca eRep in questo..? Ora ve lo spiego... (e premetto che non avendo minimanente nozione del dibattito politico-"culturale" attuale in eItalia non ho idea, nè francamente mi interessa, di quanto sia calzante all'oggi questo aspetto dell'eItalia che ho visto in tutto l'anno di gioco che ho fatto qui).

Credo che si possa dividere tranquillamente la popolazione eItaliana (così come quella in real life) in schieramenti politico-culturali a seconda dell'atteggiamento, cosciente o condizionato che sia, nei confronti dell'episodio del nodo gordiano.

Chi ammira Alessandro per il decisionismo e la "genialità" presuntamente semplificatrice del suo gesto normalmente corrisponde a quelli che io chiamo "autoritariani":
esaltatori dell'esercito rispetto alla politica, propugnatori dell'"uomo forte che brandisce la clava", che distinguono la classe di merito fra giocatori in base alla mera conta dei danni portati in battaglia, disprezzatori della politica, del confronto e del dibattito, propagandisti del "decisionismo" e del "comando io".

Chi invece vede nel gesto di Alessandro l'arroganza della forza contro le tradizioni, contro la complessità e la multipolarità del reale, normalmente ha uno stile di gioco meno centrato sull'aspetto militare (pur giocando anche quella parte) e più centrato sulla comunità di gioco, non sulla comunità di gioco di quelli "simili a lui e quindi migliori degli altri", ma a tutta la comunità di gioco intesa come luogo di ricchezza intellettuale e umana.

In senso largo (e semplicista) si potrebbe dire "destra" e "sinistra", ma mi interessa relativamente distinguere a mò di "tifoserie" politiche, anche perchè a volte i confini diventano labili, e il pensiero machista spesso passa anche a sinistra, così come esistono individui a destra capaci di affrontare i nodi gordiani senza estroflettere sempre una spada per risolvere i loro problemi di inadeguatezza di fronte alla complessità delle cose (problemi di inadeguatezza che abbiamo e viviamo anche a "sinistra", ovviamente, ma che, coscienti o no, di fatto decidiamo di accettare la nostra inadeguatezza e di sforzarci di metterla/ci alla prova affrontando quello che ci crea problemi in modalità aperta nel tentativo di superarla senza scoricatoie per cercare di migliorarci).
Credo che sia, insomma, più in generale, una questione di atteggiamento, di come ci si pone, di fronte alla vita e alle difficoltà che ovviamente essa ci pone...

Mi interessa di più, però, anche e soprattutto perchè questo vorrebbe essere un giornale "filosofico", farne una questione di culture, lasciando da parte le appartenenze politico.ideologiche: per me "sinistra" in questo caso è la cultura umanista; "destra" quella, per me più becera e violenta, e molto meno positiva per la società, del machismo e del "darwinismo sociale".

Ovviamente, però, questa è solo la mia, umilissima, opinione 😉