Addio Libertà eItaliana

Day 2,042, 10:29 Published in Italy Greece by InnoDC

Il tempo trascorre. Inesorabile.
Tra gli elementi in grado di temperare gli uomini e di misurare la portata delle loro creazioni, il tempo è sicuramente il più importante.
Anche su erepublik, i giorni passano. Il gioco si evolve. E anche il modulo politico, benchè limitato, non sfugge a questo dato di fatto.
C'è stato un tempo in cui Libertà eItaliana era un grande partito. Una formazione politica che ha vissuto circa due anni, vivendo alti e bassi. Dalla grande ascesa iniziale (in parte grazie ai fakes di Cris.94), al consolidamento della sua posizione con Maurizio Robustelli come PP; dal ritorno di fiamma, di nuovo con Cris.94, culminato con l'elezione del primo e unico CP di LeI Cmax15, fino al tracollo finale.
Mi sembra giusto rivolgere un tributo a questa formazione politica, il cui nome temo si perderà tra le pagine della eStoria.
Libertà eItaliana ha segnato la fine di un era. Quel partito è stato il precursore di ReI e degli altri partiti "assistenziali" che oggi spuntano come funghi. E' stato il primo partito, in contrapposizione con i tre vecchi partiti Pce-AetG-LGeI (IESO è nata nelle stesso periodo di LeI attraverso una scissione da LGeI, quindi, ai fini del discorso, passatemi l'eresia di considerare LGeI e IESO un unica entità asd), a porre al centro della sua attività, l'assistenza ai nuovi iscritti, il reclutamento (anche con metodi poco ortodossi), ma non solo. Ha risposto anche ad una esigenza di democrazia interna, molto forte anche questa nei partiti che hanno seguito la strada tracciata da LeI. Il direttivo LeI, come luogo dove tutte le decisioni di partito vengono prese collegialmente, è un sistema decisionale che è stato ripreso da molti partiti vecchi e nuovi.
In un certo senso, studiare la storia di Libertà eItaliana permette di capire quali sono i punti di forza e di debolezza dei partiti che sono nati partendo, almeno in parte, da ciò che è stato costruito da LeI. Punti di forza, come detto, sono sicuramente una maggiore democrazia interna, una maggiore attenzione verso gli aspetti più economici, di assistenza e di crescita dei nuovi iscritti. Punti di debolezza, ovviamente, il dover gestire una grande quantità di "nabbi" e sopratutto il problema morale legato al reclutamento.
Come ho detto LeI è stato il precursore di partiti come Rinascita eItaliana, Lux et Ratio e Fratelli d'eItalia.
E forse è stata proprio la nascita di questi movimenti a decretarne la fine. LeI si è trovata schiacciata tra due fuochi: da un lato i vecchi partiti, i quali hanno nutrito verso LeI sentimenti contrastanti; dall'altro lato i nuovi partiti che hanno portato miglioramenti significativi al modello seppur ideato dai fondatori di LeI.
La crisi di identità, la mancanza di idee e partecipazione, i vari scandali hanno condotto il partito ad un lento declino.
Un partito verso cui io ho sempre nutrito una forte simpatia e al cui interno ho sempre individuato figure rispettabili; dai già citati Maurizio Robustelli e Cmax15, a Senatore Richards, CptMartin ecc.
Un partito che sono contento di aver sostenuto ed aiutato, nei limiti delle mie possibilità, anche attraverso l'azione del mio partito, Rinascita eItaliana. Un partito che mi mancherà molto.
Ciò che resta di Libertà eItaliana ha deciso di unirsi a Bastardi Senza Gloria, un partito, come LeI all'inizio, che si colloca in una posizione intermedia tra i vari schieramenti che si stanno delineando nel quadro eitaliano.
Una scelta di coerenza? Forse. Questo solo il tempo potrà dirlo.

Innocenti