Togliamo il disturbo![/cit.] 2.0

Day 2,142, 15:03 Published in Italy Croatia by aliquem


Mamma mia dammi cento lire
che in America voglio andar ...!
Cento lire io te li dò,
ma in America no, no, no. (2v.)
I suoi fratelli alla finestra,
mamma mia lassela andar.
Vai, vai pure o figlia ingrata
che qualcosa succederà. (2v.)
Quando furono in mezzo al mare
il bastimento si sprofondò.
Pescatore che peschi i pesci
la mia figlia vai tu a pescar. (2v.)
Il mio sangue è rosso e fino,
i pesci del mare lo beveran.
La mia carne è bianca e pura
la balena la mangierà. (2v.)
Il consiglio della mia mamma
l'era tutta verità.
Mentre quello dei miei fratelli
l'è stà quello che m'ha ingannà. (2v.)


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Ciao! Ti scrivo questo messaggio per anticiparti il risultato della riunione dell'altra sera.
Da qualche tempo, come avrai potuto notare, la nostra MU è soggetta ad attacchi molto gravi da parte dei maggiori esponenti della politica eitaliana. Si sapeva che una realtà così bella e grande, non protetta da lobbies politiche, avrebbe destato invidie e gelosie, ma purtroppo tali sentimenti negativi hanno portato delle conseguenze inaccettabili: abbiamo dovuto assistere, infatti, alla pubblicazione di articoli ufficiali in cui venivamo denigrati senza motivo, abbiamo dovuto raccogliere una sfilza di insulti infiniti, immeritati e anzi contraddittori, ci siamo visti espulsi dai principali ruoli di servizio nella community e abbiamo addirittura dovuto assistere al furto di nostri beni privati, tutto senza che mai venisse preso alcun provvedimento nei confronti dei responsabili di tali atti.
E' invece diventata "prassi" che con grande ipocrisia in "sede politica" alcuni membri politicamente più attivi della nostra MU si andassero a schierare in modo più o meno consapevole con chi più ci avversa e ci danneggia, consci che la coerenza imporrebbe di "non avere due facce", ma anche che la coerenza difficilmente facilita l'accesso al potere che deriva dal controllo delle istituzioni. I peggiori nemici della MU, infatti, sono stati eletti coi voti inconsapevoli di decine di nostri soldati, spesso non abbastanza coinvolti per conoscere nel dettaglio la gravità delle azioni compiute dai membri del congresso e del governo che eleggevano, ma spesso anche un po' troppo manipolati per rivolgersi a chi di dovere per chiedere spiegazioni.
A nulla sono serviti i continui appelli sul wall, gli articoli di spiegazioni e i tentativi di placare gli animi.
A nulla hanno portato le chiacchierate in chat e la pazienza di impegnarsi a cambiare le cose col buon esempio.
A nulla è servito che i capi della MU si ritirassero dalla scena politica per placare il flame costante ai danni di T4L.
Il fatto stesso della nostra esistenza è considerato dai nostri detrattori un giudizio perentorio sul loro operato: nel nostro stile, il gioco è, più di ogni altra cosa, un momento sociale, dove contano l'educazione e il rispetto, ma è anche una sorta di confronto delle nostre capacità con le sfide che il gioco ci sottopone. Nessuno di noi vede il gioco come scontro o sfogo, soprattutto tenendo conto che il "nemico" (in senso di gioco) andrebbe cercato fuori dai confini nazionali e non dentro. In Italia invece si è creata, più che in ogni altra nazione, la tendenza della community a raccogliere ed accogliere instancabili provocatori che hanno scelto questo gioco per dare sfogo ai peggiori istinti, senza alcun riguardo ai contenuti del gioco stesso. Altrove, sul web, tali comportamenti vengono stigmatizzati e sanzionati, mentre su eRepublik non viene applicato quasi nessun filtro: lo scopo degli amministratori del gioco, infatti, è essenzialmente economico, e non è certo quello di crescere una community rispettosa.
La politica, già molto "rissaiola" nell'Italia reale, ha raccolto qui il peggio di questi istinti: come puoi vedere, infatti, i maggiori commentatori degli articoli, i membri più attivi dei forum e dei partiti politici sono persone che non si sono distinte per la conoscenza del gioco, che non hanno fatto amicizie o conoscenze internazionali e che non hanno mai prodotto un tangibile risultato per il paese, ma che pretendono di governare e soprattutto di impedire a noi di giocare in pace. Nessuno dei nostri detrattori si è provato a confrontare con Tanks4life in un regime di competizione, nessuno ha provato a sviluppare il suo account o una sua MU per metterci in secondo piano con la propria competenza, ma hanno sfruttato la macchina del fango per ottenere dalle illazioni e dagli insulti quei "risultati" che con le proprie capacità costa troppa fatica ottenere.
Se questa tendenza fosse stata avversata almeno da parte dei players attivi in politica, si sarebbe potuto continuare a lottare, a provare a cambiare le cose dall'interno. Se i membri della MU presenti nelle istituzioni, invece di guardare alle proprie poltrone si fossero resi responsabili di tutelare anche quelli che chiamano amici in T4L, ci sarebbe ragione di sperare in un futuro vivibile. Se si fosse assistito a qualche risultato ottenuto dai passati governi almeno in un qualche campo d'azione a livello di gioco avremmo potuto dire "vabè, ci odiano e ci rubano le cose ma almeno il loro lavoro lo sanno fare". Purtroppo invece a molti membri della MU è convenuto non guardare in faccia nè alla mancanza totale di risultati di governo, nè all'aiuto ricevuto gratuitamente dalla MU in questi mesi, e si è assistita ad una vergognosa serie di incoerenze e voltafaccia che negli ultimi mesi ha raggiunto livelli intollerabili.
Come può un membro di T4L sostenere politici che rubano a T4L persino i mezzi di sussistenza con cui viene egli stesso rifornito (ci tengo a sottolinearlo: mezzi di esclusiva proprietà del sottoscritto, non statali, perchè noi dallo stato non abbiamo mai ricevuto una lira), o come può un membro di T4L votare un presidente o un governo che scrive di T4L in articoli ufficiali menzogne e bugie non documentate? Quanti membri di T4L, sui tanti che ci sono, hanno detto al proprio governo o partito "o la smettete di attaccare e infangare la mia unit o me ne vado"?
E' difficile da ammettere per me come commander ancora più che per un soldato: per molti T4L è solo un servizio gratuito di distribuzione dei supplies, a cui attingere per crescere il proprio account, ma non un gruppo di amici da tutelare a costo di doversi esporre in prima persona. Alcuni sono recentemente usciti dalla unit proprio perchè i fatti li hanno posti davanti a questa grave incoerenza e non hanno più avuto modo di addurre scuse nè con noi, nè con se stessi.
E' tempo che questa prassi cessi definitivamente: la politica eitaliana ha ormai deciso che noi non siamo cittadini di serie "A", e troppi pochi si sono ribellati a questo stato delle cose. Nessuno può chiedere alla unit, nè soprattutto a me, di rimanere a farsi prendere in giro da persone che vedono in noi solo una risorsa da spremere e non anche indvidui da tutelare.
La soluzione che si è trovata nella riunione di Lunedì sera consiste di due principali azioni:
1) spostare la MU nella nostra filiale in USA, smettendo di prefissarci come primo obiettivo la liberazione dell'Italia da parte di Italiani, (che tanto, si è dimostrato, a causa dell'incompetenza e dell'odio della casta dominante è obiettivo irraggiungibile) e cercando invece di cominciare a ripagare coloro che, con abnegazione e fiducia, ci hanno in questi anni aiutati seriamente, cioè gli alleati più fedeli. Le recenti campagne contro Serbia e Slovenia sono state infatti condotte ed orchestrate validamente da fedeli alleati di vecchia data come USA, Croazia, Francia, Albania e Bosnia. Solo grazie a loro e senza alcun apporto specifico del governo eitaliano, infatti, si sono avuti dei seppur parziali ma significativi successi militari. Il governo italiano, non ha diramato ordini, non ha armato mercenari, non ha settato combat orders, non ha cooperato alla realizzazione dei piani militari, intento com'era a cercare nemici all'interno. Noi vogliamo dimostrare coi fatti, come peraltro in campo internazionale c'è sempre stato riconosciuto di aver fatto, che in Italia non esiste solo l'individualismo, ma esistono anche generosità, onore e competenza.
Non possiamo farlo sotto l'egida di un'oligarchia deviata che invece di intrattenere rapporti internazionali amichevoli e di avversare i nemici che occupano il nostro suolo si impegna a distruggere le poche eccellenze rimaste nel paese. Possiamo farlo, invece, dove qualcuno che si impegna per l'Italia già c'è, anche se non è italiano.
2) porre il divieto assoluto di partecipazione all'attuale vita politica italiana: non ha senso mantenere soldati che poi entreranno in politica per andare di fatto a toglierci i beni con cui li abbiamo mantenuti. Chi vorrà stare in T4L dovrà impegnarsi a non far parte di partiti politici o governi italiani.
Se si rientrerà in Italia ci si rientrerà coerentemente come MU, non opportunisticamente come singoli, e solo quando tutti i soprusi saranno terminati e la giustizia sarà ripristinata. Il soldato che cambiasse idea e volesse abbandonare Tanks4life per rientrare nella vita politica eitaliana si impegnerà infatti sul forum ufficiale di eRepublik a restituire tutti i supplies ricevuti, dal primo all'ultimo.
Sappiamo che alcuni saranno scettici verso questo cambiamento, e alcuni, sicuramente, abbandoneranno la unit.
Io credo però che non si possa chiudere gli occhi di fronte agli abusi che sono stati compiuti, e mi sento di chiedere a chi non è d'accordo di riflettere anzitutto sugli argomenti sopra esposti, e poi anche su cosa di concreto abbia fatto per evitare che fossimo obbligati a prendere certe decisioni.
Quello che spero, soprattutto, è che davvero la unit si liberi di chi l'ha scelta per opportunismo e si riappropri della propria dignità e del proprio spirito di corpo. Una unit di eRepublik non è un istituto filantropico deputato a premiare i più voltagabbana, ma è un gruppo di amici. Lo siamo stati, sappiamo di esserlo e vogliamo tornare ad esserlo sempre di più.
Giocare "all'estero" può portare ad un minore coinvolgimento del gioco, ne siamo consapevoli. Per questo abbiamo studiato dei cambiamenti e dei miglioramenti di portata notevolissima. Alcuni di essi hanno già attirato altri amici internazionali, che si sono detti pronti a ricominciare con noi per creare qualcosa di nuovo. Il ruolo dei soldati attivi potrà essere più facilmente calibrato sulle proprie aspettative di crescita e quello dei soldati meno attivi potrà trovare dei notevoli incentivi anche senza che siano presenti in chat o assidui nel gioco. Ogni nuovo inizio deve essere preso con serietà ma anche con entusiasmo, ed è quello che faremo.
Per quanto riguarda la "logistica" dei cambiamenti nessuno si preoccupi. Si può entrare nella MU americana con qualsiasi cittadinanza, senza bisogno di cambiare nulla. Sarò io stesso a dare istruzioni e ad invitare ognuno nel reggimento assegnato.
Vogliamo giocare in pace e non trasmettere all'estero l'idea che gli italiani siano dei mentecatti, tutto qui, e ne abbiamo il diritto. Se ci viene negato il diritto di giocare in pace abbiamo il diritto di andare dov'è possibile farlo. La fedeltà a una nazione, infatti, si esercita anzitutto rispettando i princìpi che la ispirano, e poi eventualmente cooperando con il governo della nazione stessa se si ispira agli stessi principi.
Il tricolore è di chi lo ama, non di chi se ne appropria con la violenza e il sopruso.
Ti saluto con entusiasmo, in attesa di un tuo feedback!
Fanaxidiel, commander di Tanks4life
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