[ECONOMIA DI EREPUBLIK] Arbitraggio e Speculazione

Day 2,407, 16:25 Published in Italy Greece by InnoDC

Buonasera 🙂

Nuovo appuntamento con la rubrica sull'economia di erepublik.
Quest'oggi parliamo di arbitraggio e speculazione.
Per chi non è esperto, sono termini che possono risultare sinonimi (oppure proprio non avete mai sentito parlare di arbitraggio).

Procediamo quindi a dare una definizione a questi due concetti e sarà subito chiaro il perchè spesso vengono confusi.

L'Arbitraggio è un processo economico fondamentale, in quanto è uno dei fattori che più di tutti determina la dinamica dei prezzi.
Ci sono vari tipi di arbitraggio; sicuramente il più comune è l'arbitraggio geografico, ma in finanza è fondamentale l'arbitraggio intertemporale. In erepublik non è possibile arbitraggio intertemporale (a meno che qualcuno non voglia mettersi, visto che gestisce una borsa, a quotare contratti a termine), ma è sicuramente possibile realizzare arbitraggio geografico.
In estrema sintesi, si realizza arbitraggio quando, dati due mercati, un agente acquista un certo bene laddove costa meno per rivenderlo laddove costa di più.
Nel caso di arbitraggio geografico, ovviamente, i due mercati sono localizzati in ambiti spaziali diversi; nel nostro caso, si tratta dei mercati di due Stati diversi.
Affinchè un bene possa essere oggetto di arbitraggio geografico è necessario che possa essere trasferito da una Nazione all'altra. Requisito che i beni su erepublik soddisfano.
Quindi un arbitraggista studia i prezzi di mercato, acquista un bene nel paese dove costa meno e lo rivende nel paese dove costa di più. Questo processo porta, nel lungo periodo, alla perfetta parità dei prezzi nei due paesi (è in realtà una semplificazione di un concetto generale valido nella RL perchè esiste una valuta unica su erep e quindi non c'è nemmeno bisogno di considerare il tasso di cambio). Si parla di Legge del prezzo unico.
Perchè si realizza questo processo? Semplicemente perchè, attraverso un analisi dei prezzi, un agente arriva alla conclusione di poter ottenere dei profitti limitandosi a movimentare delle merci. Questo margine di profitto, in assenza di costi di trasporto e tassazione, sussiste finchè i prezzi non si eguagliano in tutti i paesi (perchè ovviamente l'arbitraggio vale in relazione a tutti i mercati, anche se una singola transazione investe solo due di questi mercati).
Tuttavia, dei costi di trasporto e una tassazione esistono. Di conseguenza non si realizzerà mai nella pratica la legge del prezzo unico, anche se questa è utile a descrivere una tendenza di fondo. Finchè il margine di utile supera la somma dei costi di trasporti e degli oneri tributari, si realizzerà arbitraggio.
In realtà, vi è un'altra condizione implicita: vi deve essere perfetta informazione, gli agenti devono conoscere i prezzi dei beni su tutti i mercati. Ora, questa condizione su erepublik è solo apparentemente soddisfatta. Questo perchè è pur vero che i prezzi sono conoscibili; ma acquisare queste informazioni può avere un notevole costo opportunità in termini di tempo. Ciò implica che spesso le persone rinunciano alla possibilità di realizzare arbitraggio.
Inoltre, si può ritenere che i mercati su erepublik non soddisfino l'ipotesi di mercati efficienti, ovvero che gli agenti nel momento di fissare il prezzo non sfruttino tutte le informazioni a loro disposizione, anzi molto spesso il prezzo viene fissato in modo abbastanza casuale. Questo avviene sopratutto quando si ha l'urgenza di monetizzare, per cui si ha l'effetto collaterale di frequenti corse al ribasso dei prezzi.
Detto questo, l'arbitraggio rimane una buona possibilità per realizzare dei profitti.
C'è un ulteriore fattore che bisogna considerare. Quando si realizza l'arbitraggio bisogna anche tenere conto del rischio di non riuscire a recuperare l'investimento fatto, qualora si sia lenti e la finestra di arbitraggio si sia chiusa prima che si riesca a collocare i prodotti oppure qualora i prodotti siano caratterizzati da scarsa domanda e quindi difficili da liquidare. E' buona regola quindi concentrarsi sui mercati maggiormente movimentati, tra cui spicca il mercato delle armi q7.
Quindi, aspiranti arbitraggisti, è tutto abbastanza semplice.
Prendete un capitale iniziale 1000 ITL, supponiamo che il prezzo delle q7 sia 11 in eItalia e 10 in Cile.
Vi spostate (al costo di 20 ITL o al prezzo del biglietto q1), acquistate 100 q7 in Cile e le rivendete in Italia ad un prezzo leggermente inferiore a quello di mercato (mettiamo 10,90). In questo modo otterrete in breve tempo (perchè le q7 vengono acquistate molto rapidamente) 90 ITL di profitto a cui va tolto il costo del trasporto e la tassa di importazione. Realizzare arbitraggio nel mercato delle q7 è abbastanza sicuro, ma difficile perchè molti si dedicano a questo giochino. Se siete amanti del rischio, potete sempre provare a realizzare arbitraggio in altri mercati, meno liquidi, ma che possono presentare differenze di prezzo molto più marcate.

Una volta spiegato l'arbitraggio, non resta che spiegare in cosa differisce dalla speculazione.
La differenza sta tutta qui: l'arbitraggio si basa sui prezzi di mercato mentre la speculazione si basa sulle aspettative.
L'arbitraggista non può subire perdite (teoricamente), mentre per lo speculatore è abbastanza frequente. Questo perchè lo speculatore acquista un certo bene ad un dato prezzo nell'aspettativa di rivenderlo ad un prezzo maggiore (nello stesso o in un altro mercato, ma non certo nell'immediato perchè ovviamente l'aspettativa si riferisce ad un momento futuro); ma esiste sempre il rischio che il bene si deprezzi (l'aspettativa risulti errata) e lo speculatore allora non potrà recuperare nemmeno l'investimento iniziale per intero. Ovviamente il gioco è possibile anche all'inverso: vendo oggi nell'aspettativa che il prezzo domani sia minore.
Ci sono due tipi di operatori speculativi: "fondamentalisti" e "Noise Traders".
I primi, nel determinare le proprie aspettative, analizzano le fondamentali variabili economiche e quindi, se i mercati sono efficienti e vi è perfetta informazione, le aspettative "oggi" coincideranno (con un errore casuale di media zero) con i prezzi "domani". Costoro sono molti importanti perchè sono controparti nelle operazioni di copertura del rischio (generalmente di cambio) e hanno una funzione stabilizzante dell'economia. Il vero problema sono i noise traders, operatori spesso non qualificati, persone che tentano la fortuna in borsa. Privi delle conoscenze necessarie per operarvi, si comportano come "pecore" e ciò provoca il fenomeno delle bolle speculative. Quindi hanno un ruolo destabilizzante sull'economia.
Su erepublik mancano strumenti idonei a studiare le variabili economiche fondamentali e quindi speculare è molto difficile, anche se non impossibile. Si può speculare con riferimento ad eventi futuri di cui si possono stimare gli effetti sui prezzi (ad esempio un torneo). Rimane comunque molto rischioso; per questo io vi invito piuttosto ad investire la vostra liquidità nell'arbitraggio (se si va ovviamente u.u).

Con questo è tutto, alla prossima 🙂

Innocenti

Articoli precedenti:
La circolazione monetaria
Gli investimenti
I salari
La tassazione