VI. Conti della serva (di ritorno dal mercato). Parte Quinta.

Day 1,948, 17:17 Published in Italy Italy by AlexanderAle

Nei precedenti articoli abbiamo parlato, senza troppo entrare nel dettaglio, di tematiche riguardanti l'autoproduzione e autoconsumo e di prezzo "equo" dei prodotti, in particolare del cibo.
Come sottolineato da alcuni lettori nei commenti, il modulo economico lascia molto a desiderare. Sono convinto però che un buon giocatore, giocando e rispettando le regole, trovi sempre il modo di divertirsi e "aggirare" eventuali furberie degli admin e mancanze della versione attuale del gioco.

Premesso ciò, per il Vostro immenso piacere, comincio con i calcoli.

La tabella mostra il costo, per singola unità di energia, delle singole tipologie ci cibo.


Sono stati volutamente non calcolati i dati relativi a Q7 per un semplice motivo. Il prezzo MINIMO applicabile per Q7 verrà calcolato considerando un profitto nullo e un salario minimo applicato ai dipendenti pari a 5 ITL.
Svolgendo i calcoli si ha che il p minimo per il cibo Q7 sarà pari a 0,552 ITL/unità di Q7 che corrisponde ad un costo unitario di energy di 0,0275 ITL.
Questo è un risultato importante perchè ci dice che chiunque produca cibo Q7 non può scendere sotto il prezzo indicato senza che esso registri perdite.
A fronte di tale considerazione viene fissato il minimo costo unitario di energy pari a 0,0276 ITL e poi moltiplicato per le energy fornite dalle varie tipologie di cibo. Il risultato è mostrato nella tabella seguente.




Tali prezzi sono bilanciati nel senso che non esiste differenza tra Q1 e Q7 in quanto il costo per unità di energia è fisso. Una precisazione deve essere effettuata riguardo il prezzo minimo di Q7. Abbiamo per ipotesi imposto che il profitto per Q7 sia nullo ma solo per calcolare appunto il prezzo MINIMO. Qualora intendessimo considerare un certo profitto, il prezzo finale aumenterebbe necessariamente.
Se i prezzi di mercato di Q7 sono più bassi del prezzo minimo da me indicato significa che il produttore sta registrando delle perdite. Se i prezzi di mercato di Q1-Q6 sono più bassi di quelli indicati nella seconda tabella vuol dire che il mercato non è bilanciato e che quindi c'è convenienza nell'acquistare un cibo rispetto ad un altro poichè varia il rapporto prezzo/energy fornita dal cibo.

cosa succede invece al mercato delle materie prime per il cibo?
Impostando un prezzo di vendita pari a 0,02 ITL/unità e fissando un salario minimo pari a 5 ITL si avranno i profitti indicati nella tabella seguente.



Come è facile notare, sotto queste ipotesi, con gli errori di bilanciamento del mercato e con gli errori sul salario minimo, si favorisce l'autoconsumo/autoproduzione. In particolare il profitto che se ne ricava lavorando come imprenditore e produttore nella Riserva di Caccia, è maggiore del salario minimo e del profitto che si registrerebbe assumendo 4 lavoratori.
Tale conclusione non va in contrasto con i precedenti articoli in cui si dimostrava quanto fosse errata l'autoproduzione/autoconsumo in quanto quella convinzione è stata mantenuta anche in questo articolo. Infatti, anche avendo un guadagno con la riserva di caccia (produzione con il solo imprenditore) il TR ( il tempo di ritorno) sarebbe comunque alquanto elevato.

Qual è quindi il prezzo equo e bilanciato?
Assumiamo che:
- il potere di acquisto di chi compra rimanga costante rispetto alla configurazione p=0,02 ITL/unitá e Salario Minimo = 5 ITL. Questo per evitare diminuzione del potere d'acquisto che porterebbe ad una riduzione dei consumi e una riduzione quindi delle possibilitá di crescita e di utilizzo dell'energy.
- l'imprenditore in questo caso punti a realizzare un profitto di 15 ITL giornalieri.

Il potere di acquisto del cliente sará pari a:

p.a. = Salario Minimo / prezzo di acquisto = 227,5 unitá

L'equazione che regolamenta il profitto dell'imprenditore sará:

15 = 1200p -4*salario minimo (caso della riserva di caccia)

Svolgendo i calcoli si ha che
- il salario minimo che a grandi linee mantiene costante il potere di acquisto (si tende a perdere circa il 9% causa arrotondamenti) è di circa 11 ITL (circa 10 ITL netti)
- il prezzo equo è pari a 0,05 ITL/unità
La tabella seguente mostra i profitti con le nuove ipotesi.



Come possiamo osservare, in questo caso ci sará maggiore convenienza ad assumere personale per avere maggiori profitti. Inoltre, verrà combattuta l’autoproduzione in quanto lavorare con un salario minimo pari a quello calcolato è più remunerativo rispetto a guadagnare lavorando da soli.

Precisazioni.
Inserendo i valori con i decimali per gli stipendi dei dipendenti si arriva ad avere di nuovo convenienza nell'autoproduzione/autoconsumo. Questo non è da imputare ad errori del modello ma ad errori degli admin in fase di sviluppo. Possibili correzioni sono facilmente implementabili ma le risparmio al lettore in quanto esulano dal tema principale.