Chi ha ballato in Puglia

Day 2,046, 08:36 Published in Italy Italy by Feliks Edmundovic

Come promesso, oggi vi parlo della liberazione della Puglia e delle sue conseguenze.

Ora come ora, la Serbia ha il 10/10 di bonus: per averli, i serbi hanno dovuto estendere il loro territorio dalle regioni balcaniche fino all'Aquitania, sull'oceano Atlantico.
Di questi dieci bonus, otto sono nei Balcani, ma i due forse più preziosi, perché incidono sulle aziende raw armi più grosse (salnitro e gomma) si trovano in Toscana e Aquitania: se viene meno il collegamento con queste regioni, cioè se viene liberata la Puglia, che è lo snodo principale dell'impero serbo, Belgrado perde i suoi due bonus più agognati.

E' questo che i membri della MU POW hanno deciso di fare, per festeggiare il quarto compleanno dell'unità militare.

E lo hanno fatto.

Ora, questo manipolo di giocatori d4, che ha scaricato quattro miliardi di influence nella battaglia (avevano un pò di tankoni ospiti tra loro, ma comunque per fare un paragone, contate che l'eItalia fa circa 5 miliardi alla settimana) ha una particolarità.
POW sta infatti per Polska Organizacja Wojskowa: i membri della MU sono nella pratica eCroati, ma in RL polacchi, e mantengono comunque un legame con la terra natia, tanto che il comandante stesso ha la cittadinanza polacca.

E' stato detto che questo sarebbe di per sè un segnale del crescere delle tensioni in TWO, ma non son d'accordo.
E' vero che ogni volta che un'alleanza raggiunge una condizione di supremazia inizia a mostrare segni di cedimento, ma non è questo il caso: i POW combattono da parecchio contro ONE-TWO a fianco dei croati, ed il giorno dopo tutte le prio polacche erano proSerbia, a rimarcare la distanza del governo polacco da quest'azione.

Però d'altro canto questa faccenda ha galvanizzato molti croati, tanto che oltre ai tank ospitati nei POW per il raid, molti comandanti e soldati croati hanno indossato l'avatar dei 4 anni della MU polacca.
In mezzo all'entusiasmo generale, elementi molto noti delle elites croate hanno mandato un messaggio molto chiaro alla Polonia: inneggiando ai POW e poi più in generale alla Polonia ed al presidente polacco, hanno fatto capire che sono disponibili ad allearsi con Polonia, Ungheria e Spagna.

Questo fatto non avrà probabilmente ripercussioni pratiche a breve termine, perché il cambio di alleanze è sempre un processo lungo, ma apre una possibilità che prima non c'era, e che da una parte non è così campata per aria come sembra, dall'altra si inserisce in un rapporto non sempre facile tra Serbia e Polonia.

Sul lungo termine infatti, lo scambio della Croazia con la Serbia potrebbe portare un assetto mondiale molto diverso, perché la Croazia porterebbe in "dote" il rapporto con gli USA e l'inimicizia statunitense verso i serbi.

Nel breve periodo intanto questa cosa sarà un elemento in più nelle complesse lotte che interessano l'HQ di TWO, e che intrecciano le manovre dei singoli personaggi con le posizioni delle nazioni.
Riguardo queste ultime, una possibile crescita delle tensioni polacco-serbe rafforzerà probabilmente il peso di Spagna e Ungheria, ridotte a minor-partners dall'ultima riforma del sistema di voto in TWO, ma che torneranno probabilmente ad essere i due aghi della bilancia interna a TWO.


L'eItalia

Mi è stato chiesto di esprimermi sulla posizione del nostro paese, e io lo fo.
So che l'intenzione manifestata da molti è quella di dare un'accelerata al processo di entrata in CoT, e la faccenda mi lascia perplesso.

Di mio non ho niente contro CoT (anzi..): è un'alleanza che, malgrado le difficoltà attuali, è bene organizzata ed ha una diplomazia capace.
Mi sembra però che quando si parla di CoT, si nutra allo stesso tempo una speranza vana: che questo porterà alla liberazione dell'Italia.
Se l'idea è questa, leviamocela dalla testa: siamo al centro della fortezza nemica, e CoT non ha nè le forze nè la volontà per affrontare una battaglia per noi, che sarebbe costosissima.

Ho fiducia nelle capacità di Principe Alessandro, e capisco il suo punto di vista: sostenere una posizione di neutralità proCoT può essere pesante, e difficile con un corpo diplomatico che ha perso nei mesi i suoi membri più esperti e che ha a disposizione una leva di ambasciatori ancora in via di formazione.

Però a vederla dall'esterno, la neutralità mi sembra più utile per due ragioni:
- la prima è che potremmo comunque portare aiuto a chi combatte TWO senza averne l'obbligo (magari si potrebbe pensare anche un trattato di mutua assistenza Italia-CoT: finché il nap dura, è probabile che CoT lo accetti).
- la seconda è che non dovremmo scegliere definitivamente una delle due parti che si contrappone a TWO. Come ho detto sopra infatti, la Croazia è ancora in cerca di un'alleanza nuova, e non entrerà in CoT dopo essersi difesa per mesi dai suoi attacchi incessanti. Questo ne fa una sorta di "mina vagante" (tipo il Brasile) che potrebbe effettivamente cambiare le carte in tavola.
Legarci immediatamente ad una delle due parti ci toglierebbe dai giochi, mentre conservando i rapporti sia con CoT che con la Croazia in funzione risolutamente antiTWO e antiserba, forse potremmo ritagliarci uno spazio interessante in futuro.


abbresto!

Feliks


Ps.: l'articolo dei POW
Ps.2: i nostri sloveni hanno quasi completato la raccolta per il loro airstrike, e l'ultima parte gliel'hanno pagato gli argentini.. Chissà dove andranno..