[LO STRIGO] Racconto Interattivo - Seconda puntata

Day 4,335, 12:27 Published in Italy Italy by Atlius DC

Puah! Maledizione! Disse lo strigo voltando il cavallo in direzione dei bobolak che ora gli andavano incontro. Nella sua testa frullava anche il pensiero di non farcela, di non riuscire a terminare il compito per il quale stava patendo la fame e la sete. Arrivare a Maecht. Prendere contatto con Oleg lo Svelto. Trovare il bersaglio.

Forse non sarebbe riuscito ad affrontare le creature che adesso s'appressavano. Piccole, certo, non più alte di un ragazzo di dieci anni, ma tremendamente agguerrite. I bobolak sono creature non troppo intelligenti ma hanno quel tanto di materia grigia che basta a non fargli attaccare avversari contro i quali avrebbero facilmente la peggio. Uno strigo smunto e assetato però... era tutta un'altra storia. Col giustyo numero si poteva abbatterlo. Questo avevano dovuto pensare.

Il medaglione a forma di grifone vibrò leggermente. Giustamente, quell'oggetto intriso di magia non poteva eccitarsi più di tanto alla vista di esseri così miseri. Tuttavia non teneva conto delle condizioni del suo possessore. Arek, immobile sul destriero, provò pena per quelle creature tanto disperate da spingersi proprio contro uno strigo; l'unica "cosa" che gli garantiva esigue probabilità di vittoria.

Si fosse trattato di una carovana di contadini, di mercanti, qualche scudiero che tornava dal suo signore, magari ce l'avrebbero fatta. Ma uno strigo! Uno strigo no per Melitele! Solo Arek sapeva, e ben teneva il segreto, che nelle sue condizioni avrebbe anche potuto avere la peggio.

Quando i bobolak furono abbastanza vicini, Arek poté contarli con esattezza. Otto. Sembravano di più.
Sputò. Tirò fuori la spada d'argento e lanciò alla carica il cavallo. Attraverso lo spazio che lo divideva dai suoi nemici lo strigo vide chiaramente una possibilità di vittoria. Quando gli fu addosso penetrò il gruppo tranciando la testa di un primo bobolak alla sua destra. Di netto. Poi menò unpaio di fendenti alla sua sinistra per evitare che due bobolak armati di ascia facessero scempio del suo animale. Oltrepassata la minuscola orda si girò in quattro metri, scese da cavallo e sputò di nuovo a terra.



Beh, allora? Disse indicando quelli col mento. I bobolak stettero immobili per un secondo... prima di lanciarsi contro di lui. Con una piroetta verso sinistra, Arek tagliò il braccio di un bobolak e vide un'apertura verso il piccolo petto di un altro, dove infilò la punta della spada, quanto bastava per lasciare la creatura stecchita al suolo, tremante. Da dietro però un bobolak lo colpì sul lato del ginocchio destro e Arek cadde in ginocchio per un momento. E un momento fu sufficiente.

I cinque bobolak rimasti gli saltarono addosso ma lui ne ferì mortalmente un paio prima di soccombere ai colpi delle loro asce. Questa è veramente la fine? pensò mentre il sangue gli colava sugli occhi. Poi sentì finire i colpi come d'incanto. I bobolak si stavano occupando di qualcos'altro. Di qualcun altro. Un cavaliere. Arek lo vide di sfuggita. L'uniforme nera con un sole dorato sul mantello. Un nilfgaardiano. Poi il buio.

Riaprì gli occhi in una stanza umida e maleodorante. Alcol pensò. Una locanda.
Riposa, disse una voce dal fondo della stanza, in un angolo che non potevano raggiungere i suoi occhi di strigo. E d'altronde il collo gli faceva troppo male, non valeva la pena vedere il brutto muso del nilfgaardiano.
Non ho tempo per riposare. Sto morendo rispose Arek.
Gli strighi sono parecchio resistenti.
Non... io. Non in queste condizioni. Chi sei?
Arek temeva che fosse stato catturato da qualcuno che lo aveva pedinato per carpirgli informazioni.
La figura si alzò dall'angolo in cui era seduta e avanzò su di lui, steso sul letto.

Mi chiamo Aillil Mawr Dyffryn aep Ceallach. E sto compiendo la tua stessa missione, strigo.
Arek allora cercò di verificare. Cercò di parlare. Gli mancavano sempre più le forze.
Disse: Nazair!
Esatto, rispose Aillil.
Sto andando lì anche io per organizzare la ribellione contro l'Imperatore. Credevo che gli strighi non si immischiassero nella politica.
Arek sentiva il respiro venirgli meno. Si strappò il medaglione e lo diede ad Aillil Mawr Dyffryn aep Ceallach. Poi tirò fuori da una tasca interna un foglio logoro e lo porse al suo interlocutore.
Infine, dopo una vita passata a evitare la morte, spirò.

Cosa farà ora Aillil?
1) Lascerà lo strigo morto nella locanda e proseguirà la sua missione
2) Cercherà di far sparire il corpo