QUIZ ECONOMIA BANCARIA
Crociato97
PREMIO: 5OO ITL
Attualmente su Erepublik la riserva aurea del paese è di 358.10 Lingotti d'oro.
Mi sapreste dire nella realtà quanto ammonta la riserva aurea dell'Italia?E a cosa serve?
!ATTENZIONE! Chi risponderà alla domanda in modo chiaro e semplice da farlo capire anche ad un bambino vince.
Comments
A pagarci la drogah!!!
"Le riserve auree hanno la funzione di rafforzare la fiducia nella stabilità del sistema finanziario italiano e della moneta unica. Questa funzione diviene più importante quando le condizioni geopolitiche o la congiuntura economica internazionale possono generare rischi aggiuntivi per i mercati finanziari (ad esempio, crisi valutarie o finanziarie).
La Banca d’Italia è il quarto detentore di riserve auree al mondo, dopo la Federal Reserve statunitense, la Bundesbank tedesca e il Fondo monetario internazionale. Il quantitativo totale di oro di proprietà dell’Istituto è pari a 2.452 tonnellate (metriche), costituito prevalentemente da lingotti (95.493) e per una parte minore da monete. Secondo le regole contabili adottate a livello di Eurosistema, l’oro è valutato ai prezzi di mercato di fine esercizio; ad esempio, al 31 dicembre 2015 il controvalore del quantitativo di oro di proprietà dell’Istituto era pari a circa 77 miliardi di euro." -- Banca d'Italia
Come unica risposta completa vinci complimenti.
Giusto, peccato però che nessuno può verificare e dimostrare l'effettivo riserva aurea perché non hanno il potere di inviare persone a controllare effettivamente se c'è ancora tutto questo oro. Anche l'FBI non può entrare nei cavò della FR per controllare. Secondo me c'è metà di quello che ci dicono
In effetti immobilizzare 77 miliardi di euro in oro in tempi di moneta unica ha poco significato
Si come no.
Tu i soldi li metti sotto il materasso?
Far capire ad un bambino questioni di economia bancaria mi pare difficile, ma proviamoci...
Un tempo le monete avevano un valore proprio ("intrinseco" direbbero i colti) poiché erano coniate con metalli preziosi (oro, argento, bronzo...). Di fatto, scambiandosi le monete, si realizzava un vero e proprio scambio di beni.
Ma perché come bene di scambio di usavano proprio pezzetti di metallo prezioso e non alti beni... chessò i "cavalli" che certamente avevano un certo valore? Perché in una piccola quantità di metallo, facilmente trasportabile e scambiabile potevano essere concentrati grossi valori. Perché il valore delle monete era più facilmente frazionabile rispetto ad un animale vivo. Perché conservavano meglio il loro valore rispetto ad un cavallo che necessitava di essere sfamato e che era destinato ad invecchiare e morire.
E così via... ma per quanto riguarda l'oro, soprattutto perché oltre ad essere il più raro dei metalli (e quindi il più prezioso) è inossidabile (non arrugginisce), quindi si conserva negli anni molto facilmente, senza necessità di manutenzione e senza perdite di peso.
Orbene, ad un certo punto della storia economica, si è smesso di coniare monete con un valore intrinseco. Esse sono state sostituite da banconote di carta o da monete il cui valore era "garantito" da depositi di oro. Quindi c'era, ma non si muoveva più negli scambi tra privati. Esso era depositato presso l'istituto emittente delle banconote che non poteva emettere "arbitrariamente" banconote se esso non rappresentava la quantità di oro depositata.
Nel tempo le cose cambiate e la quantità di oro depositata ha iniziato a rappresentare solo una frazione della moneta in circolazione.
Ad oggi i depositi di oro, generalmente depositati dalle banche centrali, rappresentano una garanzia soprattutto nei confronti degli Stati nei rapporti tra di loro, perché uno Stato A che possiede una certa quantità di moneta di uno Stato B potrebbe vedersi fortemente svalutato il valore di tale moneta a causa di scelte di politica economica dello Stato B.
L'oro depositato conferisce una certa stabilità a tale valore poiché gli scambi di moneta di tra Stati possono avvenire in oro. Cioé quando lo Stato A accumula tanta moneta dello Stato B e non sa che farsene, "rivende" tale moneta allo stato B in cambio di oro. Se B non ha oro o ha poche riserve, anche la moneta di B perde valore... perché è poco affidabile, perché non vi è una garanzia sottostante alle monete.
Ovviamente, lo stato A potrebbe chiedere in cambio alti beni (petrolio, cammelli, gas), ma in mancanza di necessità particolari, l'oro rimane il bene più facilmente scambiabile e considerato più "stabile" quindi universalmente accettato.