Le Magiche Avventure di Xebid - Parte Quinta

Day 3,363, 05:39 Published in Italy USA by Jonas Wilson
Xebid non riusciva a prendere sonno.
Fissava Adoy, il respiro leggero e regolare, e rifletteva su ciò che era appena successo.
Ne aveva letto in tanti libri, ne aveva sentito cantare i bardi, ma mai avrebbe immaginato che sarebbe stato un momento tanto magico. Né avrebbe pensato che facesse tanto male.
Era strano. Non riusciva a prendere sonno.
Eppure era stanco. Era tanto, troppo tempo che non dormiva.
Eppure aveva fatto l'amore. Era vuoto.
Eppure aveva corso. I muscoli dolevano.
Eppure aveva paura: non dormiva.
Decise di camminare intorno al campo. L'aria fresca e pulita, non più pesante e marcia dalla palude, lo avrebbe tranquillizzato.
Camminò per qualche minuto, claudicante e con le gambe lievemente divaricate. Camminava avanti e indietro vicino al fuoco. Ma il sonno non arrivava.
Si inoltrò fra i radi alberi.
Un pensiero lo assalì: e se avesse dato il suo fiore a un essere non degno? Si rifiutò di crederlo. Aveva deciso: Adoy era un essere buono e gentile. Lo amava.
All'improvviso un fruscio. Xebid si girò di scatto. Nulla. Il cuore palpitava. Xebid continuava a guardarsi intorno. Nulla si muoveva. Nulla faceva rumore. Nulla. Il silenzio preoccupava Xebi😛 era innaturale.
Un rumore, di nuovo, più vicino, foglie calpestate, sempre più vicino, dietro di lui.
Xebid tremava. Il terrore aveva preso il sopravvento ma non riusciva a emettere un suono. Solo le nuvole di vapore che uscivano dalla sua bocca tremante ne tradivano la presenza.
Un ruggito gutturale. Vicino. Troppo vicino.
Un urlo in lontananza: "Kaffeeeee!".
Il ruggito continuava minaccioso alle spalle di Xebid.
Il giovane era paralizzato.
Infine si sbloccò. Si girò lentamente.
Si girò e vide due piccoli bracieri nel buio. Lo fissavano. Immobili.
Xebid non aveva mai provato tanta paura in vita sua. Mai. Un rivolo caldo gli corse giù lungo la gamba.
I due punti rossi lo fissavano e Xebid non osava distogliere lo sguardo. Si fecero avanti. La luna filtrava tra le fronde, illuminando debolmente il terreno intorno a Xebid. Le calde braci si spensero e divennero d'un bianco spettrale nell'arco di un respiro.

"Giova ricordare" disse una voce roca e spettrale "a beneficio dei giovani fanciulli che non conoscono le vicende passate, che Itneconni è stato bandito dagli dei canuti per necromanzia e, calunniando altri, tenta di far dimenticare le nefandezze delle quali si è reso protagonista. Personaggio notoriamente sprovvisto di competenza e valore, è in effetti, semplicemente, un produttore di non morti, che evidentemente utilizza per manipolare il mondo, come attesta il marchio che gli dei canuti apposero sulla sua nuca dietro l'orecchio sinistro".

Xebid non riuscì a parlare.

La creatura continuò a parlare, avanzando minacciosamente: " Giova ricordare, a beneficio dei giovani fanciulli che non conoscono le vicende passate, che Itneconni è stato bandito dagli dei canuti per necromanzia e, calunniando altri, tenta di far dimenticare le nefandezze delle quali si è reso protagonista. Personaggio notoriamente sprovvisto di competenza e valore, è in effetti, semplicemente, un produttore di non morti, che evidentemente utilizza per manipolare il mondo, come attesta il marchio che gli dei canuti apposero sulla sua nuca dietro l'orecchio sinistro"

La bestia mostruosa era ormai visibile alla luce della luna.

"Sup... Sup..." balbettò Xebid "Suportnacil?"

Il gigantesco lupo continuava a camminare verso Xebid. Nessun indugio ostacolava il suo passo.

"Suportnacil, fermo!"

" Giova ricordare, a beneficio dei giovani fanciulli che non conoscono le vicende passate, che Itneconni è stato bandito dagli dei canuti per necromanzia e, calunniando altri, tenta di far dimenticare le nefandezze delle quali si è reso protagonista. Personaggio notoriamente sprovvisto di competenza e valore, è in effetti, semplicemente, un produttore di non morti, che evidentemente utilizza per manipolare il mondo, come attesta il marchio che gli dei canuti apposero sulla sua nuca dietro l'orecchio sinistro"

Suportnacil il lupo continuava a ripetere la stessa cosa.
Xebid avrebbe voluto urlare ma il terrore gli stringeva la gola.

" Giova ricordare, a beneficio dei giovani fanciulli che non conoscono le vicende passate, che Itneconni è stato bandito dagli dei canuti per necromanzia e, calunniando altri, tenta di far dimenticare le nefandezze delle quali si è reso protagonista. Personaggio notoriamente sprovvisto di competenza e valore, è in effetti, semplicemente, un produttore di non morti, che evidentemente utilizza per manipolare il mondo, come attesta il marchio che gli dei canuti apposero sulla sua nuca dietro l'orecchio sinistro".

Il lupo era ormai addosso a Xebid. Lo fissava, bava alla bocca, occhi bianchi. Ringhiò un'ultima volta, si voltò di colpo e corse via nel buio.
Xebid ansimava. L'acre odore di urina gli riempiva le narici. I muscoli dolevano, la gola era secca e impotente. Le lacrime rigavano il volto.
Passavano i minuti ma Xebid non riusciva a muoversi.
All'improvviso, di nuovo, l'urlo in lontananza: "Perzona falzoooooooooh!".
Xebid si scosse dal torpore.
Si alzò. Barcollò per qualche metro, si accasciò e vomitò cibo che non aveva in corpo.

"Sveglia!" Xebid era tornato al campo e urlava, la voce rotta dalla paura "Svegliati, Adoy! Dobbiamo andare. Subito!".

"Andare dobbiamo?" chiese Adoy, destandosi pigramente "accaduto cosa è?".

"Bovroc! Bovroc è vicino!" Xebid non pensò nemmeno di accennare al terrificante incontro col lupo Suportnacil.

"Fuggire allora dobbiamo. E in fretta, io dico. Solo l'essenziale raccogliere devi. Il resto sacrificabile è"

Xebid non se lo fece dire due volte, prese solo lo zaino con i viveri, vi infilò Adoy senza troppi complimenti, se lo mise in spalla e iniziò a correre, vincendo la stanchezza.
Passarono le ore e Xebid continuava a correre in preda a un terrore sacro.
I due giunsero infine a una radura ai piedi di una montagna solitaria.
Xebid si fermò. Il fiato lo aveva abbandonato.
Adoy provò a protestare ma venne zittito subito da un forte rumore pochi passi dietro di loro.
Xebid e il minuto Adoy si girarono e riconobbero con orrore l'imponente figura del gigante Bovroc.

"Falzoh!" ruggí Bovroc "Xebid falzoh! Xebid trathito Bovroc. Bovroc arrabbiato. Bovroc spacca ossa!"

"Fermo, Bovroc!" provò a protestare Xebid "Mi hai mentito".

"Mentito?" Bovroc sembrava confuso e, stranamente, non più minaccioso "Bovroc no falzoh. Bovroc buono. Xebid dire lui amico. Xebid dire lui restare. Xebid scappa con nano verde quando Bovroc dorme. Xebid falzoh, non Bovroc!"

Xebid cercò Adoy con lo sguardo ma non riuscì a trovarlo "Tu mi hai detto che sei amico, che sei buono, che ti hanno fatto male. E, nel frattempo, tenevi Adoy in una minuscola gabbia, incatenato come un animale. Come lo spieghi, questo? Come puoi giustificare un atto tanto vile? Adoy è innocuo. È uno spirito gentile. Io... io... io lo amo!".

"A... Adoy?" Bovroc era sempre più confuso "Io no prigionato nessuno Adoy. Bovroc catturato grande nemico. Pericoloso. Bovroc fa guardia a temibile Itn..."

Tutto avvenne in un attimo. Xebid scorse le orecchie verdi a punta dietro Bovroc, vide il ghigno malefico di Adoy e poi solo il sangue. Rosso, caldo, appiccicoso. Gli bagnava la faccia.

"K... Kaff... Kaffeeeee...?"

Uno spuntone bianco usciva dal petto di Bovroc. Il gigante fissò Xebid, incredulo, gli occhi spalancati e la bocca aperta. Fissò lo spuntone, simile a un osso.
Cadde in ginocchio.
Si accasciò.
Il sangue sgorgava dalla bocca annaspante.


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Fine quinto episodio.
Siamo entrati nel vivo dell'azione. Bovroc ha trovato la sua fine? Cosa voleva dire? E Adoy? È veramente ciò che sembra?
Non perdetevi i prossimi episodi per le risposte.
Quanto al concorso: con cosa è stato trafitto Bovroc? Il vincitore otterrà un ruolo da guest star nei prossimi episodi. Qualora egli dovesse essere stato già previsto, vincerebbe un ruolo ricorrente in almeno tre episodi.

Onde evitare censure dovute a segnalazioni moleste motivate dalla non attinenza a Erepublik, preferisco rendere esplicito l'ovvio: i personaggi sono caricature di certi giocatori ben identificabili, il piccolo paesino è l'eItalia, gli dei canuti sono i produttori, sviluppatori e moderatori di Erepublik stesso. Inoltre, si fa riferimento a episodi storicamente rilevanti per la nostra eNazione come la presunta espansione imperiale ad opera di Delussac svariati anni addietro.
Mors & Desperatio.
Toodles!