L' eItalia che vorrei...
Fabrizio Gaber
E' fisiologico in erepublik che, dopo qualche giorno (se non ci si è arresi chiudendo l'esperienza con questo gioco), quando la confusione comincia a lasciare passare qualche spiraglio di luce e si comincia ad ambientarsi, di decidere di iscriversi ad un partito politico.
In erepublik, come nella realtà, si possiede il diritto-dovere di partecipare alla vita politica, anche solamente esprimendo la propria preferenza durante le tre elezioni mensili.
L'e-cittadino italiano appena nato si trova in un paese diviso da un fazionalismo inutile e dannoso.
Attualmente l'eItalia vive uno splendido periodo.
Ok, l'annosa occupazione dei propri territori da parte delle più forti ed organizzate Nazioni balcaniche persiste; ma il Paese, dopo il contestato e, per alcuni, discutibile tentativo di Airstrike (riuscito) in terra norvegese e dopo un periodo di stallo, dovuto ad una difficile e contorta mediazione diplomatica con tedeschi, danesi e russi, è riuscito a ottenere brillanti vittorie sui campi di battaglia scandinavi.
Siamo stati capaci di battere non solo la debole e malmessa eNorvegia, ma a tenere testa alla temibile, fino ad allora, potenza mondiale eRussia, riuscendo ad entrare in territorio svedese.
Ovviamente, sono giovane ed inesperto, ma abbastanza “smaliziato” da comprendere che questa situazione si è evoluta in positivo, anche, oltre il più roseo immaginario dei leader italiani, grazie ad una concatenazione di cause ed effetti, che vanno oltre le forze, l'intelligence e la caparbietà della nostra Nazione.
La Russia, con un mandato politico discutibile, ha deciso di darsi una bella “martellata” sui testicoli, dichiarando guerra all'eItalia sicura di una vittoria agile, fiduciosa di poter contare sui patti di reciproco soccorso stretti con due superpotenze, l' eSerbia e l' ePolonia, che annusando, con il famigerato fiuto dei lupi più famelici, l'occasione di dare una lezione e la possibilità di un ridimensionamento della potente e fragile eRussia l'hanno lasciata in balia degli eventi.
Non penso, altresì, che l' eRussia non fosse in grado di battere, da sola, l'eItalia in una guerra a due.
Infatti, l'eItalia, anche se appoggiata dal Regno Unito, si trovava con la propria alleanza (AURORA) che si andava sbriciolando, fino allo scioglimento.
Eppure, sul campo di battaglia, al fianco dell'eItalia si è schierato mezzo e-mondo, schiacciando e “umiliando” le truppe russe.
Un cittadino tedesco, con abbastanza esperienza alle spalle, una volta mi ha detto che in erepublik, le situazioni sono sempre temporanee. Che le guerre come si vincono poi si perdono; che i momenti di espansionismo lasciano sempre il passo a periodi di arretramento.
E perciò che mi dico (e lo pubblico) che è il momento giusto di far fruttare questo momento di entusiasmo.
Possiamo, veramente superare il vecchio e dannoso “fazionalismo” che caratterizza il paese.
In questi giorni di battaglia, non c'è stato Partito e MU che non si siano schierati sul campo di battaglia; che non abbiano rifornito le truppe di armi e cibo e che non abbiano incitato i propri soldati a resistere e contrattaccare colpo su colpo.
Le divergenze politiche sono naturali e necessarie alla salute di un paese come il nostro. Ma non possono e non devono, quando arriveranno periodi più bui, riaffondare il Paese in un continuo stallo e nel solito grigiore.
E' il momento che i leader politici e i soldati più forti si siedano ad un tavolo e inizino un dialogo costruttivo per cercare di tracciare un percorso comune che definisca un futuro per la nostra Nazione.
Che a prescindere dal Partito che vinca le elezioni si mantenga una continuità di intenti.
Che il lavoro dei MOFA e degli ambasciatori non venga stravolto di volta in volta, accrescendo così, sempre più, la reputazione internazionale dell'eItalia.
Sono giovane, e parlo con la passione e l'ingenua inconsapevolezza dei giovani.
Ma parlo alla coscienza dei “vecchi”, e mi rivolgo ovviamente alle forze politiche serie, a quelle che non hanno interesse a governare per raggiungere l'effimera ricompensa di una medaglia, ma che mette energia, passione e si sbatte perchè, con il proprio lavoro, si riesca a migliorare sempre più la condizione della nostra Nazione e a farla grande in questo e-mondo.
Sei di Destra, sei di Sinistra, stai al Centro, perfetto.
Il confronto duro, le parole forti nel forum o nei commenti degli articoli importanti dei giornali ufficiali e non(lasciando perdere gli stupidi flames), che continuino!
Confrontarsi non fa mai male è il silenzio e l'indifferenza che fanno male in questo gioco.
Non vi sto chiedendo, infatti, di raggrupparci in un unico Partito, non avrebbe senso.
Quello che vi chiedo, e sto concludendo, è di prendere in considerazione con serietà, la possibilità di poter trovare una comunione di intenti, mettendo da parte il fastidio che può provenire dalla RL per un appartenente ad un Partito politico avversario e i rancori del passato per provare a rendere questa Nazione più stabile, dandole la possibilità di diventare più forte.
Immagino Partiti che si confrontano e che trovano una soluzione comune per il tutoraggio e il supporto dei giovani neoiscritti; linee guide uniche che rendano, agli occhi di chi si è appena registrato, più facile l'impatto con questa realtà.
Immagino ambasciatori di centro, di sinistra e di destra che, lavorando insieme si alternino nelle stanze del Potere delle Nazioni interessate( con relativi governi di centro,destra e sinistra) per richiedere eventuali appoggi o lasciapassare.
Sono giovane, ma sicuro che la maggior parte dei giovani e-cittadini italiani la pensa come me.
E quindi vi chiedo di riflettere, per il bene dell'eItalia.
Grazie per l'attenzione, vi dò appuntamento al prossimo articolo.
Comments
Pizza, lasagna and vino...
Hello Chanche, I'll waiting for... 😉
sono pienamente d'accordo con te, l'indifferenza non dovrebbe esserci in un sano dibattito politico.
ottimo articolo profetizzo nel medio lungo periodo una tua scrivania nell'ufficio piu' importante di questo e-paese 😉
Grazie MAx,
non nascondo che la parte politica è quella che preferisco del gioco, ma non ho fretta. C'è così tanto da imparare e non ho urgenza o ambizione sfrenata.
altro buon articolo.
grazie.
sottoscrivo
D'accordissimo!!!
bene o male, la politica estera è comune e condivisa. I temi caldi sono la gestione dello stato in sè.
"E perciò che mi dico (e lo pubblico) che è il momento giusto di far fruttare questo momento di entusiasmo."
Condivido in pieno
ottimo! continua cosi
Votatissimo
Bello!
V
Sono molto indeciso su questo articolo, ma non dovrebbero fare proprio queto gli articoli migliori? Quelli che non sono zeppi di slogan e frasi senza sbocco, la maggior parte, sono inutili, quelli, come questo, che lasciano spazio al ragionamento ed instillano il dubbio sono il meglio che si possa fare. Informarsi, dovresti invitae maggiormente la gente ad informarsi, aggiungi uno o due link (studiati e pertinenti) e potrei anche finanziarti con un bel 25 itl
Grazie Alberto, quello che hai scritto vale più del denaro.
L'articolo più che ai nuovi giocatori(dai quali mi arriva lo stesso messaggio,che siano comunisti, di Rei, di LeR e di tutti gli altri) voleva arrivare ai "vecchi", cioè a coloro che hanno l'esperienza e la responsabilità di lavorare e guidare la Nazione.
Credo che tutti, nziani o giovani abbiano bisogno di informarsi 😉 più punti di vista si conoscono più si è simili alla persona, no al "cittadino consapevole" di Voltaire, la libertà di informazione (un minuto di silenzio per l'attentato in Francia 🙁 ) và coltivata poichè è, insieme alla libertà di espressione e di pensiero l'unica prova che la civiltà non è regredita ma si è evoluta. Solo coltivando il sapere ed instillando il dubbio in noi stessi potremo avvicinarci all'essere consapevoli e davvero liberi, uniti e capaci di superare divergenze, che allora e solo allora, ci potranno sembrare minuterie insignificanti. Questa è una delle mie poche sicurezze 😉
Già, Voltaire e la libertà di espressione!
Ho la ragazza francese, e la sorella lavora non troppo lontano dal Charlie Hebdo.
Mi trovi d'accordo su quasi tutto...ho delle perplessità, quando accadono cose così assurde( non parlo solo dell'integralismo islamico) sulla vera capacità di evolversi della nostra specie.
In tutti noi albergano istinti bestiali e c'è la necessità di incatenarli, coltivando sempre (e nei periodi di crisi ancora di più) i principi ed i valori migliori.
V
Credo però che finché esisteranno questi partiti non è possibile collaborare veramente e sempre.
Lo vedi nel dispendio di forze espresso per inserire nuovi tesserati nei partiti; attività non perseguita per inserire nuovi giocatori nel paese.
Sono d'accordo con te su quei partiti "rapaci" incapaci di formare cittadini e soldati forti.
Hai colto il punto, puntare sulla Forza del singolo, aiutarlo a crescere (non promettendogli panini per il voto che dà) perchè così si aumenta la Forza del paese.
So che molti hanno l'esperienza per dire che tutto resta uguale e niente cambierà. Ma per ora resta la speranza di potercela fare...poi chissà, e si lascerà il gioco.(ci si diverte, non è un lavoro).
No io non parlo di alcuni partiti. Sono convinto che vi porterete dietro fino alla chiusura del gioco ogni battibecco se non chiudere tutti i partiti indistintamente per rifarli da zero.
Nell'Italia che vorrei...Jenna Jameson e Sasha Grey.
L'Italia che vorrei 😁