Interviste con le e-Mummie: Atlius (Terza parte)

Day 5,250, 06:16 Published in Italy Greece by InnoDC
Innocenti:
Momento nostalgia. Tra le persone che non ci sono più (nel gioco), parlaci di quella che ricordi con più affetto e di quella invece che hai detestato di più?

Gwynbleidd Atlius:
Ce ne sono tante che ricordo con affetto. Probabilmente quella che mi manca di più è Strabosky. Persona incredibile sia qui che fuori. Potrei però citare frappa, bic, AleRocketMan e Seuen.

Di persone che ho proprio detestato non ce ne sono state "davvero". Diciamo che le massimamente insopportabili sono state BeloHorizontee, sly e ovviamente quello scemotto di ilKaiser. Però mi divertivo anche tantissimo con loro. So che non dovrei ridere degli individui dietro lo schermo ma... eh non posso farci niente, il ricordo di questi mi farà sempre spaccare dalla risate xD

Innocenti:
Per le non e-mummie, sly è stato il fondatore di Rinascita eItaliana, il primo tentativo di T4L (una storica MU italiana) di entrare a gamba tesa in politica (cosa poi avvenuta definitivamente con FdeI). Cosa pensi del rapporto tra partiti ed unità militari? Dal tuo punto di vista come e quanto ha condizionato la Storia eItaliana?

Gwynbleidd Atlius:
Ha condizionato moltissimo la Storia eItaliana. Tuttavia poteva farlo ben di più. Ricordo voci che si alzavano, in passato, a dire che ormai i partiti non servivano più a niente e che soltanto le MU erano davvero delle "partizioni" della società eItaliana. Allora mi arroccavo su posizioni difensive per affetto verso i partiti che ho fondato e verso il PCE, ma ormai è chiaro che nello stato pietoso in cui versa il modulo politico le MU sono sicuramente più importanti.
Voglio solo far notare che comunque anche le MU stanno vivendo un certo declino. GAMA, Lazocracy eccetera, sì esistono ancora in modo più o meno evidente ma non percepisco più quella capacità reale di spostare degli equilibri.

eRepublik si è appiattito al punto che se un Paese è coeso al suo interno può vincere, altrimenti niente. E il problema maggiore, per noi, è che se anche fossimo coesi ci dovremmo scontrare con Paesi più forti e coeasi come noi, quindi sempre di sconfitta si tratterebbe. Anche qui: molte modifiche si potrebbero fare al modulo militare, facendo pesare di più le alleanze in modi concreti, per esempio permettendo a un Paese di "nascondere" tutte le battaglie in corso e lasciarne soltanto una in cui far riversare i player. Probabilmente è molto lunga da spiegare, mi fermo qui.

Innocenti:
Vedi qualcuno nella nostra community che potrebbe riuscire ad unirci? Qualcuno da prendere ed incatenare (letteralmente) alla poltrona da CP.

Gwynbleidd Atlius:
Ci sono pochissime persone che potremmo fare CP a lungo.
Papele Bello è una di queste, nonno Claudio, ma anche TheBest o Feliks.
Unire la community è molto difficile, ci sarebbe bisogno di una persona davvero super-partes. Ci serve un vittorio2010. Scherzo ovviamente 🙂

Innocenti:
Che ricordi! Il buon vittorio! Fa parte di diritto della top5 dei personaggi più strani della nostra estoria. Dammi 4 nomi per completare la top5. Puoi anche metterli in ordine e darmi un po' di motivazione 😃

Gwynbleidd Atlius:
Anakin
Caleroide
Giacomo Canale
Crypta

Innocenti:
La scelta di Anakin e Crypta mi sorprende, puoi spiegare?
Riguardo a Caleroide, mi ricordo solo che Yamisuke lo odiava. E vabbè, Giacomino era telefonato ahahah

Gwynbleidd Atlius:
Beh dovevo citare quelli strani, no? Anakin è strano forte, non ha mai mollato questo gioco ma non lo ha mai neanche vissuto, sempre esterno alla community. Così come Crypta, che fin dal primo giorno ha odiato eRepublik senza mai davvero lasciarlo. E sul suo pofilo campeggia ancora una cosa tipo "una volta esisteva un gioco simulativo, adesso devi solo premere un bottone". Strano anche lui, ma profetico sicuramente.

Innocenti:
Molto bene. Stiamo giunti alla fine di questa nostra intervista. Ci sono delle ultime parole con cui vuoi congedare i nostri lettori?

Gwynbleidd Atlius:
Vorrei chiudere con parole non mie se possibile:

“La mia è una visione apocalittica. Ma se accanto ad essa e all'angoscia che la produce, non vi fosse in me anche un elemento di ottimismo, il pensiero cioè che esiste la possibilità di lottare contro tutto questo, semplicemente non sarei qui, tra voi, a parlare.”