Interviste con le e-Mummie: Atlius (Prima parte)

Day 5,244, 04:24 Published in Italy Greece by InnoDC
Innocenti: Posso intervistarti per la mia nuova serie di interviste alle mummie di erepublik? 😘

Gwynbleidd Atlius: Yesss

Innocenti: Bene. Direi di cominciare chiedendoti di presentarti, di parlarci un po' di te, su erep ma anche fuori, a tua discrezione.

Gwynbleidd Atlius: Sono Atlius, ma sono stato anche Atlius il Drago Dormiente e ora sono Gwynbleidd Atlius. Sono su Erep dal 2010 e non so perché sono ancora qui. Forse voglio solo esserci il giorno dello shut-down dei server. Sì direi che è proprio quello.

Sono di Roma, anche se ora vivo poco fuori, in campagna (Roma sud ovviamente u_u) e ho 32 anni, quindi quando ho cominciato a giocare a 20 (wao).

Fuori da Erep sanno tutti cosa faccio, mi ci hanno preso in giro per diverso tempo, colpa mia che ho fatto passare qui dentro qualcosa della real life. Probabilmente l'ho fatto perché agisco sempre troppo in buona fede e penso sempre che dall'altra parte gli esseri umani abbiano un limite oltre il quale non osino spingerrsi. Ho sbagliato per tanto tempo a pensarlo. In effetti alcuni esseri umani sono più verminacei che umanoidi. In sostanza mi occupo di marketing e comunicazione digitale, soprattutto a livello di Commissione Europea. E qui mi taccio 🙂

Innocenti: Devo ammettere di non essere a conoscenza di questo gossip, ma dalle tue parole mi sembra un ottimo lavoro, quindi faccio fatica a capire cosa ci fosse da prendere in giro. Pensi che ci sia, in generale, un problema di bullismo su Erep? Un po' come nell'Internet in generale, quando c'è l'anonimato.

Gwynbleidd Atlius:
Penso proprio di sì. In eRepublik fin da quando ci sono ho visto bullismo. Al di là degli sfottò singoli, che io stesso ho fatto per ridere INSIEME alla persona che ne era "vittima" (vedi Tarokiu), a preoccupare è il bullismo di squadra. C'è stato, e forse è solo da pochissimo tempo che non c'è più, uno squadrismo meschino qui dentro, soprattutto durante la dittatura.
Per quanto riguarda me diciamo che le prese in giro si concentravano sul fatto che in un messaggio privato del PCE avevo chiesto ai compagni di darmi ascolto su una questione perché per lavoro ho dovuto studiare psicologia sociale, qui di ao come funzionano alcune dinamiche interne ai gruppi. Tuttavia questo mio "sapere" è stato utilizzato per prendermi in giro sulla base del fatto che dissi di "sapere come fregare i dittatori". Quindi si disse che credevo di essere chissà chi. Dispiace più che altro perché i fautori della dittatura dimostrarono in quel caso di aver un grosso complesso di inferiorità che non era mia intenzione mettere in luce.

Innocenti:
Che ricordi hai delle due dittature, la prima del 2015 e quella più recente finita poco più di un anno fa? Secondo te perchè la community non ha resistito alla seconda come ha fatto con la prima?

Gwynbleidd Atlius:
Quella del 2015 fu, di fatto, un mero esperimento. Credo che ci fossero gli anticorpi. Anticorpi dettati dal fatto che molti erano ancora convinti ci potessero essere altre vie. La seconda ottenne il consenso anche di molti pigri che volevano vedere qualcosa di nuovo, sentirsi parte di un gruppo che davvero provava a fare qualcosa. Quella stessa voglia di appartenenza li portò alla distruzione totale non solo del gioco collettivo ma anche della propria dignità. Io credo, caro Inno, che anche ora che (forse) non sono più su erep, i fautori di quella seconda dittatura si vergognino di quello che hanno fatto. Magari non lo ammetteranno mai, perché il cervello degli uomini è così, nasconde la colpa e cerca giustificazioni ovunque, ma nulla ci toglierà dalla testa il clima di razzismo, bullismo e tossicità che emanavano quelgi individui. Credo che se devono vergognarsi di ciò che sono stati in game debbano anche vergognarsi di ciò che sono in RL. A cominciare da Titan ovviamente, un uomo piccolissimo, ma senza dimenticare Bendico (una persona per la quale Alfred, il maggiordomo di Bruce Wayne direbbe la famosa frase "certi uomini vogliono soltanto vedere il mondo bruciare") e ilKaiser (il giocatore più vile che io abbia mai conosciuto in un gioco online). Sotto di loro c'era poi la masnada degli idioti e dei voltagabbana. Quelli dei quali il dantesco Virgilio direbbe: "Non ti curar' di loro ma guarda e passa".

Innocenti:
Pensi che sia possibile costruire e dare continuità ad una community più sana basata sul rispetto e la collaborazione? Se si, cosa pensi che si debba e possa fare per raggiungere tale obiettivo?

Gwynbleidd Atlius:
Certi individui non cambieranno mai. Se questi individui rappresentano una fetta troppo importante della community allora la risposta è no. Ci sono vari livelli comunque. Credo che in questo momento ci siano alcuni individui che lavorano nell'ombra per fare in modo di tornare alla dittatura o a qualcosa di molto simile, solo che lo fanno con la faccia pulita e con l'aria "collaborazionista". Purtroppo, a mio avviso, qui ci sono ancora diversi individui che vanno isolati.

Innocenti:
Da quando gioco ho sempre notato (anche prima di NIO) la presenza di individui prepotenti (mi viene in mente FdeI) che mettevano davanti l'individuo al collettivo. C'è sempre stato ampio dibattito tra il "volemose bene" (ricorderai coniato da Van Baz) e chi come me e te invece premeva per ostracizzare le mele marce, con la prima posizione che è sempre stata dominante. Pensi che in virtù di questa base collaborazionista saremo sempre e ciclicamente vittima dei prepotenti o c'è modo di trovare un compromesso?

Gwynbleidd Atlius:
Il "volemose bene" di VanBaz era perfetto, ma lo era solo in una community se non perfetta almeno attenta alle necessità di tutti. Qui invece ci siamo ritrovati con dei boomer frustrati e dei falliti in RL che hanno voluto mettere le mani su un giochino come eRepublik per prendersela con quelli che, nella vita di tutti i giorni, gli stanno diverse spanne sopra per meriti, bravura e impegno.

Non penso che collaborare tutti insieme sia una brutta cosa, anzi. Dipende però su che base lo si fa e per quale scopo. Collaborare con qualcuno che mi nasconde il suo scopo finale mi sembra una presa in giro e alla lunga può solo danneggiare chi aveva creduto sinceramente nella collaborazione. Quinsi sì alla collaborazione, no ai sotterfugi.