[MoFA] Lettera aperta ai cittadini.

Day 3,447, 02:13 Published in Italy Italy by National eItaly



Il presente articolo non vuole essere una imposizione o un qualcosa di già deciso, ma viene pubblicato con lo scopo di poter ottenere la maggior condivisione possibile da parte di tutta la comunità, ricevendo critiche, discutendo e porlo come punto di partenza per quello che riguarda il futuro dell’e-Italia.




Qualche giorno fa, come ormai sapete, l’alleanza di cui facevamo parte si è sciolta, di comune accordo tra tutti i membri che ne facevano parte.
Syndicate rappresentava “il terzo polo”, un’alleanza di paesi provenienti in parte da Adriatica (in precedenza ex Aurora) e in parte da paesi che hanno cambiato “lato” per motivi di opportunità o altro che non stiamo qui a discutere (Argentina e Brasile erano ex Asteria, Grecia nazione tutt’oggi spaccata al suo interno tra pro-syndi e pro-asteria).

I motivi che hanno portato alla disfatta di Syndicate sono molteplici, potremmo parlare di mancanza di coordinamento, il non essere riusciti ad avere un buon affiatamento nel supportare i vari paesi ma se guardiamo i numeri e i dati senza sfumature o condizionamenti, sono tre gli elementi chiave di questo insuccesso.

Politica estera: Syndicate nasce con l’obiettivo di combattere contro l’alleanza Asteria, ma non ha mai avuto la forza necessaria per farlo da sola, aveva bisogno di aiuto e quell’aiuto è stato spesso cercato all’interno dell’altro polo oggi presente in game “Pacifica”, tutto questo non è stato possibile per via di numerose variabili che ne hanno precluso se non in tutto almeno in parte una collaborazione

Potenza militare: se guardiamo al passato, con le varie alleanze che sono seguite una dopo l’altra (da Aurora), il polo Syndicate non ha mai avuto i numeri per poter competere contro quello che doveva essere l’avversario principale, la differenza con la situazione attuale è data da un semplice fattore : EURO.

Soldi: In passato vari players come Trico, Zdlemmy, Colin Lantrip III , hanno riunito intorno a sé varie nazioni e speso decine di migliaia di euro per settare co e hanno colmato quel gap esistente tra i due fronti.
Oggi l’assenza di players del loro calibro si fa sentire e sono evidenti tutte le lacune che per anni sono state velatamente nascoste dalla potenza dei co
relazioni interne : i paesi che formavano quest’alleanza venivano da un passato molto diverso e nel poco tempo in cui si è stati assieme (poco meno di un anno) non si è riusciti a sciogliere tutti i nodi e ad avere un alleanza che guardasse nella stessa direzione e con gli stessi obiettivi.

Senza Syndicate molti si stanno chiedendo cosa potrebbe succedere:
a nostro avviso non si formerà più un terzo polo com’è stato fino ad oggi.





Le due grandi alleanze Asteria e Pacifica controllano circa il 75% del danno mondiale direttamente o tramite alleanze satellite e mpps.
Finora queste alleanze hanno mantenuto rapporti di non aggressione tramite mpp incrociati, che hanno permesso ad entrambi di proliferare e rafforzarsi, ma venendo meno quello che poteva essere un avversario (Syndicate/Adriatica), nel medio periodo le cose son destinate a cambiare.

Diversi paesi ormai orfani di Syndicate si stanno già muovendo e cambiando la propria posizione sullo scacchiere internazionale, virando per lo più verso Pacifica.

Ma i rapporti esistenti fino ad oggi son destinati a cambiare, così come le relazioni intrecciate che finora hanno permesso ai due blocchi di non interferire l’uno con l’altro

A nostro avviso i due poli esistenti oggi lo saranno anche in futuro ma diversi rispetto ad oggi, probabilmente nascerà un alleanza “satellite” vicina a Pacifica da contrapporre ad Orion (alleanza satellite di Asteria).
I paesi rimanenti diventeranno ininfluenti e saranno stati cuscinetto o dedicati alle tw.

Le nazioni sud americane è ormai da tempo che tentano la grande alleanza e ci son quasi riuscite; ad eccezione del Perù (finora) le altre nazioni si sono unite sotto la stessa bandiera sparando per gli stessi ideali; son nazioni vicine all’ala “moderata” di Pacifica (la parte che potrebbe accettare come avversario Asteria) e ad alcune nazioni europee come Grecia (anche se le fratture al suo interno la rendono una nazione instabile).

Oggi, come Italia, dovremmo iniziare a pensare (non in fretta ma neanche troppo lentamente) al proprio futuro, a mettere da parte quello che è successo in un passato più o meno remoto e a valutare quali possono essere le scelte migliori per noi stessi per primi e in secondo luogo per i nostri (attuali o futuri) alleati.

Oggi, abbiamo molto da perdere rispetto al passato, dopo anni abbiamo una nazione finalmente libera, siamo cresciuti militarmente, i problemi interni, che ancora ci bloccano perchè siamo divisi, non si riescono a superare; ma almeno stavolta dovremmo tutti stare sotto la stessa bandiera, come abbiamo dimostrato di saper essere quando abbiamo combattuto per la nostra libertà (NE spagnolo).

Oggi, dovremmo tutti un attimo fermarci a riflettere e a pensare a quale potrebbe essere la scelta migliore per noi, senza guardare a “nemici” o “amici”, siamo in un gioco e in un gioco si possono avere avversari o alleati, che possono variare nel tempo a seconda di come cambiano le situazioni o le regole. I cambiamenti piccoli o grandi che siano, non devono spaventare, ma devono essere una sfida; dopotutto nessuno si può far male e cambiare può dare nuova vitalità ad una comunità che spesso si sente annoiata e lontana dai “palazzi del potere”.

Come detto all’inizio, questo articolo vuole essere una lettera aperta a tutta la comunità, da ciascuno di voi direttamente o  tramite i partiti a cui appartenete e le MU a dare un contributo, un’opinione, anche una critica costruttiva su quello che dovrà essere il futuro dell’Italia.

Tante nazioni nell’ultimo anno hanno cambiato il proprio orientamento, passando da un lato o dall’altro, dimostrando flessibilità e trovando nuovi alleati e nuove sfide da affrontare.

Una certezza l’abbiamo, non possiamo permetterci di aspettare la chiamata di qualche nazione, seguire qualche paese amico  o accordarci al primo treno che passa solo per rapporti storici, rivalità passate o questioni di principio.
Dovremo essere protagonisti del nostro futuro guardando ad ogni possibilità e scegliere quella che riterremo migliore per il nostro paese.



Ringraziamo per la paziente lettura e per ora è tutto, a voi la parola


il Governo