Pillole di storia: la guerra civile

Day 5,293, 07:28 Published in Italy USA by Mister Y

La guerra sociale prima (91 a.C.) e la guerra civile subito dopo (82 a.C.), sono state due tappe fondamentali del processo che ha portato alla fine della Repubblica Romana ed alla successiva nascita dell’Impero.

I due protagonisti di questi tragici eventi sono senza dubbio Gaio Mario, del partito popolare o democratico, eletto console per cinque volte consecutive, contro il suo feroce oppositore, Lucio Cornelio Silla, del partito aristocratico o oligarchico o militare.


- - - - - Gaio Mario - - - - - - - Lucio Cornelio Silla - -

Il passato

I due ufficiali, un tempo collaboratori nella guerra contro i Cimbri e i Teutonici, hanno via via preso sempre più le distanze, offuscati dall’ambizione di potere, finendo a guidare due partiti completamente in contrasto tra loro.

I ricchi cittadini romani si sentivano sempre più minacciati dalle ambizioni di Mario, che continuava a proporre riforme dell’esercito (per renderlo sempre più dipendente dai comandanti delle MU anziché dal Senato-Congresso) e la famigerata riforma agraria, con cui chiedeva la restituzione delle org al popolo, ai veterani di guerra ed alle loro famiglie.

D’altra parte, Mario si sentiva a sua volta minacciato dal potere crescente del Partito Militare di Silla, che si era distinto soprattutto nella guerra contro i Parti, dimostrando di avere un esercito ben più potente di quanto l’avessero mai avuto i democratici.

Approfittando dell’impegno in guerra del suo avversario, Mario è riuscito a farsi eleggere CP ancora una volta e, con l’aiuto dei suoi collaboratori Cinna e Carbone, ha dichiarato Silla “nemico del popolo”, gli ha confiscato la lussuosa villa Q5 e ha fatto prigioniera sua moglie.

Al corrente della situazione, Silla ha deciso di organizzare un colpo di stato in grande stile: è tornato in Italia a capo di 1200 navi e 300.000 soldati, pronto a marciare su Roma e a demolire qualsiasi oppositore sul suo cammino. Per questo ha pagato profumatamente un valoroso mercenario, conosciuto da tutti per le sue abilità strategiche e militari, Gneo Pompeo!


- - - - - Gneo Pompeo - - - - -

Il fake di Mario, di nome Gaio Mario il Giovane, assieme a Cinna e Carbone, ha chiesto disperatamente aiuto ai popoli sottomessi, i Sanniti e i Lucani, promettendo loro, in caso di vittoria, la cittadinanza ufficiale e quindi la possibilità di partecipare direttamente alle elezioni.

Il presente

Siamo arrivati a questo punto. I due eserciti, democratici contro oligarchici, si stanno affrontando in una sanguinosa battaglia che ha già coinvolto molti popoli e personalità di spicco, mentre il sangue scorre, tingendo di rosso l’intera penisola italiana. Alcuni round sono vinti dall’esercito combinato di Sanniti e Lucani, altri sono vinti da Pompeo e dai suoi mercenari.
Nel frattempo i fautori di tutto questo si affrontano in chat:



Il futuro

La storia racconta che il colpo di stato riesce: alle porte di Roma Silla e Pompeo sbaraglieranno i democratici uccidendo brutalmente Cinna. Il fake di Mario, non riuscendo a trovare una via di fuga lungo un tunnel sotterraneo, si toglierà eroicamente la vita piuttosto che finire nelle mani del perverso nemico. Carbone riuscirà a fuggire in Africa, ma sarà scovato e catturato da Pompeo alcuni mesi dopo, e giustiziato sommariamente.

Silla salirà al potere e si proclamerà dittatore a vita. La sua rappresaglia contro gli oppositori sarà tremenda e spietata. Più di 9000 persone cadranno sotto le sue condanne, alcuni saranno decapitati, altri smembrati. La sua sete di vendetta lo porterà ad ideare la crocifissione, mediante la quale ogni oppositore politico sarà esposto in mezzo alla piazza del paese inchiodato, nudo, ad una croce di legno. La morte giungerà in modo lento e doloroso, tra fame, sete, ustioni solari e dissanguamento.



Una sola cosa resterà da chiedersi: nascerà davvero un certo Gaio Giulio Cesare, per rimettere in piedi l’Italia dopo tutto questo scempio?

Ai posteri l’ardua sentenza.