Echoes from the past

Day 2,974, 11:14 Published in Italy Croatia by Dark Thunder

It's been a while, huh?
Non scrivevo un articolo da... tanto. Due anni? Credo. Ma tranquilli, non sono qui per restare. I morti non tornano in vita, ma, talvolta, appaiono in sogno. Prendetelo quindi come un sogno, e decidete voi se questo articolo sia vero o no.

Fatto sta che in due anni, la comunità è, allo stesso tempo, cambiata e rimasta la stessa di prima. Cambiata nei nickname, certamente, ma la stessa nelle eterne faide, perfino negli stessi problemi e nelle stesse soluzioni di ieri. Quando giocavo seriamente, si litigava sull'EI KA$TAH, sulle Org, sui referendum, sui prestiti alle palestre, sul boicottare il forum, sui PM inviati ai neoiscritti e tanto altro. Oggi? Tolta ogni discussione di strategia geopolitica, non è cambiato granché. Ma la cosa che mi ha spinto ad uscire dal mio torpore è stato l'articolo di Casavier, sulla divisione in fazioni dell'Italia, su come si prendano le cose sul personale, e così via. Sono quel genere di articoli che sbucano fuori una volta ogni tanto, ma in genere nei commenti (se va bene) ci si spella le mani ad applaudire, a dire di essere d'accordo, e così via, per poi dimenticarli quasi subito. Non vi disturbate: succederà anche con questo articolo.

Personalmente, sono combattuto. Da un lato, so che qualcuno mi dirà "Dark, ma il gioco sta per chiudere, chissene dei tuoi articoli strappa-storia? |= ", altri che diranno che non serviranno a niente (e come dargli torto?), ma dall'altro lato sentivo di fare questo articolo da tempo.
Sapete, si dice che la community italiana sia sempre divisa. Il che è vero. Da quello che ricordo, abbiamo avuto tante fasi di contrapposizioni tra due o più fronti, sempre con toni abbastanza accesi e che, una volta finita una, ne iniziava subito un'altra, così da non abituarsi troppo al periodo di "calma". Non è una novità la spaccatura della comunità in due fronti: è successo con Fanaxidiel e T4L, è successo con i tempi d'oro AetG vs. PCE, è successo con FdeI, è successo con ReI, e succederà con qualcun altro, ne sono certo. So che non mi deluderete al riguardo. Il problema di queste battaglie ideologiche è sempre uno, a dire il vero: l'arroganza, non l'intelligenza, la ragione, l'onestà, o cose simili.

L'arroganza è l'unica cosa che hanno in comune tutte le spaccature nella comunità italiana. L'arroganza di sapere che la nostra posizione è quella veritiera e che gli altri sbagliano. L'arroganza è presente perfino negli articoli dove ci si lamenta delle spaccature, dicendo che la colpa è degli altri e mai la propria, e questa è la cosa più paradossale che ci possa essere. Siamo sempre pronti a pontificare sugli altri con un tono da verità rivelata, ad applicare la legge ai nostri nemici e ad interpretarla per i nostri amici, a leggere e vedere ciò che vogliamo vedere senza obiettività, siamo sempre rifugiati con superiorità dall'alto delle nostre torri d'avorio (che nel 90% dei casi corrispondono ai partiti) a denigrare chi non la pensa come noi, senza mai osare mettere in dubbio le ragioni del proprio partito, o, ipotesi ancora più blasfema, cercare di capire le motivazioni che hanno spinto i nostri avversari a quelle conclusioni. Ma tutto questo non c'è e non ci sarà mai se non cambierà il nostro atteggiamento di superiorità.

Abbiamo completamente perso il senso di "gioco", veniamo qui con la possibilità di poter conoscere nuove persone simpatiche e la bruciamo nel momento in cui preferiamo la soffice sicurezza che ci offrono le varie "fazioni" in gioco, ormai diventate delle comunità nella comunità. Invece di giocare ad eRepublik, giochiamo a 1984. Non siamo nemmeno in grado di distinguere tra il PG e la persona che c'è dietro. Non voglio che questo venga spacciato come appello ad un "volemose bene", come troppo spesso ho visto dire in giro, che, gira e rigira, era più un appello per votare tutti lo stesso CP, senza mai andare oltre. Tutti amici il 5, poi chi s'è visto, s'è visto. Proporre un'unità nazionale è impossibile, oltre che una visione a breve termine: quanto tempo ci metterebbe ad emergere un nuovo partito che si dichiari fuori dalle logiche dei partiti-KA$TAH che hanno scelto di mettere da parte le proprie differenze in nome della fratellanza? E quindi di nuovo giù con una nuova faida, finché uno dei due non perde o finché non spunta un nuovo nemico (interno, ovviamente) ancora più forte. Io non sto qui a proporvi di volervi unire tutti insieme appassionatamente. Sarebbe ipocrita, oltre che impossibile, vista l'attuale condizione sociale della comunità. Ciò che vorrei dirvi è che sono anni che litighiamo sulle stesse cose, e forse voi più di me sapete quanto sia vero e quanto sia falso quanto ho detto. Ma una comunità perennemente divisa, sempre sul "chi va là?", sempre rinchiusa nei propri forti, che preferisce aiutare il singolo partito e non la comunità intera, sempre pronta ad auto-incensarsi per i propri successi e a screditare quelli altrui, non supererà mai gli ostacoli su cui dibatte da anni. All'Italia non serve quindi una comunità utopistica, dove i partiti sono tutti amici e fanno il pic-nic con le farfalle e ridono tra loro. All'Italia basterebbe mettere da parte l'ascia da guerra. Meno arroganza e più umiltà. Meno supponenza e più ascolto, dialogo ed apertura mentale. Meno personalismi e più impegno sincero per l'Italia.

Ricordatevi che ad alimentare il clima di odio perenne non è una (quasi) impalpabile "società", ma è ognuno di voi che contribuisce ad alzare i toni, anche, banalmente, stando in silenzio. Ognuno di voi, se pensa che questa "società" debba cambiare il suo modo di pensiero, se pensa che questo sia un gioco e non uno sfogatoio, deve partire dall'individuo. Da noi stessi. Lo so, direte voi, sono un ipocrita. Per anni ho contribuito anch'io a questa deriva. E sapete una cosa? Ho sbagliato. Anche io ho le mie colpe per questa situazione. Ho sbagliato a comportarmi così come ho agito durante la mia carriera, ho sbagliato ad essere sempre polemico, e a tutti voi chiedo scusa (mi sarebbe piaciuto che queste scuse le avesse potuto leggere in particolar modo Riccardo Quarta, che con mio grande dispiacere ha deletato). Chiedo scusa a tutti, nessuno escluso. Ma devo fare delle precisazioni al riguardo. Queste scuse, mi preme sottolinearlo, vanno prese come indipendenti e totalmente slegate dai presunti sbagli degli altri: in breve, semmai vogliate contribuire, evitate di fare commenti stile "Eh, ok, però scagli la pietra chi è senza peccato! E la Boschi? E i vostri 68 indagati? VERCOGNIA!!1!". E non è nemmeno un modo per lavarsi la coscienza per poi riprendere allegramente ad insultarsi a vicenda. Questo può essere soprattutto un motivo di riflessione, un modo per pensare a cosa fare per rimediare, o anche per evitare di far sì che non si ripeta più il vostro comportamento. Se dev'essere una questione di facciata, risparmiatevi la fatica. L'umiltà è anche questo: ammettere di aver sbagliato, a prescindere dal fatto se la nostra fosse la parte dei buoni o dei cattivi.




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Doc. Emmett Brown, Ritorno al Futuro