[ilKaiser]De Rerum Novarum

Day 4,714, 10:33 Published in Italy Italy by ilKaiser

Buonasera Italiane ed Italiani,

passati da poco gli 8 ( ma chi mi conosce bene direbbe 10) anni su Erep ed aver svolto ogni possibile incarico, mansione, discussione, gioco di ruolo, attività e conosciuto innumerevoli pg (e persone), la prospettiva cambia. Una qualsiasi altra persona arriverebbe a questo punto stanca, stremata, trascinandosi in questo gioco (sempre più spopolato, ma non morente) per vedere una fine che è ben lontana dall'arrivare.

Solo che non mi sento così. O meglio, un leggero senso di ripugnanza verso certe discussioni, certi atteggiamenti e certi personaggi permane, del resto servono anche loro. E' il difetto, nel senso più alto, a donare originalità a dei prodotti che altrimenti sarebbero omologati. 8 anni di Erep (vissuti a varie intensità), se in termini di gioco corrispondono a decenni o secoli, a livello umano corrispondono ad un cambiamento, che sia la crescita di un giovane ambizioso sia in Erep che nella vita, che sia la fossilizzazione di una persona disillusa.

E io sono cambiato tanto in questi 8 anni in alcuni aspetti, in altri son rimasto lo stesso identico Kaiser. Non nego di appartenere a quello stuolo di giocatori (derivanti poi da un periodo e un luogo ben preciso di erep) che ha deciso di giocare con un alter ego. O meglio una maschera. Del resto in un gioco dove la comunicazione si basa sulla scrittura, sull'articolazione di un pensiero e, a volte, sulla capacità di fare di conto, chi ha la voglia di condividere le sue capacità (reali o fittizie) trova subito un posto di onore.

Chi è bravo poi riesce anche dare una profondità - o senso - al nickname (l'alias) che si è scelto. Ed è l'esatto opposto di chi ha scelto di proporsi per chi è fuori dal gioco, cercando di introdurre la rl in un libro bianco. Spesso finendo deriso. Ma se ci pensate Erep ci permette quasi di tutto, ma sopratutto di lavorare di astrazione (penso alle storie di Luco quanto al fatto che, a dispetto di ogni buongusto, avremmo potuto fingerci pony, con avatar zeppi di arcobaleni e tante altre cose da far sembrare il movimento LGBTQI un branco di puritani).

Per cui sono a punto e a capo. NIO per come è ora, è destinato lentamente a cambiare. Il progetto che avevo in mente è quasi concluso e i suoi effetti si manterranno. Capiamoci, i mezzi e l'organizzazione militare allestita era cosa mancante e necessaria all'Italia, nazione e community. Mai come prima d'ora c'è una forza stabile (anzi, in incremento), affidabile, nota urbi et orbi e in grado di espandere l'orizzonte di gioco di tutti.

Passando alla posizione internazionale poi, le cose non sarebbero potute andare diversamente. Asteria domina incontrastata dopo aver vinto ogni forza nemica congiunta e Code che doveva essere il futuro per anni a venire, si è rivelato essere, come ogni altra alleanza precedente, l'orto di Croati, Greci e Turchi, con il poco invidiabile pregio di riuscire a stare sulle wallere a sempre più persone.

Quello che rimane, dunque, è la dittatura che sono convinto stia esaurendo il suo scopo. Dittatura nata casualmente, in un momento di forte emozione da parte di Titan per la percezione di un torto subito e che si è rivelata essere uno strumento estremamente utile per lunga parte della sua vita. Sarei falso a negarlo.

Così come sono convinto che se nei mesi fra luglio e dicembre 2019, non ci fosse stata la dittatura e NIO avesse perso le elezioni, difficilmente la posizione internazionale dell'Italia pro Asteria e la linea dura contro ogni possibile NAP con Code sarebbero mutate. Ci saremmo insultati di più. E avremmo affrontato diversamente anche altri problemi. Penso alla dimissione di ESF, necessaria dopo la scoperta della continua cresta fatta dal suo responsabile, o alla tassazione soffertà per noi, ma indispensabile per annientare le economie nemiche. Avrei voluto evitare alcune spiecevoli conseguenze derivanti dal comportamento di Titan, che ha un grande cuore ma temperamento da sberloni. Per non parlare di alcune CS negate.

Sono accadute con la dittatura, non le rinnengo. Sono perfettamente consapevole della nostra responsabilità. E non possiamo chiedere scusa, perchè se tornassimo indietro, lo rifaremmo.

Quello che possiamo fare ora è tentare di ricucire lo strappo. Non posso e non pensate che da domani cambi tutto, si rivoluzioni l'Italia e si torni alla situazione del 2018 (che poi era la medesima del 2014).

Pertanto procederemo a piccoli passi, riabituando gli uni agli altri. Al rinnovo del congresso farò aprire una circolare, all'interno della quale interverrano alcuni designati (membri NIO) che offriranno settimanalmente un resoconto diplomatico e militare italiano.
Dopo questo periodo e dopo aver fornito una giusta e partecipata informazione, partirà una fase di discussione attorno a suggerimenti e rimostranze dei CM dell'opposizione; e questo vale anche per gli altri CM NIO.

Non so dove porterà questa strada ma sarei felice di percorrerla e vedere dove essa conduce me, NIO, gli italiani e la nostra nazione.

ilKaiser