[GDR] Sulla via del Gioco Di Ruolo

Day 1,907, 12:51 Published in Italy Italy by Hinamarth


Allora inizio col dire che questo articolo va un po' fuori quello che doveva essere lo stampo originale di questo giornale, ma siccome non ho altro modo di comunicare con tutti voi se non tramite questo mezzo, beh, credo che lo sfrutterò giusto una volta o due...

Gioco di ruolo: potrebbe essere la scelta giusta?

Di recente sono nati un paio di partiti - faccio i nomi, Theocratic Party e lo Shogunato, rispettivamente di God Dark e di Atlius - che si estraniano un bel po' dal carattere iniziale di questo gioco creando un "game in the game" abbastanza divertente e che, nel caso del partito dei sacerdoti, ha riscosso anche parecchio successo ( God Dark è il CP uscente mentre mappina è l'entrante, e entrambi hanno adottato lo stesso background calandosi nella parte dei "teocratici" ).
Questo modo di pensare di staccarsi un po' dalla trama piatta, vuota e monotona di eRepublik ha sicuramente diversi vantaggi, ne elenco qui tre.

Primo fra tutti quello di far divertire, il che è il concetto fondamentale di un gioco, sia esso per console, browser game, by chat e via dicendo.

In secondo luogo si genera curiosità nei nuovi arrivati che molto spesso abbandonano eRepublik solo dopo poco tempo, perché stufi di non poter far altro che cliccare sempre sugli stessi pulsanti e di non potersi creare un partito loro, un'unità militare, delusi dal capire che non potranno mai costruire una fabbrica di weapon q7, perché, si sa, quella costa gold e i gold costano euro...

Infine, a mio avviso, si ridurrebbero sensibilmente gli spunti per il flame distinguendo l'ON dall'OFF. Si veda l'ultimo periodo, dove i battibecchi nella community sono quasi del tutto spariti.

Insomma, trasformare questo gioco in un GDR potrebbe essere un buono spunto per tutti per continuare a giocarci e divertirsi più attivamente di quanto già facciamo adesso ( voi vi divertite... vero? ).

Ma un GDR come si fà?

Oh, questa è un po' la domanda chiave. Gli episodi di gdr succitati sono completamenti staccati tra di loro - non c'è, almeno da quello che mi posso immaginare, alcun collegamento tra sacerdoti di Dio e Samurai, e magari non ci vuole essere.. - e, per quel che mi riguarda, sono anche staccati dal fine ultimo del gioco e legati solo ad una piccola cerchia di esponenti non riuscendo a coprire tutta la popolazione ( ad esempio, in campagna elettorale, solo mappina ha scritto in quel modo ). Magari proprio perché sono nati come partiti e gli altri partiti non vogliono abbracciare le loro idee, o forse perché la gente ha simpatia per quello che stanno facendo, ma non vanno oltre tale simpatia.
Insomma fatto sta che si è creato solo un fenomeno discontinuo mezzo riuscito e mezzo no ( se ho capito bene l'intento, è anche capace che non l'abbia fatto... ).

Che fare allora? Beh, si decide innanzitutto se si vuole abbracciare l'idea del GDR o no. In caso di risposta affermativa si può creare un background del gioco di ruolo astraendo da partiti e MU e fissando alcuni semplici regole che potrebbero magari essere messe sul forum della community.

Alcune idee, che ad esempio mi vengono a mente in questo momento, sono quelle di un GDR storico, ambientato nell'antica Roma o nel Medioevo, qualcosa però che, territorialmente parlando, riguardi l'Italia così da conciliare il finto game col vero. Dopodiché si può decidere di scrivere in un modo adatto allo scenario scelto , se ad esempio si fosse scelto il Medioevo si potrebbe proferir favella con lo linguaggio arcaico de li nobili e de li servi medievali. Oppure ci si mette d'accordo tutti quanti di sviluppare ciò che è già stato creato. Ma tutti però.

Non so, a me come idea piace, e questo articolo è stato scritto sopratutto per capire da che parte state, pro o contro il GDR.
Quindi la fatidica domanda è:

E voi, che ne pensate? La vogliamo fare una cosa NAZIONALE?

Ovviamente - e qua sta la fregatura - secondo me, per fare una cosa seria, bisognerebbe rinominare tutte le MU e i partiti esistenti. Altrimenti si crea solo una grande "accozzaglia".