Join the new world

E dunque, è trascorso un mese dall'inizio del mio mandato a PiPì ed è tempo di tirare le somme per capire quanto siamo riusciti a conseguire e quanto abbiamo ancora da fare.

Per cominciare, sono stati fatti alcuni progressi per quanto riguarda l'organizzazione del partito, partendo dallo studio di nuovi metodi comunicativi per poter discutere delle nostre proposte, fino allo studio per l'accoglienza interna dei potenziali neoiscritti nel nostro partito, visto che questo mese abbiamo scelto di non ricominciare con il reclutamento proprio perché non volevamo lasciare alla deriva i nuovi arrivati una volta entrati nel nostro partito.

Sul fronte del giornalismo e delle proposte di partito sono stati fatti dei progressi: la creazione di una rubrica, Eunomìa, che vede all'attivo già due numeri, è sicuramente un fattore che ci permette di poter dibattere del futuro della comunità con un linguaggio e dei contenuti inclusivi, rivolti a tutti. Da questa rubrica ci sono stati dei piccoli segnali di incoraggiamento, che abbiamo apprezzato e che ci motivano a continuare sul percorso che abbiamo iniziato un mese fa. Purtroppo, possono capitare anche scelte infelici nel corso del cammino, come lo è stato l'articolo-comunicato sulla dittatura, che ha creato più polemiche che altro, e di questo ne siamo dispiaciuti.

Concludendo, possiamo ritenerci soddisfatti del mese passato? Sì, ma probabilmente possiamo fare ancora meglio. Per un partito che partiva dall'inattività generale era praticamente impossibile rilanciarlo in un solo mese, questo va considerato, ma dobbiamo provare a muovere ulteriori passi per ridare alla comunità un futuro più sereno. Ci sono stati dei piccoli segnali in tal senso e, pertanto, interrompere adesso i nostri sforzi significa vanificare quei segnali di dialogo, di voglia di innovazione e di ricambio generazionale.

Di conseguenza, la scelta più logica in questo momento è quella di un rinnovo del mio mandato a PiPì, così che si possa portare a termine qualche altro progetto già pianificato, di partito e non, e iniziare a discuterne di nuovi. Un altro mese ci attende e solo il tempo potrà dirci se avremo fatto un buon lavoro o meno. Noi, per il momento, non possiamo lamentarci di come siano andate le cose, sia in positivo che in negativo. Si impara dai propri errori così come si avanza dai propri progressi.