Un filo d'erba
Argeblu
Quel giorno l'aria era pungente e fredda, ad ogni passo, la donna, ne sentiva la durezza nelle ossa. Cresia era solita guardare l'alba, ogni mattina aspettava il sole, esso con il suo tepore scaldava la fresca stagione, ed ogni filo d'erba cambiava colore, ed ogni goccia di brezza inumidiva la terra che profumava l'aria, in quel suo piccolo scorcio di paradiso, tardava, forse le nuvole altrettanto belle ed imponenti attraevano la sua attenzione, coprendo ogni raggio di luce.
Ella aspettava assorta, ma il tempo a sua disposizione era trascorso, era bene affrettarsi, disse tra sé la donna, la giornata davanti a se era lunga, con il sorriso appena accennato, prese la zappa, voleva preparare il terreno, per lei era una grande soddisfazione, sentire quel profumo di terra, fremeva, ancor prima di piantare, nell'attesa dei primi frutti, con questo pensiero colpì la prima zolla
Comments
Evocativo, continua.
E' uno stile di scrittura molto particolare, senza punti, con tante virgole, pensavo tra me e me mentre leggevo, mi sforzavo di ricordare, scorrevano tutte queste proposizioni senza congiunzioni, certamente da qualche parte avevo già incontrato questo stile, chissà dove e chissà qual era il suo nome, di certo rimasi affascinato da quel "tardava".
Dove ci siamo già incontrati?🙄hai qualche idea
Pioverà?
Certo, ma non oggi 😁
vvv
Intrigante.
v.
Suggerirei di aggiungere la giusta colonna sonora... Mi picciono gli audiolibri
Gocce di brezza?
Bah.
Maledetto sia Baricco e il giorno in cui vi ha insegnato a scrivere.