Sirius o Aurora?

Day 2,360, 08:38 Published in Italy Italy by Feliks Edmundovic

Stimata marmaglia,

è da un pò che non scrivo, anzi nell'ultimo mese sono stato meno attivo di quanto avevo promesso: le scadenze nella vita reale si accumulano, e prima o poi vanno affrontate.
Però mi sembrava necessario dare l'avvio alla discussione su una scelta che il governo di questo mese si troverà ad affrontare: quella dell'alleanza, che mi dicono abbia già cominciato ad essere discussa nella sezione secretata del Congresso.


Come siamo arrivati qui

Negli ultimi anni abbiamo sofferto il predominio dell'alleanza TWO: guidata dal nostro invasore più assiduo - la Serbia - ha dato molto filo da torcere ai nostri alleati.
Malgrado la guerra proseguisse con diversi rovesci per l'una e per l'altra parte, il nostro paese, scarsamente impegnato (e informato) su ciò che succedeva nel resto del mondo, restava quasi sempre sotto occupazione nemica.

L'Italia era la normale colonia serboslovena, la valvola attraverso la quale si scatenava la forza serba ogniqualvolta ne avesse l'occasione: poco connessi col resto del globo, l'unico NE alleato che si affacciasse nella penisola era quello che arrivava dalla Croazia quando questa cercava di sfuggire dai Balcani.

Alla fine dell'anno scorso l'asse serbo-polacco su cui si basava TWO si rompe, portando alla caduta dell'alleanza. Si apre l'ipotesi di un'alleanza tra una parte di TWO (appunto quella guidata da Polonia e Spagna) e la nostra area di mpp, tra cui spiccano Croazia e USA, nemici ancestrali della Serbia.

Un'alleanza che si preannuncia forte, proprio tra i paesi a cui noi tradizionalmente puntiamo: Croazia,USA e Spagna tra quelli grandi, BiH, Albania, Svizzera tra quelli minori.
Si intravede la possibilità di giocare in modo diverso, più stimolante: salutiamo con fervore la nascita della nuova formazione e spingiamo per la sua creazione.
L'alleanza sarà forte e solida: una grande capacità di fuoco, politicamente compatta e guidata dall'incontro tra la potenza polacca e l'abilità croata nell'attrarre consenso e alleati.

Poi, la porta in faccia.
Dall'HQ fanno sapere che oltre a Croazia, Spoland, Brasile, Turchia, USA e Regno Unito (!) non ci saranno altri ingressi: la decina di nazioni minori che, come noi, avevano manifestato la volontà di entrare in Sirius vengono relegate nella fumosa area dei pro-Sirius, a cui nella Carta dell'alleanza non si fa riferimento.
Ci assicurano che nessuno sarà lasciato indietro, ma nei fatti siamo esclusi.

In questi due mesi questo rapporto non cambia: i proSirius sono tenuti fuori dalle decisioni di Sirius mentre le nazioni fondatrici iniziano ad affrontare problemi interni e di coesione.
Sembra ormai assodato infatti (magari poi ci faccio un articolo più approfondito sopra) che le alleanze più solide siano quelle che riescono ad equilibrare la presenza di paesi grandi con quella di paesi più piccoli: mentre i primi infatti portano danno e sono quelli che hanno iniziativa militare mondiale (e non limitata regionalmente come noi), i secondi sono quelli che ci mettono l'entusiasmo e danno all'HQ la forza di fare di un eterogeneo insieme di MU una forza militare unica e organizzata.
Senza le nazioni minori le alleanze diventano dei freddi patti tra potenze, che scricchiolano quando più di un membro è sotto attacco.

Sto già diventando troppo prolisso: me ne scuso.
Comunque, parallelamente a tutto questo sorge una seconda alleanza, Aurora: guidata dal Cile e imperniata su Sudamerica-Oceania, adotta una politica aggressiva a fianco di Sirius. Riduce il numero dei suoi fronti fino ad uno: quello dello sbarco cileno in Europa, reso possibile dal patto di non aggressione firmato con l'Argentina, maggiore alleato serbo in America.


La nostra posizione precaria e la presenza di due alleanze opposte ai nostri nemici ci pone quindi oggi davanti ad una scelta.



Sirius: pro e contro

Tra le due, la più forte numericamente (cioè di volume di fuoco) è Sirius. Qui ci sono anche i due alleati strategici su cui puntiamo tradizionalmente: la Croazia e, più recentemente la Spagna, paese con una grande forza militare, nostro confinante e col quale, dopo essere stati alleati nella notte dei tempi, non ci siamo pressoché mai attaccati.
Il nostro interesse principale pertanto è strategico, perché i territori originali di questi paesi confinano con il nostro: è per questo che siamo pro-Sirius al momento.
A questo si aggiunge la possibilità di sviluppare una politica comune tra i paesi pro-Sirius (che assieme fanno tanto danno quanto la Spagna), possibilità però che d'altronde si è indebolita con il passaggio dell'Albania ad Aurora(su cui contavamo per guidare congiuntamente l'area pro-Sirius) e che consiste comunque in un processo lento, perché i piccoli paesi spesso hanno capacità di relazione limitate.

Dall'altra parte le speranze di entrare in Sirius sono molto poche, e finora l'HQ di questa alleanza ha dovuto spendere molto più tempo a legittimarsi nei confronti delle MU della propria area e a gestire più fronti di combattimento, piuttosto che occuparsi della nostra posizione.
L'interesse che finora Sirius ha dimostrato verso di noi è stato nel domandarci danno, invitarci ad incontri in cui non si è parlato di nulla o si sono passati piani già conclusi e riprenderci quando la nostra risposta era giudicata troppo lenta o inadeguata.



Aurora: pro e contro

Quella guidata dal Cile è un'alleanza che finora si è dimostrata solida. Costruita attorno ad un nucleo compatto e ben bilanciato tra piccole e grandi nazioni, ha saputo sfruttare la propria posizione strategica e la minore potenza di fuoco per ottenere risultati mirati. La differenza maggiore con Sirius è probabilmente proprio che unità militari dinamiche e ben organizzate (o Stati con gli stessi attributi) si possono divertire molto e molto di più che in Sirius, che si avvia verso una lunga guerra di posizione in Europa.

La leadership cilena è qualitativamente molto buona: gente preparata e coesa, che dà all'alleanza chiarezza di idee e forza. Accanto a loro l'altro pilastro: Bulgaria-Macedonia(FYROM) con l'Indonesia, potenze in declino ma con ancora molte carte da sparare (e con la Bulgaria in particolare abbiamo un buon rapporto).

Va aggiunto che l'intenzione cilena è chiaramente quella di restare in Europa quanto più a lungo possibile, e sono loro che in questo momento ci proteggono dall'avanzata serba e ci consentono di avere delle regioni.
Motivo, questo, per cui sarebbero felici di averci al loro fianco: le Alpi sono il luogo di sbarco degli AS di Aurora (prima Cile, poi Irlanda e ora Paraguay), e noi siamo diventati quasi inconsapevolmente la loro prima linea verso i Balcani.

Sembrerebbe l'alleanza dei sogni: perché non ci siamo già buttati a capofitto tra le sue braccia? Per ragioni strategiche e di prospettiva.

Si iniziano infatti ad intravedere i primi attriti tra Aurora e Sirius: nella complessa situazione sudamericana, dove la potenza che lì rappresenta Sirius, il Brasile, è sotto occupazione e sta trattando una sorta di resa e di nuovo nei Balcani.
Sirius infatti mira a coinvolgere la Grecia, dove è in corso una guerra civile.

Se questo accadesse, Bulgaria e Macedonia(FYROM), nemici tradizionali sia della Grecia che della Turchia(Sirius), potrebbero essere attirati verso la parte serba.
Ciò ovviamente non è detto, ma i NAP con la Bulgaria siglati da Asteria sotto la pressione serba e il riposizionamento della Russia (che è da sempre un indicatore forte delle tendenze degli slavi del Sud, su cui la Madre esercita un certo fascino culturale) fanno pensare in quella direzione.

Tutto ciò prevede un grande numero di variabili: la politica del Cile, l'atteggiamento che assumerebbe l'Argentina e quindi l'effettiva possibilità che Aurora possa cambiare campo nell'arco dei prossimi sei mesi e molte altre, di minore entità.
Resta però il fatto che il cuore di Aurora non batte necessariamente sulle sponde del Mediterraneo, e che potremmo trovarci opposti a paesi contro cui non vogliamo combattere.

Un altro elemento di dubbio è rappresentato dall'ipotesi che l'esclusione dei pro-Sirius miri proprio a stimolare un ingresso di piccoli paesi europei in Aurora, così che questa venga "appesantita" e trascinata inevitabilmente nella strategia europea di Sirius.



La scelta

Le strade perciò sono due: da una parte l'alleanza più grossa, europea e strategicamente utile sul lungo periodo, ma anche arrogante nei nostri confronti, verso la quale saremo comunque un paese di serie B.
Dall'altra l'alleanza più piccola e snella, che dà voce ai piccoli paesi e li coinvolge nelle sue operazioni, eppure geograficamente distante, della quale rischiamo di essere il cavallo di battaglia oggi, e diventare domani il ronzino isolato se gli equilibri cambiassero e il Cile fosse espulso dalle attuali posizioni.

E' una decisione che secondo me dovremmo prendere in base a ciò che abbiamo intenzione di fare concretamente.
Prima di tutto, se la nostra idea è di trovare un "ombrello" sotto cui piazzarci e a cui frignare delle prio quando abbiamo dei problemi, è meglio evitare proprio di fare una scelta.
Se abbiamo intenzione di partecipare chiedendo solo che gli altri ci difendano e seguendo mestamente le prio dell'alleanza, abbiate ben chiaro che saremo un peso per noi e per gli altri.

Il nostro è un paese con una community molto viva (più della media direi), con le carte in regola per crescere (anche se poi farlo è un altro paio di maniche), ma abbiamo anche poche risorse economiche ed un sistema militare che non vede cambiamenti significativi da un bel pò di tempo.
Non disponiamo più di una MU o un'unità che possa dirsi pienamente "Mobile", la disciplina nel seguire i DO è ridotta e le MU che abbiamo funzionano molto più spesso come distributori d'armi che come reparti da combattimento.
Non lo dico per avanzare accuse, ma per portare l'attenzione sulla nostra situazione di partenza.

Un'alleanza è un gruppo più largo di persone e organizzazioni col quale giocare: sceglierne uno piuttosto che l'altro quindi non è solo una questione di raccogliere dei voti, fare una richiesta e poi impostare gli ordini che ti danno.

Se l'idea è di accollarsi agli altri, è meglio non farlo: per questo la scelta vera non è tra il restare pro-Sirius o entrare in Aurora, ma se vogliamo continuare a giocare in questo modo oppure provarne un altro. Più dinamico, più divertente, ma anche più impegnativo.



Conclusioni

Io ho spinto molto verso Sirius e ne sono stato un convinto sostenitore della prima ora. Per questo mi ha fatto poco piacere scrivere queste righe, così come sono rimasto molto male davanti alla chiusura delle porte di Sirius.
Non tanto in realtà per la delusione personale di essere trattato come paese inutile, perché ormai ci ho fatto il callo: piuttosto perché nell'entrare in una nuova, grande alleanza significava dal mio punto di vista la possibilità di confrontarci con un mondo più grande, e avere l'impulso per ammodernare i nostri eserciti e la nostra politica.
In una parola, crescere.

La sbassata che abbiamo ricevuto credo abbia fermato questo processo: l'entusiasmo è calato sotto i tacchi, l'italiano è tornato al suo sconfitto cinismo.

Io però resto convinto che si possa crescere. Ho osservato l'espansione ed il declino di molti epaesi e sto studiando più o meno la stessa cosa con quelli reali.
Non c'è niente che ci impedisca per natura di diventare una potenza: abbiamo una cultura difficile, ma una volta incanalata è stata una delle più feconde nella storia.

Con questo non voglio dire che quando avremo scelto un'alleanza e magari fatto due cambiamenti tra di noi diventeremo chissà che, sia chiaro.

Però voglio invitarvi a riflettere sulla nostra posizione come un problema connesso e non distinto dalla nostra organizzazione interna, su come vogliamo giocare a questo gioco.
Anche solo iniziare ad affrontare i nostri punti deboli obiettivamente, costruttivamente, può essere un passo in avanti di un percorso che è iniziato molti mesi fa e che continuerà probabilmente ancora per molto tempo.




Vostro,
Feliks