Mi candido alle presidenziali

Day 4,253, 11:33 Published in Italy Italy by Zar Xevril Genar

Buonasera, italiani e italiane, oggi non vi parlerò da Zar, da propagandista, da politico, e neanche da Xevril Genar, oggi vi parlerò da uomo.

Un uomo che, come tanti, ha deciso di riporre fiducia in un gioco, in una comunità, in una famiglia. Un uomo che, nei suoi sbagli, e nei suoi, benché piccoli, successi, è sempre andato avanti. Un uomo che ha sempre affrontato i suoi detrattori, dialogando, ragionando, e dichiarando da subito i suoi intenti. Un uomo che ha sempre messo la giustizia al di sopra di ogni questione. Ebbene, se devo parlare di giustizia, all'alba di questa nuova era, io mi dichiaro colpevole.

Mi dichiaro colpevole di aver accusato persone senza conoscerle, ne capire in fondo, di cosa trattassero le loro discussioni. Mi dichiaro colpevole, di avere giudicato un partito solo per le sue idee, perché ho creduto che la mia opinione fosse la migliore, è che il Comunismo fosse un pericolo, o almeno, uno spauracchio. Mi dichiaro colpevole di aver giudicato, o offeso qualcuno, se con le mie parole sono stato pesante. Mi dichiaro colpevole di aver troppe volte difeso, a spada tratta, persone che, benché un tempo mi rispettassero, fin troppe volte erano nel torto, così come, fin troppe volte lo sono stato io. Mi dichiaro colpevole, di aver contribuito, anch'io, a consegnare il paese a Nio, e riconosco la mia colpa, in molti degli eventi che sono accaduti.



Perché, nonostante non avessi potuto, ne mi fosse stato possibile, quanto i gerarchi, riuniti, decidevano il futuro del paese, io non c'ero. Quando si decise di entrare in Asteria, io non c'ero, e anzi, ho accettato passivamente questa scelta. Ma il tempo passa, e le persone cambiano. Posso dire di aver torto nell'aver cambiato schieramento da un giorno all'altro? Forse sì. Posso dire che Nio abbia ragione nelle mie critiche, nelle mie iniziative, nelle mie scelte? Certo che no. Perché, ad ogni mia azione, corrisponde un motivo ben preciso, sempre precisato, sempre rinfacciato, non a parole, ma con i fatti.

Perché, mentre Nio accusava, mentre Titan scriveva che in Italia non esisteva altro governo apparte il suo. Mentre all'interno della chat, si offendavano alleati, come FdeI, e i successivi, Unione e AetG, seppur scherzando, ma comunque sparlando alle spalle. Mentre si complottava di takeoverare un partito, LeR, o chicchessia, con Contenitore, o magari soltanto per divertirsi. Mentre si insultavano Giacomo Canale, l'opposizione, i comunisti, e molti altri; io ho sempre cercato il confronto, il dialogo, il compromesso. Ho sempre cercato (tanne in rari casi, dove mi accollo il troppo fanatismo, proveniente dal mio personaggio, e il mio ex schieramento), di riunire il popolo sotto un'unica bandiera, un unico scopo, e un unico obbiettivo: l'Unione fra compatrioti, schierati compatti, per un futuro migliore. E io ho contribuito, a dispetto di ciò che affermano molti dei miei vecchi amici. Ho sparato milioni, quando non avevo nemmeno gli itl per pagarmi una casa, ho lanciato missili e bombe per l'Italia, così in terra e così in cielo. Ho finanziato con più di 10 mila panini q2 maxsyyy prima che l'ENPS tornasse e ormai erano rimasti soltanto gli sconti sul cibo, e talvolta sulle armi. Ho effettuato 12, programmi di beneficenza, dove regalavo, e ripeto regalavo tutto ciò che potevo a chi ne aveva bisogno, e a chiunque voleva. Ho dato via, moneta, gold, cibo, e talvolta persino armi q7, per 12 volte, prima di essere accusato di "non aver mai fatto niente se non chiacchiere". E finché ciò fu l'obbiettivo di Nio, finché gli insulti, le offese, erano alternate a risultati, a novità, proposte, e a un giusto governo, andava più che bene. Ma quando il partito è andato in rovina, schiacciato dalla sua stessa grandezza, così come Roma ai fasti, tutto ciò è andato perduto, così come la lungimiranza, e l'interessa di preservare la nazione agl'interessi dei singoli, siccome, come già detto, il delete, provvisorio o meno, non era affatto una spiacevole conseguenza, bensì un effetto collaterale ben più che preventivato, forse addirittura voluto, per combattere il cosiddetto "giugo croato", oppure la semplice noia di spendaccioni e tank, per non dire il cacofonico termine "packati".


Per cui, con la mia candidatura a presidente, vorrei solo mettere per iscritto, il mio interesse, la mia ambizione, a fare tutto il possibile per questa nazione.

Putroppo non ho altro modo con cui convincervi, se non con le parole, se non riferendo il mio intento, e ricordando il mio passato da patriota. So bene di non essere un veterano, una figura di spicco, un tank, o almeno un presidente di partito particolarmente potente. Ma in un momento di crisi, quale questo, con l'italia invasa, e Nio che reclama, come ormai 5 anni fa, il trono d'Italia, non credo serva un nuovo capo, un nuovo presidente, un oppositore, bensì un leader, una persona fidata, pronta ai molti compromessi che saranno necessari, in un mio possibile mandato, per far tornare l'Italia forte come forse non è mai stata. Una figura capace di riunire il popolo, e accontentare il più possibile ogni richiesta che gli è stata fatta. E credo che questo ruolo sia ben più difficile darlo a un vecchio senatore, schierato, e con anni e anni di carriera, come i rispettabili membri di AetG, o del PCE, o di Rei, o di qualsiasi altro partito, che a un perfetto signor nessuno, quale sono io.

Chiedo a gran voce dunque, il vostro aiuto, popolo italiano, nelle prossime elezioni. Nel nome di un Italia migliore, e unita, chiedo umilmente, il supporto, e se possibile, la sincera amicizia, di tutti i partiti italiani. Che siano di destra, di sinista, o di centro, non importa, non avrebbe senso giudicare, ora come ora. Perché solo insieme, tutti quanti, riusciremo a battere Nio, e l'arroganza dei suoi gerarchi, e l'ipocrisia delle sue azioni.

Spero di essere stato esaustivo quanto dovuto, e concludo dicento che in caso di mia vittoria, tutte le cariche verranno discusse insime in un apposito luogo, dove i vari candidati mi esporranno le loro esperienze, e i loro risultati, pacatamente, in modo che riesca ad ascoltare tutte le voce e scegliere il più oculatamente possibile.


Un saluto dal vostro Zar di fiducia

E ricordate:

VIVA L'ITALIA!