La Liberazione

Day 4,905, 02:23 Published in Italy Italy by Partigiano Rosso

Mai come quest’anno si può dire qui, su eRepublik, sentita e partecipata la festa della Liberazione dell’Italia. Questo perché anche qui la popolazione e-italiana ha dovuto subire una terribile dittatura. E, ancora una volta, questo regime dittatoriale è nato per mano di altri italiani. Non stranieri decisi a ridurci in rovina, ma altri connazionali come noi. E’ proprio vero che la storia si ripete! Sicuramente sotto altre forme, ma alla fine la storia è sempre quella: fratelli contro altri fratelli. Novelli Caini contro nuovi poveri Abeli. Homo homini lupus (l’uomo è come un lupo per gli altri uomini), dicevano gli antichi Romani. Infatti la bestia umana non cambia mai. Per questo la storia si ripete; magari insegna, come diceva il buon Gramsci, ma non ha scolari. Perciò resto scettico che un qualsiasi appello alla fratellanza, anche il più accorato, possa sortire qualche effetto su chi è sordo da questo punto di vista. Infatti non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire. Per i fautori della dittatura non c’è modello di governo migliore di quello, nonostante gli evidenti ed enormi danni fatti alla popolazione; e non ci sarà verso di convincerli del contrario. Sarà forse una sorta di cieco egoismo che può portare tali individui a quelle convinzioni? Oppure sarà per qualche altro strano processo della mente umana che un uomo può pensare di poter tranquillamente sopraffare il prossimo? Non lo so. Qua si entra nella psicoanalisi e negli ambiti della malattia mentale. E siccome non sono esperto in quel campo, è meglio se non mi ci addentro. Tutto quello che posso dire a riguardo è che la mente è spesso sottile come un capello e basta poco per sconfinare nella pazzia. Il vero problema è quando un’intera popolazione si mette a correre dietro a dei pazzi considerandoli, invece, dei personaggi davvero illuminati. Spesso è così che nascono le dittature.

Ma come si è arrivati ad avere una dittatura pure qui? Se la memoria non mi inganna (e in tal caso chiedo venia, ma è passato più di un anno da allora: un’eternità in un game), tutto cominciò quando uno sparuto gruppo di persone, reduci dalla formazione di un’altra dittatura sempre nel nostro paese, decise di ricreare un partito di estrema destra che fino ad allora era rimasto anonimo e snobbato da tutti. Questo partito si chiamava Nio: New italian order. Un nome inglese per un partito italiano (probabilmente non volevano farsi capire dai propri connazionali che ignoravano quella lingua oppure per darsi un’aria di internazionalità. Chissà) che tradotto stava per “Nuovo ordine italiano”. Il richiamo al partito presente nella vita reale “Ordine Nuovo”, un partito di estrema destra, era evidente. Così come il simbolo massonico che avevano scelto come logo i capi di quel partito e-italiano stava a indicare la natura di quella organizzazione e-politica: una sorta di setta dove c’era una sola persona al comando seguita da un numero ristrettissimo di fedelissimi, più un imprecisato numero di seguaci più o meno largo. Difficile dire quante fossero le persone reali all’interno di quel partito. Molti erano semplicemente degli account fake creati al solo scopo di garantirsi la maggioranza al Congresso e la poltrona di Capo del Paese. Altri ancora erano account di altre persone che avevano venduto l’account oppure l’avevano ceduto in sitting. Anche questi account venivano usati per truccare le elezioni, ma non solo. Questi certo sono serviti pure per guadagnare più gold e altre risorse utili in gioco, poiché essi avevano anche una discreta forza militare dovuta ad anni di allenamento praticato dai precedenti proprietari di questi account. Altri account Nio poi li prese anche dallo scioglimento di un altro partito di destra che nel tempo andò a confluire lì (FdeI). Infine, almeno i primi tempi, godette anche dell’appoggio di un altro vecchio partito della destra e-italiana(AetG). Questo perché i leader di quel partito erano stati bravi a farsi propaganda. Quindi, tra la fiducia che riusciva a conquistare fra chi era di destra e i trucchetti degli account fake, sittati e comprati, Nio riuscì ben presto a diventare il primo partito e-italiano e a governare il paese.
Fa pensare il fatto che, come già successo nella vita reale in vari casi e luoghi del passato, anche qui un partito eletto diciamo “democraticamente” sarà quello che poi instaurerà la dittatura, cioè l’esatto contrario della democrazia. E’ sempre così quando il popolo si fa prendere in giro dall’uomo forte di turno. Basta che arriva uno a promettere sfracelli e subito tutti a corrergli dietro per osannarlo anziché per farlo correre a calci nel di dietro. Infatti è molto più bello credere nelle favole che nella triste realtà delle cose.
E dunque questo partito prende il potere. Ma non gli basta. Non solo questo ristretto gruppo di persone a capo di Nio è riuscito a prendere in giro mezzo paese e a controllarlo, ma ora questi vorrebbero a modo loro umiliare tutti gli altri avversari politici, negando loro la possibilità di votare e legiferare in congresso tramite l’istaurazione di una dittatura. I primi segni delle loro intenzioni si videro quando, con la scusa del flame, esclusero dalla circolare del Congresso alcuni congressisti. Poi questa circolare sparì del tutto come se non ci fosse stata alcuna elezione. Addirittura poi cercheranno più volte di fare sparire pure i partiti d’opposizione tramite dei take over.
La scusa per far scattare la dittatura la trovarono, se la memoria non mi inganna, grazie a una legge di sfiducia al presidente (ovvero al CP) votata da Innocenti (il capo di un partito di opposizione) poco prima che finisse una legislatura. In questo modo Innocenti sperava di poter avere i voti sufficienti per far passare la sfiducia nonostante l’inferiorità numerica al Congresso. Da lì polemiche a non finire e il pretesto di dover instaurare una dittatura preventiva e momentanea allo scopo di evitare altri gesti del genere che avrebbero messo in pericolo il governo. E infatti si è visto quanto fu momentanea! Più di un anno durò questa dittatura. Un arco di tempo che in un gioco come questo equivale a un’eternità.
Nel frattempo, come se ciò non bastasse, gli insulti che gli oppositori dovevano sorbirsi da questi novelli fascisti erano all’ordine del giorno. La bacheca nazionale e la Gazzetta ufficiale erano diventati luoghi di propaganda e di scherno verso gli oppositori al regime. A volte anche qualche loro giornale era usato a tale scopo; ma per lo più tali signori preferivano nascondersi dietro l’anonimato dei giornali governativi. Non vi dico quante e quali battute razziste, idiote e triviali erano capaci di sfornare ogni giorno questi qua. Tanto che c’era da chiedersi se fossero persone sfuggite alle cure di un bravo psichiatra. Pensate che erano capaci di ridere anche su stupidaggini come l’essere riusciti a fregare una bh a uno dei tanti connazionali non allineati alla loro setta come se fosse la cosa più esilarante di questo mondo. Di solito dovrebbe avvenire il contrario, cioè bisognerebbe preoccuparsi che la medaglia vada al connazionale che spara per prima il più possibile in una data battaglia affinchè possano tutti crescere economicamente e militarmente. Invece facevano a gara a chi fregava più bh al prossimo. Inoltre erano così abituati a barare che spesso mettevano dei fake all’interno dei vari partiti per spiare le loro conversazioni e ridere di ciò.

Per non parlare dello sfruttamento delle Org dello Stato. Se già dai primi tempi che questi di Nio presero il potere venivano compilati raramente dei bilanci, e quando c’erano erano incompleti, col tempo di bilanci non se ne seppe più niente. Quindi i vari dittatori che si susseguirono nel tempo poterono sfruttare tutte le Org statali come meglio volevano senza che nessuno potesse saperne e dirgli niente. E infatti poi si vide in che stato tornarono queste Org quando finalmente cadde la dittatura!
E a proposito di mancanza di trasparenza, durante tutto il periodo della dittatura non fu possibile stabilire con assoluta certezza da che parte dovesse sparare un soldato e-italiano di una MU che non fosse filodittatoriale perché non una parola fu spesa dai dittatori al riguardo. Ovvero fu abolita la Gazzetta degli ordini militari e pure la bacheca nazionale fu lasciata priva di alcun cenno sulle priorità militari. Quindi i soldati dovevano sparare sperando che il DO impostato dalla propria MU fosse stato scelto secondo un’intuizione corretta. E ciò è tutto dire su un gioco dove la parte militare ha grande importanza. In compenso in bacheca si poteva leggere di tutto fuorchè roba interessante per il comune cittadino.
Pure tutti i vari enti assistenziali furono banditi. Ma non solo ora, cioè durante il periodo della dittatura, l’e-italiano medio non poteva più usufruire di nessun servizio informativo ed economico, ma fu pure vessato dalle tasse più inique che potessero esistere. Tasse su tutto. Dal lavoro al mercato colle cifre più alte che potessero mettere. Di sicuro se il gioco avesse permesso di mettere una tassazione ancora più alta, essi l’avrebbero approvata. Lo scopo era quello, come fu anche ammesso una volta da loro stessi, di far fuggire all’estero i vari oppositori oppure di farli deletare proprio. Tant’è vero che chi voleva prendere la cittadinanza e-italiana ma era solo sospettato di essere contro la dittatura venne messo alla porta, mentre, nello stesso tempo, gente che, invece, era straniera ma filodittatoriale poteva entrare liberamente.
E come dimenticare i vari tentativi di TO (take over) fatti ai maggiori partiti di opposizione? Alcuni riuscirono, altri no. Perché per Nio non esistevano avversari politici ma solo nemici da annientare. Per loro noi dovevamo sparire e basta. Purtroppo c’è stato chi ha davvero lasciato il gioco annoiato da tanta arretratezza culturale. Molti giovani furono costretti a fuggire all’estero. Ma io, insieme a diversi compagni di partito e della Brigata Partigiana, no! Sapevamo che se fossimo partiti pure noi non sarebbe rimasto più nessuno in e-Italia quando questi neo-barbari sarebbero scomparsi. E così siamo rimasti qui a resistere, nonostante le grandi difficoltà, come sulla riva del Piave o sui monti durante le ultime guerre mondiali. Non potevamo dargliela vinta a quattro neofascistelli che, in virtù di quattro euro che potevano permettersi di buttare su un gioco come questo, si credevano i padroni del mondo. Addirittura sono arrivati a vantarsi di avere fondato in eItalia un impero quando in realtà si trattava solo di una manciata di bot che controllavano a far sì che si potessero vincere slealmente territori su territori.
Ne combinarono così tante che è probabile che me ne stia scordando pure qualcuna e qualche altra la ometto proprio per non farla troppo lunga. Aggiungo solo che l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso per gli admin, i quali forse gli facevano passare tutto grazie ai vari soldi che questi qui ci spendevano (o forse erano proprio assenti, chissà), fu l’uso che essi fecero di tutti i loro account per sparare all’infinito sfruttando un bug del gioco. Così, come comparvero, così scomparvero, bannati per sempre. E oggi possiamo finalmente festeggiare la Liberazione del nostro amato e-Paese.

Speriamo solo che gente come questa non ritorni mai più. Perché basta poco a distruggere una comunità, come abbiamo di recente sperimentato a causa loro. Ma, come già detto all’inizio, ci credo poco. La storia, a causa della bestialità umana, si è sempre ripetuta. Sta alle nuove generazioni restare sempre in guardia affinchè gli errori dei loro predecessori non si ripetano.

Buona festa della Liberazione a tutti e, ora e sempre, Resistenza!