Investire per un futuro

Day 2,266, 09:41 Published in Italy Italy by Dora85

Della definizione dello Stato ho già parlato nel precedente articolo, ma lo Stato non è solo una definizione, come nella realtà, anche qui lo Stato può-dovrebbe-offre dei servizi. Possiamo dire che questi servizi (quelli principali quanto meno e più importanti) “offerti” dal nostro Stato sono l’EI, l’ENPS e il nuovo EPS (o come cazzo si chiama cerca).



Nella realtà? Lo Stato offre molte più cose, prende, ci prende, molti più soldi, spesso per servizi seppur utili e funzionali non certo equiparati come qualità alla spesa sostenuta dai cittadini, quante volte ci lamentiamo tutti quanti? Quanti si lamentano di pagare le tasse per lo schifo di servizi che ci sono? Quanti dicono che invece non le pagano proprio per lo schifo di tali servizi?

In game? In game le tasse sono “obbligate” per chi è cittadino eitaliano, sappiamo che sono poche, molto poche rispetto a quello che vorremmo o servirebbero, ma sappiamo anche tornando a sopra che i servizi offerti sono “limitati” a principalmente tre cose.



Nella realtà, ci si lamenta soprattutto della qualità di questi servizi e sappiamo bene che bisognerebbe investire e molto per migliorarne la qualità, invece continuiamo sempre a sentire di tagli, risparmi, mancanza di soldi e inevitabile decadenza della qualità di questi servizi, delle strutture, o di servizi parzialmente o totalmente tagliati, sappiamo tutti benissimo dove ci ha portato questa mancanza di investimenti, dove ci sta portando questo continuo tagliare, a un punto di non ritorno dove non ci sarà più nulla da tagliare perché saranno stati tolti tutti i servizi, ma continueremo, state certi, a pagare le tasse che come sappiamo invece aumentano sempre più in maniera esponenziale e assolutamente non proporzionata alla qualità e quantità dei servizi. Ci lamentiamo e vorremmo ogni giorno che fosse diverso, che si potesse fare qualcosa per far si che sia diverso, ma sappiamo anche che è molto complesso e che non basta la semplice volontà di poche singole persone, o desideri personali di alcuni, soprattutto contro interessi, di potere ed economici, di molti.

In game? Direi che nonostante siamo su un giochino, siamo messi praticamente uguale alla realtà. Con la differenza sostanziale che siamo su un giochino, che siamo pochi, abbiamo avuto-abbiamo-avremmo la possibilità di fare invece le cose diversamente, per bene e di migliorare e migliorarci.



Prendiamo ad esempio l’ENPS, l’enps è nato in maniera praticamente autonoma e a costo “zero”, seppur rinascendo da un antico “welfare” che qual cosina aveva seppur poco, l’ENPS va avanti gratuitamente, con donazioni, vi sembra normale? Può un servizio dello Stato, funzionare senza il supporto dello stesso Stato e degli stessi cittadini quindi? Perché non si è investito nell’ENPS, perché non lo si fa?
Ma vi immaginate un ENPS che riuscisse in maniera autonoma a produrre sempre più cibo fino a soddisfare il fabbisogno giornaliero dell’intera D1 italiana? Perché no andando avanti anche della D2? Magari anche con qualcosa di “avanzo” che può essere usato per armare mercenari o per fare liquidità per lo Stato e renderlo così non solo più funzionante ma anche economicamente più solido e ricco, oltre che molto più “attrattivo” per i nuovi anche di altri paesi e per gli stessi altri paesi? Quel fabbisogno che andrebbe oltre che a fornire cibo a tutti anche a fornire ricchezza ai “nuovi”, ricchezza in senso di risparmio nel cibo, nelle aziende di cibo, nelle raw di cibo, quindi anche nell’avere più “salute” da sfruttare per combattere e quindi fare più danno per lo Stato, ma soprattutto quel risparmio che permetterebbe ai nuovi di fare da soli i Training, senza così bisogno nemmeno dei prestiti (a fondo perduto o meno che siano, mai capito il senso del fondo perduto nella realtà, figuriamoci in un giochino). Ma invece c’è chi preferisce a battere il tasto su un mero prestito, che anche a voler esser buoni nel 50% dei casi finisce perso, invece che creare una vera e propria ricchezza, un vero e proprio sistema che permetterebbe ben altro e ben di più, in un futuro lontano potrebbe anche permettere il vero prestito a fondo perduto senza che lo Stato si rovini…

Certo, non è una cosa che si fa dall’oggi al domani (o in 30 giorni di un singolo mandato di governo), certo nessuno ha i “miliardi” che servirebbero per farlo di botto… ma se non si inizia… se non si inzia anche con poco, poco a poco, gold per gold, ma che siano investiti sulle strutture, sulle fabbriche, per produrre e non per rattoppare. E se si fosse iniziato già dalla nascita dell’ENPS? Mettiamo anche conto solamente di 10 fabbriche q1 di panini al mese (l’equivalente circa della media con due regioni della salva italia… tanto per non investire risorse in più che invece si dovrebbe eccome fin quando ce ne sono). A oggi? C’era un ENPS, uno Stato che era in grado già di produrre panini in una discreta quantità.

Certo forse sarebbero stati tempi ancora più bui, qualche battaglia vinta in meno, qualche regione qui e la in meno, ma avremmo avuto un futuro, avremmo avuto un progetto, stavamo soffrendo ma lavorando per un futuro di certo migliore, un futuro più ricco. Anche perché non mi sembra che fino ad adesso siamo arrivati da qualche parte… forse abbiamo avuto qualche congresso che invece non avremmo avuto… ma per farci cosa? Per soddisfare qualcuno con sete di poltrone (che è evidente colpisce anche chi si propone come nuovo e chi inizialmente combatte questo e poi invece si ritrova ad essere tra i primi seduti…)



Vogliamo parlare dell’Esercito eItaliano?
Se l’Esercito ancora è qui, oltre al grande lavoro che viene fatto giornalmente, lo si deve indubbiamente ai tempi passati dove bene o male, tanto o poco, qualcosa sulle infrastrutture dell’Esercito veniva investito dallo Stato e ha fatto sì che si creasse nel tempo una base per fornire e garantire questo servizio.
Ma da quanto tempo è che non riceve più niente? Da quanto tempo è che si legge dapprima di volerlo cancellare per molto tempo, poi da poco si è iniziato a leggere invece anche lì di tagli, risparmi, problemi… ma NESSUNO ha mai osato proporre di ricominciare a investire… è evidente il conflitto di interessi tra politica e mu private di molti (se non quasi di tutti) di cui nessuno osa parlare.
Immaginate se avessimo continuato ad investire, cifre diverse, proporzionate ai tempi che correvano, sulle infrastrutture dell’EI.
Immaginate un EI talmente ben messo che riuscisse a rifornire i propri soldati nel migliore dei modi, magari con un utile notevole, sfruttabile per lo stato, per gli MPP, per armare i mercenari, o per mandare avanti nuovi progetti come poteva essere l’ENPS investendoci sopra, creare altra ricchezza, o per fare i tanto sbandierati prestiti per i traning.
Senza dimenticare che se l’EI riuscisse a rifornire a pieno i propri soldati essi come per l’ENPS risparmierebbero soldi e salute che potrebbero investire in maniera autonoma sui Training, o sulle barrette o altro…
Senza poi andare a considerare che un esercito statale ricco che si possa permettere armamenti migliori potrebbe attirare anche giocatori stranieri, o i “mercenari” a farne parte, avendo così più soldati, più combattenti per i DO dello Stato, più movimento economico all’interno del paese…

Perché nessuno ne ha mai parlato?
Perché nessuno ha mai osato riprorre di ricominciare a investire anche un minimo sui nostri servizi e sulle nostre infrastrutture?

Perché vi scannate solo tra voi, o rompete l’anima con dei prestiti inutili, o pensate ai congressi o alle poltrone, o parlate sempre di baby boom quando poi sono pochi quelli che rimangono a giocare e il “grosso” sono chi gioca da più tempo e andrebbe anch’esso tutelato e migliorato e tentare di farcelo rimanere a giocare, quando magari i nuovi iscritti dopo 2-3-6 mesi di entusiasmo smettono e così va tutto perso invece ci sono giocatori che ci sono da 1-2-3-4 anni e prima o poi smettono se non si considerano mai e si lasciano a loro stessi? Sapete benissimo quanti italiani ci stanno sparsi in giro abbandonati a loro stessi…



Fate i conti, fate quello che vi pare, ma fate! Iniziate a fare qualcosa!
Normale che ci voglia tempo per fare qualcosa di grande, ma se non si inizia, se non si fa un poco per volta non ci si arriverà mai, non mi sembra che non farlo sia stato utile o ci abbia fatto svoltare… vorrei che qualcuno ricominciasse a ipotizzare qualcosa di simile, so che qualcuno d’accordo con me c’è già sotto sotto… vorrei che fossero sempre di più e che i “politici” iniziassero a considerare questo cambio di rotta, anche iniziando da poco ma iniziando, progettando, pensando a un futuro che altrimenti non avremo (e già non abbiamo).
Poi magari ci si lamenta che siamo una “colonia” dei croati, o che andiamo dove tira il vento, o che da soli non possiamo fare niente… per forza… tiriamo a campare… iniziamo a fare qualcosa, ci vorrà 1 anno? Ce ne vorranno 2? 3? Proviamoci… iniziamo…

Non venite a dire che lo dico solo perché sto in EI, perché col discorso non c’entra proprio nulla, in EI ci dovremmo stare TUTTI, tutti quelli che vogliono veramente uno Stato, tutti quelli che vorrebbero veramente un unità nazionale e popolare per combinare veramente qualcosa per la nostra eNazione.

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