Riflessioni sulle elezioni congressuali

Day 1,926, 02:26 Published in Italy Greece by InnoDC

Buongiorno a tutti!

Con un po’ di ritardo rispetto alle elezioni, per problemi tecnici, pubblico questo articolo di analisi sulle elezioni.

Iniziamo con i dati sull’affluenza:
Hanno votato 516 cittadini; un dato che si è mantenuto sostanzialmente costante rispetto alle elezioni presidenziali del 5 febbraio. Numeri comunque in crescita nel lungo periodo, conformemente al baby boom verificatosi tra gli ultimi mesi del 2012 e quest’inizio 2013.

Passiamo dunque ad un analisi dei partiti:

1) Partito Comunista eItaliano (sostenuto da IESO)

Voti totali = 135

Iscritti totali = 198 + 34 = 232

% Voti su totale iscritti = 135/232 = 58,19%

Peso relativo degli alleati = 20 voti su 135

2) Rinascita eItaliana

Voti totali = 121

Iscritti totali = 144

% Voti su totale iscritti = 121/144 = 84,03%

3) Aquila et Gladius

Voti totali = 102

Iscritti totali = 94

% Voti su totale iscritti = 102/94 = 108,51%

4) Lux et Ratio (sostenuto da LGeI)

Voti totali = 93

Iscritti totali = 102 + 74 = 176

% Voti su totale iscritti = 93/176 = 52,84%

Peso relativo degli alleati = 39 voti su 93

5) Libertà eItaliana

Voti totali = 65

Iscritti totali = 100 + 37 = 137

% Voti su totale iscritti = 65/137 = 47,45%

Peso relativo degli alleati = 18 voti su 65

Questi dati statistici permettono di fare alcune osservazioni.

Innanzitutto queste elezioni hanno confermato un dato che dovrebbe far riflettere qualcuno: non è il numero degli iscritti a determinare il successo elettorale. Questo risalta bene dalle diverse percentuali di partecipazione nei singoli partiti alle elezioni. Prendiamo l’esempio di Aquila et Gladius: un partito serio, con una rigida gerarchia ed idee chiare, che non si è mai svenato per raccogliere iscritti, ma dove le persone entrano perché evidentemente capiscono che è un partito che fa per loro. Un partito che ha preso più voti del numero dei suoi iscritti, perché certamente tutti i partiti ricevono anche del sostegno esterno, da chi non è iscritto, ma partecipa alla vita politica; e il resto l’ha fatto l’altissima partecipazione. Un buon dato anche per Rinascita eItaliana che è riuscita a ripetere il risultato delle scorse elezioni, nonostante un calo evidente degli iscritti. Tutto ciò conferma quanto detto sopra. Diversa la situazione degli altri partiti…
Il Partito Comunista eItaliano conferma la sua media, sono dati simili a quelli che ho osservato mesi fa. Sono il primo partito come voti ed iscritti, ma si portano dietro un alta percentuale di iscritti che non partecipa alla vita politica, per scelta o per non curanza questo non lo so, però il dato è questo.
Ancora peggiore la situazione degli altri due partiti, i quali hanno puntato fortemente sull’aumento degli iscritti, ma ciò evidentemente non ha pagato. Però è bene distinguere i due casi:
Per quanto riguarda Lux et Ratio bisogna fare due osservazioni opposte; se da un lato questi dati debbano essere presi con le molle perché il partito è relativamente giovane ed ha bisogno di tempo per organizzare il consenso, è anche vero che in genere LGeI riesce ad ottenere un consenso molto elevato (anche esterno) alle elezioni e quindi viene il dubbio che da sola abbia quasi portato tutto il bottino di 93 voti e che in Lux et Ratio il problema sia più grave di quello che appare.
Per quanto riguarda Libertà eItaliana, si deve parlare di un ritorno al passato. Negli ultimi mesi il partito, nonostante un netto calo degli iscritti, aveva ottenuto buoni risultati e un alta partecipazione. Adesso sembra di essere tornati al primo periodo del partito, quando questo era secondo come numero di iscritti, ma la metà non votavano. Allora c’era chi accusa LeI di creare fakes, teoria mai dimostrata, però viene qualche dubbio su come sia possibile questo dato così basso.

Una seconda osservazione, non tanto sul voto, riguarda il sistema dei partiti. Dopo questo elezioni, una domanda è tornata con forza di attualità…

“A quale scopo tutti questi partiti?”

Siamo una nazione con relativamente pochi iscritti e la partecipazione è bassa, soprattutto a livello politico. Quindi a quale scopo questa eccessiva frammentazione? Ogni mese nascono nuovi partiti, ma quante volte abbiamo assistito a fusioni di due partiti per dar vita ad un soggetto unico? Una volta l’anno scorso…a fronte di decine di nuovi partiti…

La risposta potrebbe essere: “Fondiamo nuovi partiti perché abbiamo idee diverse”

Bene queste elezioni smentiscono questa tesi…
Se veramente i partiti avessero idee diverse, in congresso avremmo rappresentanti solo di 5 partiti.
Nella realtà è consuetudine di diversi partiti, aiutare i più “bisognosi” fuori dalla top5, ad assicurarsi una poltrona. Ma la domanda allora è, “Perché due partiti diversi?”
Fin da quanto IESO era in top5 e io nel Pce, i due partiti andavano sempre in coppia. Ma quali sono le differenze tra i due partiti? Non ci sono, nemmeno nella scelta dei candidati. Ma allora che senso ha che un partito morto come IESO continui ad esistere, trasferitevi nel Pce o dove altro vogliate e avremo un bel partito in meno. E magari il Pce ne guadagnerà in idee. Perché se da un lato i membri di due partiti possono avere idee diverse e la convivenza può essere difficile, dall’altro lato persone con idee diverse si arricchiscono a vicenda, a patto che sappiano mediare e rinunciare, cosa non certo facile per molti, e a beneficiarsi è il partito, a livello di idee e programmi.
Un discorso simile a quello del Pce vale anche per LeI, visto che non vedo differenze con il Partito della Libertà…anzi credo che i fondatori abbiano preso l’idea per il nome dallo stesso soggetto politico…
Diversa invece la situazione per Lux et Ratio…
Grazie anche a loro, avevamo la possibilità di portare un po’ di aria nuova in Congresso, tenendo lontano quei poltronari di LGeI finiti in sesta posizione…invece no…perché hanno deciso di ospitarli, quindi li avremo anche questo mese…tanto è una questione di tempo…non appena qualche partito si sgonfierà, loro torneranno…però almeno avremmo passato un mandato più tranquillo…e vabbè…

Altre considerazioni importanti da questi dati non si possono trarre, non mi sembra almeno…

Chiudo rivolgendo un appello a chi gestisce il forum eItaly. Io non ho intenzione di rischiare il mio pc e i dati in esso contenuti, quindi vi chiedo di fare un nuovo forum dove il congresso può essere ospitato. Fino ad allora, non parteciperò ai lavori del Congresso.

Grazie per l’attenzione.

Innocenti