[PDS] Statuto

Day 3,406, 08:11 Published in Italy Italy by Dario Carcano


Come avevo anticipato nel mio articolo di ieri, pubblico su questo nuovo numero il manifesto completo del mio nuovo progetto politico, il Partito Democratico della Sinistra.

Statuto del Partito Democratico della Sinistra
Titolo I – Fondazione e principi


Il Partito Democratico della Sinistra, erede politico e ideale del dissolto Partito Social Democratico, nasce per raggruppare tutte le persone che si definiscono di centro-sinistra, che hanno a cuore il Sociale e che pensano agli altri, nasce per tutte quelle persone che in eRepublik vogliono più sinistra.
I principi del Partito Democratico della Sinistra, espressi nel suo Statuto, devono essere condivisi non solo nella vita politica all’interno del partito, ma anche nella vita quotidiana. In questo Partito, infatti, ognuno ha la possibilità di ricoprire qualunque ruolo. Il PDS rifiuta qualunque impostazione gerarchica, oligarchica o gerontocratica, e si riconoscono come valori assoluti la democrazia e l’egualitarismo.
Tutti i membri del Partito Democratico della Sinistra possono partecipare alle risoluzioni ed alle scelte da intraprendere su qualsiasi decisione dello stesso, che possono essere delegate a singoli membri solo nei casi previsti in questo Statuto e che, comunque, possono essere in ogni momento valutate dal Assemblea.

Titolo II – Partecipazione e democrazia interna

Art. 1 – Assemblea di Partito
Gli iscritti al PDS, fanno parte automaticamente dell’assemblea, cui spetta assumere decisioni inerenti alle iniziative, alle finanze e allo statuto, L’assemblea nomina il Presidente di partito e decide l'appoggio alle candidature alla presidenza della nazione o al Congresso. L’assemblea si esprime attraverso discussioni e, se necessario, votazioni a maggioranza. Ogni decisione presa a maggioranza (semplice o assoluta) diviene la posizione ufficiale del partito, da seguire e rispettare, l’assemblea è la sede delle discussioni, fuori tutti uniti!
Ogni proposta che coinvolga il partito dal punto di vista sociale, economico o militare può essere sottoposta al parere dell’Assemblea da qualsiasi membro: nessuna discussione ha priorità sulle altre ed ognuno ha diritto ad essere ascoltato per quanto il suo parere si possa discostare dalla maggioranza.
Inizialmente colui che presenta la proposta al dibattito collettivo può decidere per quanto si dovrà protrarre lo stesso, nell’interesse che tutti i membri si possano esprimere e che abbiano il tempo di riflettere: se ciò non viene fatto il periodo di discussione sarà di tre giorni; per affari più urgenti il tempo di discussione sarà di un giorno.
È permesso il ricorso ad una votazione (la cui durata varia da uno a due giorni a seconda dell'urgenza), nel caso del riscontro di uno o più pareri contrari, ma ciò avviene qualora coloro che si sono espressi negativamente o i fautori della proposta ne formulino espressamente richiesta. È invece obbligatorio il parere dell’Assemblea attraverso una votazione per modifiche allo Statuto o al Manifesto, destituzione di un rappresentante o movimenti finanziari molto ingenti.
Le votazioni su singole proposte saranno a maggioranza semplice, mentre per le votazioni su:
a) Modifiche allo statuto
b) Modifiche al Manifesto (include nome e simbolo)
c) Modifiche su posizioni di principio e/o direttive già prese dal partito
d) Modifiche alle alleanze e Coalizioni (a meno che non siano richieste dal Presidente, in quel caso varrà la maggioranza semplice)
è necessaria la maggioranza dei 2/3 dei voti favorevoli alla modifica.
Il voto degli astenuti verrà considerato come contrario solo nei casi di votazioni che richiedano una maggioranza qualificata dei 2/3.

Art. 2 - Regole generali delle votazioni

Nessuna votazione che richieda il parere dei membri può essere dichiarata conclusa prima di 24 ore da quando sia stata aperta, indipendentemente dall'urgenza di questa.
Ad ogni votazione precede un dibattito, in discussione apposita, di durata non inferiore alle 24 ore.
Le votazioni sulle modifiche allo statuto non possono durare meno di 48 ore, e sono sempre precedute da un dibattito preliminare alla votazione non inferiore alle 60 ore.
I dibattiti non possono essere dichiarati conclusi se sono passate meno di 4 ore dall'ultimo commento al dibattito, e non può essere concluso tra le 23:00 e le 09:00.
La durata dei dibattiti e delle votazioni, a discrezione della Segreteria del Partito, deve essere riportata all'inizio della discussione.
Se uno o più membri del Partito fanno ricorso contro la durata della votazione o del dibattito, questa può essere prolungata per un tempo massimo di 2/3 della sua durata prevista, e per un tempo minimo di 12 ore. Alla Segreteria spetta il compito di riportare la nuova durata della discussione.
Se il 20% o più dei membri del Partito richiede un prolungamento della durata del dibattito o della votazione, la Segreteria ha l'obbligo di prolungarla.
Il mancato e provato rispetto dell'indicazione relativa ai tempi ed alle procedure implica l'automatica abolizione delle modifiche riportate, e la creazione di un nuovo dibattito e di una nuova votazione.

Titolo III – Il Comitato Centrale

L'organo di gestione è il Comitato Centrale costituito da uno o più rappresentanti che si occupano dell’amministrazione burocratica del Partito. L’assemblea designa i suoi membri tramite elezione i suoi membri nelle modalità espresse nell'art. 2.
Tutti i detentori di una qualunque carica sono destituibili mediante una votazione di 24 ore a maggioranza semplice, che deve essere preceduta da una discussione di non meno di un giorno. In casi di urgenza, come un reato contro i membri del partito, la nazione o le proprietà del partito, il Presidente ha facoltà di rimuovere un collega ed esporne le ragioni all’assemblea, che deciderà se confermare la sanzione o meno. In caso di effettiva destituzione, è necessario che il Presidente o chi ne fa le veci provveda al più presto a proteggere le proprietà del Partito come descritto nella relativa sezione.
Nel caso in cui un membro del Partito rivolga ingiurie o insulti di carattere personale verso un altro membro dello stesso, il presidente ha il potere di sospendere temporaneamente dal partito il responsabile. Entro 3 giorni la sospensione deve essere ratificata o meno dall’Assemblea. Le cariche interne al Partito, che insieme formano il Comitato Centrale, sono:
Presidente: è eletto il 25 di ogni mese tramite una votazione su eRepublik, ma la sua designazione avviene nel forum in seguito all’apertura di un’apposita discussione circa il 20 dello stesso mese. Egli esegue le decisioni dell’Assemblea nell’appoggio ad un candidato presidente, nella scelta dei parlamentari e nei rapporti con gli altri partiti. Il presidente ha diritto di scegliere altre cariche non previste dallo Statuto a seconda delle necessità (salvo delibera assembleare contraria, dopo che le nomine, in caso d’urgenza vengano emanate). Al Presidente spetta il compito di modificare lo statuto dando seguito alle sue modifiche. Il Presidente potrà ricandidarsi, fino ad un massimo di due mandati consecutivi. A seguito potrà ricandidarsi per altri mandati con la medesima limitazione, solo dopo, almeno un mese solare e non se un Presidente è dimissionario.
Vice Presidente: in game occupa il ruolo di Vice Presidente del Partito e, nel caso ce ne fossero due, anche quella di Consigliere del Partito. La designazione spetta all’assemblea, il voto si terrà il giorno seguente all’elezione del Presidente e non potranno candidarsi i membri risultati sconfitti all’elezione del Presidente. Egli assiste il Presidente in tutte le sue funzioni, facendone le veci in caso di assenza;
Segretario: In game occupa la carica di Segretario, è il responsabile della Segreteria del Partito Democratico della Sinistra, esercita la funzione di rapportarsi con i membri di altri partiti ed alle cariche istituzionali fino ad approvazione dell'Assemblea, quando, come da Statuto, tali funzioni passano alla Presidenza del Partito. Il Segretario stabilisce la durata dei dibattiti e delle votazioni in-forum. L'ufficio del Segretario del Partito Democratico della Sinistra è elettivo, e necessita di maggioranza semplice. Se la maggioranza semplice non viene raggiunta al primo scrutinio, si passa al ballottaggio tra i due candidati che hanno ricevuto più voti. In caso si raggiunga la parità nella seconda votazione, spetta al Presidente del Partito designare il Segretario tra i candidati che hanno ricevuto il maggior numero di voti;
Tesoriere: In game occupa la carica di Consigliere, è l’amministratore delle finanze del Partito, designato nelle stesse modalità del Vice Presidente, si occupa di mettere in pratica le iniziative economiche decise dal Collettivo e operare sul Monetary Market.
Responsabile all'informazione: In game occupa il ruolo di Portavoce del partito si occupa della propaganda del Partito attraverso il proprio giornale e coordina chiunque voglia partecipare alla stesura di un articolo: deve garantire articoli di propaganda o sulle elezioni ogni mese, e può accettare nella redazione chiunque voglia. La sua designazione avviene con votazione assembleare.
Capogruppo al Congresso: è scelto liberamente dai parlamentari del Partito, allo scopo di coadiuvarne i lavori, si occupa di verificare la posizione di ogni congressman sulle votazioni, cerca di trovare una mediazione per esprimere compattezza al Congresso, sollecita l'impegno dei congressmen poco attivi, segnalando al partito gli assenteisti. Può essere affiancato da un vice che lo aiuti nei suoi compiti. Egli s’incaricherà di tenere aggiornato il Forum per le istanze e votazioni del Congresso ed ha la facoltà di indire una votazione dei membri, se il gruppo dei Congressmen non ha dato una decisione all’unanimità, su qualsiasi altro punto la libertà è sempre di poter porre in votazione le decisioni da prendere. Se i parlamentari non giungono ad una decisione comune entro 5 giorni da inizio mandato, il Presidente è libero di nominare un Capogruppo, che dovrà essere votato dall’assemblea;

Titolo IV – Organi Nazionali

I candidati al Congresso si devono pronunciare a partire dal 15 di ogni mese in un’apposita discussione, e sono selezionati nell’ordine in cui hanno presentato la propria candidatura, sebbene si possa sempre fare un passo indietro a favore di un altro membro; inoltre ai più giovani è consigliato seguire i membri del congresso più anziani. Nella lista finale dei candidati, due dei posti tra i primi quattro è riservato a coloro non sono mai stati congressisti.
Se eletti, i neo-parlamentari potranno usufruire della sezione apposita del forum del partito per dibattere sulle proposte presentate in Congresso o sull’attività di Governo. Essi sono inoltre tenuti ad un’assidua presenza e ad educazione e competenza all’interno dell’assemblea: a questo fine vigila il capogruppo. Qualora una questione dibattuta in Congresso sia di dominio pubblico e necessiti di una risoluzione di tutto il Partito, sarà sottoposta al parere dell’assemblea, che può comunque esprimersi sempre sull’attività dei compagni congressmen, anche se il parere non è stato richiesto dal Capogruppo.
I candidati alla presidenza della nazione devono pronunciarsi in un’apposita discussione aperta il 20 di ogni mese: un membro del partito ha sempre precedenza su un esterno, ma la decisione finale spetta all’assemblea.

Titolo V – Rapporti e Alleanze

Tra i compiti del Presidente sarà quello di tessere le relazioni con gli altri partiti, stringere alleanze e proporre coalizioni, decisioni tutte queste, che dovranno essere messe in discussione e votate dall’assemblea.

Titolo VI – Finalità Costitutive

Il Partito Democratico della Sinistra intende portare avanti un rapporto molto stretto con tutte quelle forze, all’interno del Centro-Sinistra che vogliono davvero portare avanti idee progressiste e che sono disposte a collaborare.
L’espressione di un Presidente della Nazione verrà, salvo casi d’impossibilità o incompatibilità, stabilito con le forze, con le quali si è costruita questa rete di contatti.