Il Meraviglioso mondo eItaliano...
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Federico Fato
Gentili eCittadini e Carissimi 8 lettori,
dopo qualche giorno di pausa per le vostre menti, non sono così sadico da pubblicare articoli quotidianamente, torno a scrivere su questo piccolo spazio per porre delle considerazioni su quello che potrei definire uno dei peggiori problemi che l'eItalia ha e di cui non riesce a liberarsene:
La Politica.
Mi sono bastati i due mesi di iscrizione e gioco intenso, nonché partecipare alla vita interna mio Partito ed entrare in Congresso, per capire come la situazione politica eitaliana sia in pessime condizioni per gli atteggiamenti che tutti i giocatori hanno nei confronti delle idee e delle opinioni degli altri eItaliani.
Qualche settimana fa, nel mio giorno di reclutamento per ReI,ho ricevuto una risposta via mp da un utente non nuovo ma senza partito, che mi diceva brevemente per quale motivo non voleva immischiarsi nella Politica eItaliana e nei partiti attualmente esistenti:
"I Partiti e la gente non guarda alle idee, ma vota e giudica perché è quel Partito a presentarla".
Ora, la mia data di iscrizione mi permette di avere un sacco di privilegi e soprattutto mi permette di ignorare quali sono le cause di astio che possono esistere fra i Partiti eItaliani, ma mi permette comunque di notare che tutto quello che mi diceva quell'utente in MP è maledettamente vero!
Se dovessimo riassumere le attività principali e preferite dagli utenti eItaliani, non tutti ovviamente, potremmo schematizzarle in questa lista:
1. Trollare e creare flame nei commenti degli articoli di altri Partiti, attaccando gli avversari con le solite "menate" (nessuno escluso, anche Inno ovviamente).
2. Votare contro ogni idea nuova che viene da un determinato Partito "X", perché è X a presentarla, invece di discutere e apportare idee in una maniera quanto più vicina possa essere alla convivenza civile fra cittadini di uno stesso Stato.
Se c'è una cosa che danneggia tutte le comunità, non solo in game, è il non sentirsi parte di una stessa comunità nonostante le idee diverse che si hanno.
Mi chiedo seriamente perché in un gioco viene così difficile esprimere la propria opinione senza cadere sempre in stupide provocazioni, commenti off topic e giudizi non costruttivi.
Se non riusciamo a capire che non è questo il modo in cui dovremmo giocare e divertirci insieme battendo le altre nazioni, quando lo scopriremo sarà troppo tardi.
P.S.
Invito tutti i gentili utenti che sono pronti a scrivere i soliti commenti dispregiativi verso gli altri Partiti, qualsiasi partito, di ignorare questa pagina e di passare avanti 🙂
(vedasi i raccapriccianti commenti letti nell'articolo sul PdC).
(Sì, avete indovinato. Un altro esaltato proveniente da ReI u.u)
Comments
pole
E' vero, anche se il problema è probabilmente più complicato.
Io credo che il gioco sia una trasposizione di come siamo anche nella realtà. Nel senso, è un fatto culturale quello che gli italiani devono menarsi invece di discutere civilmente. Non lo si cambia di certo su erepublik.
Comunque, finchè si rimane all'interno dei limiti della decenza e non si offende, finchè non si travalica il gioco, il flame è divertente. E non è sbagliato flammare. Quello che ci frega è che molte persone non prendono tutto ciò come deve essere preso, ovvero come un gioco. I rapporti si radicalizzano e di conseguenza sei portato ad avere dei pregiudizi verso il tuo avversario politico.
E se devo, infine, evidenziare un altro punto è certamente la mancanza di trasparenza, di correttezza, di informazione che tende a dividere la community in micro-gruppi.
Credo anche io che sia un fatto culturale quello italiano, ma è una cosa che si può facilmente limitare semplicemente imparando a dire la propria senza insultare gli altri.
Il flame è divertente quando è fine a se stesso, e non quando diventa il fulcro di ogni proposta o di ogni idea, facendo passare queste ultime due in secondo piano (e succede praticamente sempre).
Ma il flame è diverso dagli insulti. Ad insultare sono solo in pochi e basta ignorarli.
Il flame non è mai divertente, è intolleranza e violenza verbale e viene utilizzato come strumento di lotta alle idee altrui.
Inoltre esiste purtroppo un altro fenomeno deleterio: la calunnia.
E' buonismo ipocrita sostenere che flame e magari anche calunnia siano accettabili e l' insulto sia il male.
E' il contrario. Flame e calunnia, infatti, manipolano l'opinione pubblica condizionando i soggetti destinatari. L'insulto invece è egualmente censurabile ma, essendo oggettivamente riconoscibile e quindi isolabile, crea meno danni.
Questo è quello che fate voi. Ben lontano dal buon flame che significa prendere in giro e farsi due risate per i fail degli altri asd
Hai proprio ragione...
v
V
Ti riferisci al mio articolo?
L'unico riferimento al tuo articolo ( e al Bollettino del Congresso) è per i commenti che ci sono sotto.
si si quello intendevo, ok
V
è proprio per questo motivo e per questa community mediocre che mi sono distanziato dalla politica e gioco in 2 click ormai.........
Io invece sono del parere opposto, anche se fossi l'unico che non insulta continuo a dire quello che penso e a portare avanti le mie idee a mio modo al di la di quello che fanno gli altri e sono orgoglioso di ciò 🙂
Io sono per il vivi e lascia vivere, ignora chi non merita considerazione, alla fine si stufa e sparisce, tanti flame per professione che non facevano altro che questo ora son spariti da erep 🙂
Commenti raccapriccianti?
Ah, mi manca l'epoca in cui se avevi un'età del genere (nel gioco), per esprimere un parere dovevi chiedere il permesso :as😛
A cosa ci hanno ridotto tre anni di buonismo. Siamo una comunità delirante, dove il primo che passa (e no, non mi riferisco allo ziopony) è Iddio sceso in Terra, il grande genio, il grande opinionista, colui che SICURAMENTE sa cosa è giusto.
D'altra parte l'età media è 15 anni, che ci posso fare.
Non ci vuole né Iddio sceso in Terra, né il grande genio, né il grande opinionista per capire che nella politica eItaliana non si parla di idee ma di quanti tesserati ha un partito, quali "scaramucce" sono state fatte e da chi e cazzate varie..
Ah, e la storia dell'esperienza non attacca 🙂
Si vede che non hai capito davvero granché.
Il problema non è certo il flame. Il problema è che nessuno capisce una mazza del gioco (con poche eccezioni), perché non c'è alcun desiderio di capire il passato per realizzare un futuro; ma, appunto, il primochepassa (e nuovamente perdonami ziopony) ha pienamente ragione, ha pienamente compreso.
Il flame c'è sempre stato, ed ha fatto più bene che male. Ha sicuramente generato un sacco di divertimento, poco ma sicuro; quanto a danni tangibili, non ne ho mai visti. Quelli li ho visti fare con scelte sciagurate, che hanno generato flame, ma che certo non erano generate dal flame.
Se vuoi ti porto un po' di esempi di scelte sciagurate, e di quelle possiamo discutere. Non di Reghium che fa il bamboccio, o di Winston che si dimette.
Partiti tutti. Convertitevi alla Sacra Rotella. Solo lei e' la Via.
V
è pochi giorni che ho cominciato a giocare e sto ancora cercando di capire i vari meccanismi, e quale dinamicità offra questo gioco.
noto però con rammarico si la frammentazione politica (arrivano MP che invitano a iscriversi a partiti solo per non esser infastiditi da altri giocatori) ma anche e soprattutto una divisione tra le varie fazioni militari..
chiedo mestamente quale bisogno ci sia di avere tutti questi eserciti?
girando qua e la poi, mi è capitato di imbattermi in discussioni dove alcuni non partecipano alle attività militari giornaliere per scelta, per poter esser economicamente più avvantaggiati...
bene, questi almeno non potrebbero contribuire obbligatoriamente con donazioni? io fatico nel mio piccolo nel cercare di contribuire alla causa, ma come è possibile perdere tutte le battaglie? soprattutto quelle di grado superiore? qui mi viene il dubbio che alcuni stanno solo a guardare...
siamo nell'era dei bimbiminkia, che cosa volete spettarvi
però c'è una cosa bella... sarà sempre peggio
Emigra
Troppo facile 🙂
Guarda e' l'unico modo per poter combattere pro italia piu' facilmente anche se perdi le truepatriot ma almeno non hai problemi economici 😉
V
Sai cosa mi ha colpito di tutto l'articolo? La frase conclusiva dove dici "Un altro esaltato proveniente da ReI"
Beh secondo me è proprio qui l'errore che commettiamo molti di noi, persone tendenzialmente fedeli ad un gruppo, che si legano ad una fazione difendendola a spada tratta, cercando di fare proseliti, delegittimando gli avversari, difendendo ad oltranza le ideologie del gruppo. Siamo spesso una massa di pecoroni, gente magari con dentro tanto da dare alla nazione, ma che spesso ne fa più il male che il bene di questa.
Sai qual'è il disgusto che provo personalmente per la e-politica e-italiana? Che spesso è fatta di persone a cui interessa solo apparire, prendere le medagliette, voler fare al di la delle capacità e questo porta poi all'elezione di PP Taroccati, di CM assenti, di ministri incompetenti e di CP fantocci.
Quando si parla di nabbi non credo che ci si debba riferire al tempo di permanenza su e-rep ma a quali capacità personali (spesso innate) uno dispone e verso quali settori queste vengano rivolte.
Uno può essere nabbo in qualcosa tutta la vita, oppure uno può essere un genio in un settore ma se viene impiegato in un altro dare risultati prossimi allo zero.
Questo per dire cosa, che il sistema rotazionale tanto esaltato in alcuni partiti porta spesso a rivestire cariche da persone magari tanto disponibili, ma spesso anche tanto incompetenti.
Per questo spesso ci si stanca, si abbandonano i partiti, la politica e a volte la nazione.
Che fare allora fondare un partito dei senza partito? Sarebbe il cane che si morde la coda.
Allora ci si informa nell'ombra e si vota spesso il meno peggio. Purtroppo non vedo un futuro o una via di uscita a meno che venghino fuori quelle persone eccezionali e rarissime, carismatiche e competenti che grazie alle loro capacità riescano a tirare fuori il meglio da ognuno, ricostruendo una nazione e una comunità ormai allo sbando ed alla mercè del nulla.
Fintanto che in e-Italia ed in Italia non verrà messo in
...piedi un sistema fondato sulla meritocrazia sarà tutto inutile.