Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola.

Day 4,270, 13:11 Published in Italy Italy by Giacomo Canale


In questo gioco chi si iscrive lo fa per giocare, per passare il tempo dopo il lavoro MA...il grosso ma è che c’è una fazione politica, attualmente quella di maggioranza, che crede che con il potere dei soldi, con l’arroganza e insulti verso i giocatori di poter comandare.
Il gioco però deve essere di tutti, la community deve essere gestita da tutti non da pochi.

Essere leader Significa saper organizzare il lavoro di una comunità ma anche poter ascoltare e dare voce a tutti quanti.
Titan in questo non è capace e quelli che lo seguono lo fanno perché hanno paura di sparire nell’oblio...”Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola” una frase di un grande uomo che si adatta alla circostanza attuale, Paolo Borsellino.

Io spero che la dittatura possa finire presto perché la Democrazia è la cosa più importante che una community ha bisogno e chi incolpa Innocenti di aver fatto un Colpo di Stato vorrei ricordarlo che lui ha potuto farlo perché in quel momento il gioco lo permetteva, e poi ammettiamolo nella chat del congresso Titan ha sempre insultato che esprimeva il proprio parere, anche in modo pesante.

La Democrazia è partecipazione, la Democrazia è la possibilità di dare a tutti una voce senza comandare ma aiutando chi è in difficoltà.

Andare in Asteria è stata la scelta più sbagliata, perché abbiamo tradito degli alleati storici, dopo tanto tempo siamo senza regioni e siamo senza un congresso.
È fondamentale firmare un trattato di pace, ricompattarci come community democratica, perché se per crescere deve giocare solo una fazione questo non va bene, tutti ne hanno diritto.
Continuerò a rimarcarlo perché gli insulti di persone che si stanno dimostrando bambini non hanno senso.

Io spero che il PCE ritorni in se e faccia opposizione a Titan perché attualmente lo sta tenendo su, e questo per il nome che portano non va bene.
Lotterò per la Democrazia contro un prepotente che gioca con il terrore, che quando è alle strette insulta perché non sa che fare.