[UNIONE] CHIARIMENTI e delucidazioni in merito all'ESPULSIONE di Atlius

Day 3,527, 23:45 Published in Italy Italy by Atlius DC

Buongiorno cari cittadini, ma soprattutto buongiorno ai membri del partito da me fondato: Unione.
Quest'oggi vorrei illustrarvi per filo e per segno la ridicola tarantella che si sta protraendo nel nostro partito a causa dell'insensata voglia, da parte dell'attuale PP Adriano De Meis, di "espellere" il fondatore di Unione da Unione.

"Qualcosa avrai fatto per essere espulso!!!11!!11", beh se c'è un'espulsione sarebbe quantomeno doveroso esporre per quale motivo un membro viene escluso dalla vita dmocratica del partito. Adriano De Meis, coi suoi fedelissimi, l'ha fatto, perciò direi di andare ad analizzare i motivi per i quali il sottoscritto è stato allontanato dal Partito.

Vi prego di leggere con attenzione e di seguirmi passo passo se volete sentire DAVVERO le due campane.

Dunque, la storia comincia quando viene approvato uno Statuto non si sa come non si sa dove, non si sa da chi. Viene detto che è stato approvato su Discord da tutti i membri attivi. Ora, già capirete che se io non ne sapevo nulla significa che non tutti i membri attivi ne erano stati informati.

Successivamente a ciò cominciano i miei screzi con Adriano, in PM, e lui confessa di avere un certo risentimento nei miei confronti perché dopo il mio ultimo mandato da CP sono sparito e andato in 2click. Ha ragione, diversamente da lui io non nego le ragioni del prossimo. Chi ha fatto il CP sa perfettamente che il ruolo richiede un impegno di tempo consistente e non è raro che un CP uscente vada in 2click per quanlche tempo. Ma addirittura provare risentimento per una cosa del genere!!! Non scherziamo. Adriano aveva capito che senza di me poteva prendere in mano il Partito e se me lo avesse detto io lo avrei benedetto con tutto quello che di benedicente il mondo degli uomini può aver partorito. Davvero.

Ho sempre affermato che Unione doveva essere in grado di reggersi anche senza di me, che ci voleva un impegno collettivo e non solo quello mio, cioè quello del fondatore. L'ho sempre detto. Ma da qui a espellermi direi che ce ne passa...

Poi arrivano le scorse elezioni per CP e Adriano si candida a nome del Partito senza che (ancora una volta) TUTTI i membri siano coinvolti nella scelta del candidato. Quindi abbiamo un PP che si candida a CP e che successivamente alla sconfitta si ricandida a PP. Il desiderio di onnipotenza soggiace a queste scelte.
Nel momento in cui mi azzardo a dire che quella candisatura non è valida perché non è stata discussa collegialmente da TUTTI i membri attivi ecco che vado messo a tacere.

Viene proposta una riunione in cui dovrei essere presente anche io e dove anche io vorrei essere presente per difendere le mie ragioni. Purtroppo non posso esserci quella sera. La riunione si fa lo stesso. Viene deliberata la mia espulsione senza che io possa difendermi. Questo sì che è lo spirito di "Unione".

Ma non vengo espulso senza ragioni.
Ecco quello che Adriano scrive nel PM di Partito (PM che è stato chiuso in seguito alla mia espulsione perché sentire quello che avevo da dire era troppo troppo rischioso):



Analizziamo le assurdità che mi vengono contestate.
1) Uso dei banner di partito
Ma è ovvio che io possa usarli, li ho creati io. Sono una mia proprietà intellettuale e come tale ne dispongo come voglio. Senza contare che, essendo il fondatore di Unione, ho tutto il diritto di parlare e scrivere usando i simboli che ho creato per il Partito.

2) La tentata delegittimazione
Ecco ciò che recita lo Statuto di Unione approvato da Adriano De Meis:

Articolo 2
Organo esecutivo, legislativo e giudiziario è il Direttivo Nazionale, composto da tutti gli iscritti attivi e presenti su discord.I giocatori meno attivi sono riuniti in un pm in game informati e sollecitati a dare opinione sulle attività di partito.


Articolo 3
Il Direttivo Nazionale delibera le sue decisioni- decreti direttivi - a maggioranza qualificata del 50% +1 dei suoi componenti.
per modifiche allo statuto è invece necessaria la maggioranza qualificata di ⅗ dei suoi componenti.


Visto che: il PM non è stato usato per sollecittare i membri "meno attivi" a dare un'opinione e che il Direttivo non è stato riunito con TUTTI i membri attivi (e il sottoscritto non era ancora stato "espulso"), la candidatura di Adriano da parte di Unione contravveniva allo Statuto. Era illegittima.

3) La pretesa di...
Nella filosofia e nella psicologia del linguaggio si dice spesso una cosa: quando una frase si contorce da subito su se stessa con reiterate espressioni, vuol dire che quella frase è strumentale e non attendibile.
Scrivere: "La pretesa di arrogarsi il diritto di portavoce ufficiale di partito.
Ora, se riprendete il mio articolo (https://tinyurl.com/ybtf65vu) e lo leggete, noterete come io non dica mai di essere il "portavoce ufficiale del partito". Potremmo dire che l'unico ruolo che mi prendo è quello di garante dello Statuto. Quello stesso Statuto che è stato approvato senza informarmi, quantomeno.

Tutte e tre le accuse cadono miseramente e mostrano il fianco dimostrando una cosa: mi si voleva semplicemente espellere, senza motivo valido.

Se questo non dovesse bastare, vi fornisco anche la prova di quanto detto, ovvero un membro del Direttivo che mi rivela cosa sta succedendo nel Partito:



Mi spiace dovergli fare questo torto, cioè non lasciare privata la conversazione, ma siccome PROVA che ciò che dico è vero non posso certo esimermi (da giornalista in RL) dal pubblicare i documenti.

Per concludere vi faccio vedere come le ragioni della mia "espulsione" siano talmente labili da essere intercambiabili. Nell'ultimo articolo di Bendico in cui viene presentato il secondo mandato da PP di Adriano viene detto che:



Sono stato quindi espulso per lo spam in bacheca. Andiamo a vedere lo "SPAM" in bacheca.



Se quello è spam ragazzi...

Per concludere: speriamo che questa triste storia finisca presto, anche perché Adriano si vanta della sua vittoria con 9 voti ma io ne ho presi 4. Ciò significa che in Unione non tutti credono alle balle. Per questo motivo Unione è adesso (purtroppo) spaccato in due, e c'è una parte che lavora a braccetto con il futuro mentre ce n'è una che lotta insensatamente contro il passato.

Quel che era da dire è stato detto.

Gwynbleidd Atlius