[L'Avanguardia] Il Crepuscolo degli Dei

Day 784, 15:03 Published in Italy Italy by Giovanni Marinelli


"Per vivere soli si deve essere una bestia o un dio"
Aristotele.

Stimati Lettori,

oggi è l'Alba di una nuova pubblicazione, ed il Crepuscolo di una vita.
Una vita passata a meditare sul cominciamento stesso di una testata giornalistica quale ivi presento, L'Avanguardia.

Ma per certi versi, citando Richard Wagner nel titolo, il mio Götterdämmerung.

Lungamente ho meditato, sin dal 29 Marzo 2008, giorno del mio approdare sui lidi del Nuovo Mondo, di avere una mia testata giornalistica. Ed ho sempre trovato una o più varie ragioni per non farlo. Non me ne sono mai crucciato a onor del vero, e ho sempre vissuto in maniera agiata, senza bisogno alcuno di effettivamente avere un mio giornale.

Alla fine la presi come scelta di vita sul Nuovo Mondo, una bandiera, un valore da sventolare all'orizzonte.
Poco è virtuoso quanto un uomo con una opinione che non la esprime, almeno a mio avviso.

Il potere di esprimersi, il potere di mostrare il proprio pensiero all'altrui persona, non mi ha mai affascinato. In quanto le opinioni stesse sono foriere di scontri, di acredine, di conflitti tra le persone.

Da opinioni nascono guerre. Guerre capaci di cancellare civiltà.
Da opinioni nascono Dei, capaci di obnubilare la mente altrui per millenni.
Da opinioni muoiono Dei, quando la mente è ormai stata avvelenata da altri falsi valori.

Ed è per questo che mi faccio vanto di non aver mai, fino ad ora, espresso pubblicamente la mia opinione tramite una testata quale L'Avanguardia.
Sento di aver contribuito, in qualche strano modo, a rasserenare il clima.

Ma ora le cose sono cambiate, la mia opinione stessa è cambiata.
Ecco a voi L'Avanguardia.

"È solo dopo aver perso tutto che siamo liberi di fare qualsiasi cosa"
Tyler Durden, Fight Club, 1999.

Ora che so di aver perso tutto, tranne me stesso (ndr: per ora), sono libero, libero di fare ciò in cui ho sempre fermamente dubitato.

Ecco, oggi, 12 Gennaio 2009, nasce L'Avanguardia, edita da me, Giovanni Marinelli.
A lungo scrissi come penna di Aquila et Gladius, e non nascondo che l'apprezzamento che sovente riscossi, mi spinse a meditare con più forza di creare il detto giornale.

Ma non mi risolsi mai,

Fino a questa svolta da me vissuta in prima persona.

A onor del vero, questo è uno dei tanti nomi a cui avevo pensato.
Ma a mio avviso il più bello e pregno di significato per me. Per diletto, sapete qual'era il secondo candidato per il nome di questa testata?
Ministero dell'Inferno.

Per ovvie ragioni rimasto fuori.

Non faccio promesse sulle pubblicazioni, se non chè trattera dei più disparati argomenti. Unico filo conduttore, me stesso. Egoisticamente, ma a mia ragione, parlerò di soli argomenti di rilevanza per me.

Unica promessa che sento di farvi, è che questo giornale avrà tiratura limitata. Ho già in mente uno svolgimento ed un numero fisso di articoli, che una volta esaurito, porterà all'estinzione de L'Avanguardia.

Buona lettura, e mi rimetto nelle vostre mani, stimati lettori.

"Are you happy now that the gods are dying?
...
You should be happier now with no one to pray to
Or would you love to break your knees from begging and praying"

tratto da Bite Hard, dei Franz Ferdinand.