Nel viaggio di ritorno a casa

Day 2,706, 02:56 Published in Italy Slovenia by Matteo Tommasi

Tornando sui suoi passi si fermò a fissare quello che anni prima era il suo rivenditore di armi di fiducia. Il negozio era chiuso, quel che rimaneva dell'insegna penzolava pericolosamente verso terra. Vide la strada che percorreva ogni giorno per recarsi alla sede del partito. Tutto era cambiato, la guerra aveva spazzato via i tricolori.
Decise di proseguire verso casa. La città era cambiata, il mondo era cambiato.
Da quasi un anno non tornava a casa e quel che ne era rimasto era un mediocre edificio in pessime condizioni. Le finestre del piano terra erano scheggiate, impolverate e conservavano alcune schegge di proiettili.
Il quadro era chiaro. Scorgendo un manifesto a malapena leggibile, vide un immagine di un uomo e sotto quel nome: Titan DC .
Capì subito che si trattava del dittatore del quale molti gli avevano accennato. Sì, perchè, durante il suo coma molto era cambiato. IL governo era caduto e un colpo di stato aveva distrutto la nazione e l'aveva messa nelle mani di questo dittatore. Gli avevano parlato vagamente anche di una MU, una certa MORA, una fortissima unità piena di valorosi e forti combattenti. Gli avevano detto che quella MU e quel dittatore avevano la chiara intenzione di salvare il paese. In ospedale gli avevano portato qualche ritaglio di giornale e lui aveva anche letto discorsi del dittatore e di recenti crepe interne a MORA.
Quella che non capiva era una cosa basilare. Il dittatore aveva il chiaro compito di salvare il paese, ma non si vedeva altro che distruzione e desolazione. Poté capire subito che la maggior parte delle abitazioni erano state abbandonate. Vedeva le bandiere serbe capeggiare vicino alla scuola dove un tempo anche lui era stato studente. Le strade erano semivuote e durante il suo tragitto verso casa incontrò solamente due persone, due giovani con uniformi sgualcite dell'Esercito eItaliano.
Era forse quella l'immagine di un paese "salvato"? Era forse la sottomissione alla Serbia la via per la gloria? Si era informato riguardo agli esiti delle ultime guerre e gli era giunta voce delle valorose battaglie combattute da MORA, un esercito dalle indiscutibili qualità militari.
Ma gli era anche giunta voce anche degli alleati di questa dittatura. La confusione e l'enorme smarrimento iniziale sfociarono ben presto in rabbia e indignazione.
Sapeva cosa avrebbe fatto e lo sapeva bene. Da quel giorno tutto sarebbe stato fatto da lui pur di riavere il suo paese. Entrò in casa, radunò le sue cose, preparò dei documenti e si recò alla sede del partito. Sapeva bene che la dittatura si iniziava a combattere da lì...