Diario del capitano: il take over croato

Day 2,471, 00:04 Published in Italy Italy by Antimo Vero

6 luglio 2009.
Sono appena giunti i risultati delle elezioni presidenziali.
Aquila et Gladius (forza e onore) riconfermano un presidente per la terza volta consecutiva. Darden ottiene il 40,42% dei voti e con 211 preferenze viene ufficialmente insignito dell'incarico di presidente succedendo ad Antimo.
Il mese di presidenza sembra scorrere tranquillo. L'Italia possiede ancora alcune regioni tedesche che verranno successivamente restituite secondo i patti siglati a seguito della liberazione della Germania.
Si prospetta un mese di semplice amministrazione, scampato il presunto take over teocratico non sarebbero stati necessari interventi extra.
Le alleanze sono immutate e vedono contrapposte PEACE e ATLANTIS.
Sostanzialmente si dividono il mondo imponendo un'egemonia assoluta sul pianeta.
Da una parte Ungheria, Serbia, Italia, Indonesia, Francia e altri stati meno importanti.
Dall'altra Croazia, Romania, Spagna, Stati Uniti d'America e altri stati meno importanti (sicuramente ne sto dimenticato alcuni).
L'Italia inizia a conoscere altri paesi, stringe rapporti di collaborazione con la Germania (ormai entrata a far parte dell'area PEACE) e stipula patti di mutuo soccorso con la Gran Bretagna di SaraDroz.
L'unico evento degno di nota sarebbero state a breve le elezioni congressuali.
Intorno al 18 luglio cominciano a giungere voci inerenti a un ipotetico take over di ATLANTIS ad un paese membro dell'alleanza PEACE.
Molte voci si rincorrono, alcuni sostengono si tratti dell'Indonesia, altri dell'Ungheria qualcuno invece riferisce di voci certe circa la presunta organizzazione di un take over ai danni dell'Italia.
Facendo parte del consiglio di sicurezza di PEACE cerco di informarmi e comincio a stabilire contatti con gli altri paesi membri per assicurarmi un bacino di voti esterno, utile a contrastare il sempre più concreto colpo di stato.
Le cittadinanze non ancora in vigore, saranno implementate solo da settembre 2009.
Questo rende il tentativo in corso come l'ultimo take over possibile alle elezioni congressuali (scusate l'inciso: che culo eh?!).
L'Italia conta all'incirca 2000 cittadini, di cui solo 300 circa possono ritenersi realmente attivi.
Tutti i partiti concorrono al controllo dei candidati, all'espulsione dei vari infiltrati e all'individuazione dei candidati ufficiali.
Darden, Mappina e molti altri stilano l'elenco dei candidati ufficiali ma la preparazione dei croati è evidente e per ovviare al tentativo di anti takeover creano un loro proprio partito.
Successivamente apprendiamo da fonti interne e a noi vicine che le operazioni per l'ennesima volta sono state orchestrate e pianificate da player facenti parte della teocrazia.
Così tra rincorse di promesse, discussioni estreme in seno all'alleanza e tra momenti di tensione e tentativi di arricchire il proprio bacino di voti giunge il fatidico 25 luglio.
Durante le elezioni congressuali, nonostante i tentativi di arginare il to, l'Italia subisce il colpo di stato da parte dei croati: vengono eletti 24 cittadini raggiungendo così la maggioranza in congresso.
A questo punto cominciano le manovre per cercare di contrastare le leggi del congresso golpista.
Iniziano i contatti con i rappresentati croati e veniamo a conoscenza del motivo che ha spinto i nostri dirimpettai a compiere tale gesto:
gli ungheresi (facenti parte di PEACE e, quindi, alleati dell'Italia) infiltratisi nelle istituzioni croate sono riusciti a sottrarre ingenti quantità di valuta.
Per rifarsi delle perdite individuano nell'Italia, paese membro di peace debole numericamente, il bersaglio della loro vendetta.
Grazie a delle votazioni a senso unico, i croati riescono a promulgare leggi che spostano molti capitali italiani in Croazia, per un totale di 837.284 ITL.
Ma questa è la storia della prossima puntata.

EDIT: già che lo state votando, vi pregherei di commentare. In questo modo posso unire l'utile al dilettevole e avanzare nel secondo grado della missione. Grazie a tutti coloro che aderiranno. 😉