[BSG] Documentario: La Dora Selvatica

Day 2,466, 02:24 Published in Italy Italy by CyberAngelus

Ci sono cose, in questo mondo caotico in cui non è possibile fermarsi neanche un attimo, che diamo per scontate, su cui non ci poniamo alcuna domanda. Ma da dove veniamo? Cosa facciamo? Perché lo facciamo? Ma soprattutto, siamo pagati per farlo?

L'animale che andremo a documentare oggi è la Doraemon Selvaticus, comunemente conosciuta come Dora Selvatica.

Sappiamo tutto del comportamento e dello stile di vita della Dora85, comunemente conosciuta come Dora Moderna. Ma cosa sappiamo della sua antenata, la Doraemon Selvaticus? Stando ai reperti archeologici ritrovati, questo animale, anche se forse è meglio definirla bestia, era un predatore carnivoro. Ciò si può dedurre dal muso schiacciato e la dentatura seghettata, ma soprattutto dalle lunghe unghie aquiline con cui supponiamo afferrava le prede prima di azzannarne il culatello.

Ma cosa sappiamo veramente di come si comportasse? Di cosa mangiasse esattamente? Di come se lo procacciasse? Di come si riproducesse? Chiaramente non è possibile risalire a tutto ciò dai pochi reperti recuperati, ma noi bastardi abbiamo deciso di sperimentare un nuovo metodo di ricerca per filmare una vera Doraemon Selvaticus. Ma come è possibile farlo se è estinta?

Abbiamo fatto venire la Dora85 con la scusa di una finta riunione di partito. La bestia, anche se più evoluta, non è chiaramente dotata di un alto Q.I. in quanto avrebbe potuto dedurre che la riunione fosse finta dal fatto che tutti fossero seri e parlassero realmente di politica.
Abbiamo corretto il suo bicchiere d'acqua con del rufis. Una volta addormentato l'animale, lo abbiamo denudato di tutti i suoi beni, rasato a zero dalla testa ai piedi e pitturato l'intero corpo con simboli tribali dalla forma fallica e scritte oscene, che sappiamo da fonti certe, la Doraemon Selvaticus usava per pregare il suo Dio per rendere la caccia più fortunata. Sui denti e sulle unghie non c'è stato bisogno di fare interventi in quanto l'esemplare da noi catturato non deve averne avuto nessuna cura riportandole autonomamente allo stadio primitivo.

Dott. Fonte Certa: La Doraemon Selvaticus usava pitturarsi l'intero corpo con simboli tribali dalla forma fallica e scritte oscene per pregare il suo Dio perché le rendesse la caccia più fortunata.

La ringrazio per l'intervento Dott. Fonte Certa. Per finire l'opera di trasformazione fisica abbiamo iniettato del botulino nella sua lingua in modo che se la Dora tentasse di parlare, la sua parla sarebbe risultata simile a quella della sua antenata che siamo convinti comunicasse solo tramite versi gutturali. Abbiamo inoltre inserito nel braccio destro un chip di localizzazione che ci permetterà di ritrovarla ovunque vada. Completata quest'ultima trasformazione fisica, abbiamo proceduto a caricare la Dora nel cofano della macchina e a scaricarla in uno spiazzo desolato poco fuori città.

Ma ecco che si sta svegliando, vediamo insieme che cosa fa.

Mi alzo di soprassalto con la luce che mi inonda gli occhi ancora chiusi. Li apro lentamente e mi guardo intorno, ma tutto ciò che vedo è erba e sassi. Mi metto una mano davanti la faccia per ripararmi dal sole e cercare di vedere meglio, quando noto dei ca**i disegnati sul braccio. Mi guardo il resto corpo e vedo che è interamente ricoperto di ca**i disegnati. Devono essere stati quegli infami di Cyber e Theozz. Mi sento anche la bocca ovattata, come se non riuscissi a muovere la lingua. Maledetti. Vabbeh, ma dove diavolo sono? Proviamo a camminare in quella direzione che magari trovo qualcosa. Ora devo anche pisciare, ca**o.

Appena svegliata, il primo pensiero della Dora, a differenza del leone che pensa a cacciare o della gazzella che pensa a scappare, è quello di espletare le sue funzioni corporee. Vediamo l'esemplare cercare di afferrare maldestramente la piccola protuberanza non completamente formata fra le gambe - ci auguriamo che non sia ancora completamente formata - ed inizia ad urinare senza timore di essere vista. Nel farlo, la bestia tiene il braccio libero piegato dietro la schiena per sorreggersi le reni ed aiutarsi a portare il bacino in avanti, ed alza la testa al cielo emettendo suoni gutturali dalla bocca simili al canto, con molte "A" aperte ed "O" chiuse, che supponiamo siano di preghiera alla divinità.

Meno male va, ho raggiunto una strada. Non posso fare l'autostop così però. Meglio avanzare per un po' acquattato fra i cespugli finché non trovo qualcosa con cui coprirmi, poi posso cercare di chiedere aiuto.
Ah, ecco, lì c'è un cassonetto magari c'è qualche vestito buttato. Trovato! Dio che schifo però. Pare da donna, ma è grande e mi sta. Cos'era di qualche trans? Vabbeh, ci penso dopo. Adesso è meglio mettersi a fare l'autostop.

Finito di urinare, la Dora va in perlustrazione del nuovo territorio per marcarlo e farlo suo.
Grazie al suo olfatto particolarmente sviluppato, individua gli stracci più puzzolenti dal mucchio, un vestito leopardato buttato la sera prima da un transessuale appena uscito da un raduno di pescatori di granchi che non vedevano la terraferma, e una donna, da sei mesi.
Subito li mette indosso e solleva un braccio in orizzontale e posiziona il pollice della mano in alto, indicando la dominazione. In questo modo, grazie al forte odore indice di potere nella società animale, l'esemplare verrà riconosciuto come maschio dominante da altre eventuali Dore selvatiche che dovesse incontrare.


Dai che questi si fermano, dai che questi si fermano.. Si!
Nella macchina c'è una coppia. Provo a parlare con la ragazza sul lato passeggero per dirgli che devo tornare a Roma, ma la lingua è come impastata e non riesco a farmi capire. Il ragazzo che era alla guida si innervosisce e scende dalla macchina per venirmi incontro, mentre io continuo a cercare di comunicare con la ragazza il tipo mi mette una mano sulla spalla e mi chiede se sto bene. Già sono nervoso di mio che non ci si metta pure questo qui. Cerco di scansargli la mano con un colpetto, ma l'unghiona dell'indice gli fa un taglio sull'avambraccio.
Lui si altera e cerca di afferrarmi per il vestito, ma c'era sopra del materiale residuo su cui scivola e va a cadere battendo la testa contro la macchina. A quel punto scende la ragazza che constatato che il suo ragazzo era svenuto, mi si scaglia addosso tirando pugni e sbraitando.
Ora mi avete proprio rotto il ca**o. Le metto le mani dietro la nuca come il miglior Humphrey Bogart e le do una testata diretta contro il naso. La maledetta cade rovinosamente addosso all'altro str*nzo.
A quel punto vedo che le chiavi sono ancora attaccate, trascino i due piccioncini dietro i cespugli e me ne vado con la macchina.

La Dora viene individuata da un maschio ed una femmina già accoppiati. Inizia a corteggiare la femmina producendo dei suoni gutturali e facendo gesti con le mani per mostrare l'abilità nella preghiera della divinità. A quel punto il maschio, nonostante all'inizio fosse rimasto fermo alla guida intimorito dall'odore dominante della Dora, vedendo la propria femmina che veniva corteggiata, si fa avanti e cerca di bloccare la Dora.
Ecco però che la Dora si infuria e attacca il maschio utilizzando il suo artiglio. A quel punto il maschio cerca di ribellarsi, ma va a scivolare battendo la testa sull'automezzo sconfitto dalla puzza e dalla lordura della Dora. A quel punto la femmina scende dalla macchina e si avvicina al maschio per annusarlo, e constato l'odore inferiore e meno forte della Dora, le si scaglia addosso cercando di dare inizio all'atto sessuale.
Non ci è dato sapere se sia dovuto alle circostanze del momento, ad un'omosessualità latente o al fatto che l'esemplare da noi analizzato non era particolarmente brillante. Fonti autorevoli affermano che la Dora maschio rifiuta gli atti sessuali se la femmina non si è prima fermata a ringraziare la divinità.

Dott. Fonte Autorevole: Affermo che la Dora maschio rifiuta gli atti sessuali se la femmina non si è prima fermata a ringraziare la divinità.

Grazie Dott. Fonte Autorevole. Sta di fatto che la Dora, dapprima viene tentata di buttarsi nell'atto sessuale ed afferra la femmina con maschia virilità. Poi però si rende conto che non è stata ringraziata la divinità e perciò reagisce con violenza dando una testata alla femmina che sviene sul colpo.
Riposti i due corpi lontano da altri predatori, probabilmente per tornare dopo a mangiarli, la Dora deruba i due del loro automezzo e si mette alla guida per raggiungere un territorio che le sia più familiare.


Scarico la macchina sotto un ponte, almeno ci metteranno un po' a ritrovarla e a cercarmi. Mi dirigo verso casa mia, ma mi rendo conto di essere guardato da tutti i passanti. Non so se sia più per il vestito o per i ca**i disegnati. Se continuo a camminare stando così guardingo do troppo nell'occhio; ho un'aria colpevole
Inizio a camminare sculettando a testa alta con un'aria fiera, a quel punto noto che mi guardano di meno, anzi, ora si girano. Meglio. Sono quasi arrivato a casa quando incontro per la strada Vajura che mi corre incontro urlando "Dora! Quel bastardo di Cyber ti ha..."
Gli sferro un pugno sul gargarozzo e mentre cade all'indietro uno sulle palle. Mentre giace a terra svenuto gli sputo anche in faccia.
Mi sento meglio e finalmente raggiungo il portone di casa.

La Dora lascia l'automezzo nascosto sotto di un ponte, probabilmente per tornare dopo a mangiarlo, ed inizia a cercare la strada per la propria abitazione. All'inizio non riesce ad orientarsi, e guarda chi gli sta intorno con paura, quasi temesse una sfida.
Ad un certo punto però essa deve aver riconosciuto la strada, o qualche odore, perché perde tutto il timore e riacquista la fiducia in se stesso. Comincia allora a camminare con aria dominante, prestando particolare cura nella contrazione del gluteo ad ogni passo. A quel punto tutti quelli che erano potenziali contendenti al territorio si sottomettono alla natica della Dora che avanza con orgoglio.
Ma ecco che compare un animale che deve aver approfittato dell'assenza della Dora per rubarle il nido. La bestia, che chiameremo Vajura, corre incontro alla Dora sbraitando cercando di intimorirla e farla scappare dal nido rubato. Il bluff non funziona. La Dora colpisce immediatamente la Vajura che collassa a terra immediatamente, dopodiché le sputa addosso come segno di vittoria.


Suono al citofono e per fortuna, nonostante la lingua in quello stato, riesco ad identificarmi. "Shoho Io". Entrato in casa, mia madre vedendomi sussulta, mio padre mi guarda per un attimo e dice "lo sapevo" poi torna a leggere. Corro in bagno a lavarmi via tutti quei ca**i. Dopodiché vado al computer e mi vendico di Cyber.

Inizio a scrivergli una serie di PM inca**ati.

La prossima volta ci penserà due volte prima di farmi certi scherzi.

La Dora media raggiunge il completo sviluppo corporeo intorno ai diciotto anni, tuttavia, non lascia il nido prima dei quaranta, a volte, mai. La femmina di Dora passa questo periodo di tempi in cui la prole è sviluppata, ma incapace di lasciare il nido, pregando che lo lasci. Si spiega quindi facilmente la reazione di spavento della madre della Dora analizzata nel vedere il ritorno del figlio. Si vede che sperava questa fosse la volta buona.
Il maschio invece tratta la prole con indifferenza. Difatti, nonostante la natura territoriale di questi animali, una volta accasati perdono interesse nella competizione sessuale. Inoltre, raggiunto questo livello di maturità, la Dora si rende conto di tutti gli errori commessi durante l'età dello sviluppo e non si stupiscono di nulla venga fatto dai loro figli. Si spiega quindi facilmente la reazione di puro menefreghismo del padre della Dora analizzata nel vedere il ritorno del figlio. Non riponeva la minima aspettativa in lui.
Una volta lavati via gli odori esterni per non turbare la quiete del nido, la Dora si rinchiude nella sua piccola tana dove inizia a sfogare ingiustamente la rabbia repressa verso dei narratori di documentari che invece non c'entrano nulla e sono anzi delle bellissime persone. Care, altruiste e cariche di bontà.




E con questo è tutto per quest'oggi.
Un saluto a tutti e ricordatevi, anche se il tempo passa, in latino BSG vuol dire sempre Anisves, Cartacabl SINFILAD!

Il PiPì di BsG
Cyber Ilde Carlotta Angelus


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