Siamo nani sulle spalle dei giganti?

Day 2,480, 11:57 Published in Italy Slovenia by VanBaz
Con tutta probabilità sì, ma forse ciò che realmente ci sfugge è che i giganti sulle cui spalle sediamo non sono per nulla giganti.



L'idea per questo articolo mi è venuta leggendo un commento di quattro parole in croce de ilkaiser (per cui ringrazio la mia germanica musa ... o muso se si preferisce) sull'articolo di candidatura a CP di Aelagon (W Aelagon! Daje baffetto ndr).

Probabilmente ilkommento sferzante cinico/ironico de ilkaiser non c'entra nulla con il wot con il quale ho intenzione di ammorbarvi eppure è da lì che il ragionamento parte.



In realtà il detto "siamo nani sulle spalle di giganti" risale ad un testo, il Metalogicon , della metà del XII secolo scritto da Giovanni di Salisbury che a sua volta attribuisce la celebre frase (un po' come Platone con i dialoghi socratici) al proprio mentore Bernardo di Chartres:
- dicebat Bernardus Carnotensis nos esse quasi nanos gigantium humeris insidentes -

Con questa frase i dotti medioevali volevano stabilire il primato dell'antichità sulla modernità ... si può vedere lontano non per l'acutezza della nostra vista o l'altezza del nostro corpo, ma perché siamo portati in alto dalla grandezza dei grandi del passato.
Insomma i "moderni" sono in debito verso gli "antichi", fine della storia, game set and match.

Epperò...
penso che questa sia una delle più goffe fesserie della storia dell'umanità.
Non perché l'uomo moderno/il giocatore di erep odierno non sia un nano, anzi, sono abbastanza certo che non ci siano "giganti" in evita su erepublik in questo momento nell'intero emondo (e temo di poter dire la stessa cosa della RL), ma il punto è che i giganti sulle cui spalle siamo seduti non sono a mio avviso per nulla giganti.



Parlare di giganti infatti significa rifarsi ad una età dell'oro in cui evidentemente alcune grandi personalità hanno garantito lunga pace e prosperità ... è come credere nel paradiso terrestre, Babbo Natale e Superman contemporaneamente.
L'età dell'oro non c'è mai stata, noi siamo effettivamente nani sulle spalle di altri nani, se possiamo vedere più in là lo dobbiamo non ad alcune personalità mitiche/mistiche, ma alle tonnellate di poveri cristi ognuno dei quali ha dato il suo contributo, ci ha messo il suo mattoncino, si è fatto goccia del mare in cui oggi tutti nuotiamo, più o meno bene, tra risultati alterni e capovolgimenti di fronte, come è normale che sia.
Questo non implica l'assenza di persone di valore, tutt'altro, ma rimangono persone e non mostri sacri, nani di qualità, gente valida, esperta e competente che ci mette del suo per far funzionare le cose.

L'errata concezione che ci porta a fantasticare sull'età dell'oro, sul tempo dei giganti si regge su alcuni fattori probabilmente presenti nel passato ed oggi irripetibili:

- Forza, centralità strategica, importanza dell'epaese a livello internazionale ... ora se per quanto riguarda la centralità strategica si può ancora dire la nostra (lo stivale rimane ancora una delle chiavi di volta, ma non l'unica, per assicurarsi il predominio tattico-strategico sull'Europa e quindi in definitiva sull'emondo o quasi) per quanto riguarda forza e rilevanza sullo scacchiere internazionale siamo decisamente una compagine marginale ed ininfluente.

- Il gioco è diventato in modo indiscutibile ed incontrovertibile molto più gold-oriented rispetto al passato, bisogna esserne profondamente consapevoli, le testimonianze dirette di molti "veterani" vanno in quel senso ... paradossale, ma l'età dell'oro/gold è la nostra realtà, si stava meglio prima etc ... etc ... seguono piagnistei veri e sacrosanti, ma oggettivamente superflui ai fini della nostra analisi.

- la community è oggi una realtà fatta di poche decine di membri veramente attivi in eItalia, la maggior parte dei quali è mediamente vecchia dunque molto più incline alla divisione che alla coesione ... ci sono ferite profonde, non tutte completamente rimarginate in questo epaese che hanno lasciato cicatrici evidenti, odio vero, profonda divisione e diffidenza. Per un giochino on line questa considerazione è forse più incredibile che inquietante, ma è inutile far finta di nulla, questo fattore pesa, è un macigno che ci sta schiacciando e che se non riusciremo a rimuovere causerà la nostra fine.

Ma in fondo il fattore che più di tutti fa sognare l'età dell'oro è il tempo, il tempo è un elisir potentissimo, la memoria crea (nel bene o nel male, ma questo è uno spunto per un articolo a se stante) degli esempi, miti e leggende, innalza uomini a divinità, crea davvero delle icone, dei giganti.



In conclusione con questo articolo non voglio prendere a calci "i giganti", tutti abbiamo bisogno della memoria, di esempi, di "tensione morale", di vette da scalare, ma non crediamoci troppo ciecamente, prendiamoci meno sul serio, facciamoci un po' meno del male se possibile e collaboriamo un po' di più, ben consapevoli che i giganti che oggi veneriamo come idoli irraggiungibili non erano nient'altro che piccoli nani come noi che hanno dato il proprio contributo, grande o piccolo, al meglio delle proprie capacità.